Il Re e la Regina di Roma sono Novak Djokovic e Maria Sharapova.

Roma - I due favoriti alla vigilia non hanno deluso le aspettative anche se per la tennista russa la conquista della finale è stata leggermente più difficoltosa di quella del serbo.

Alle 13,30 al Centrale di fronte la n. 3 del mondo Maria Sharapova e la determinata e concreta  tennista spagnola n. 10 del mondo (da domani n.8), Carla Suarez-Navarro. La finale femminile ha lasciato intendere, almeno nella prima fase del match, un esito diverso da quello che poi è stato il finale. Nel primo set in molti hanno avuto la sensazione che il match girasse in favore della tennista spagnola, finito 64 in suo favore.

Nel secondo set, molto combattuto, la Sharapova ha fatto valere la sua tecnica che l’ha portata a conquistare il set (75). Nel terzo e decisivo set, la timida, dolce, educata, mai spavalda e mai fuori le righe, tennista spagnola, ha ceduto fisicamente ed ha mollato sin dalle prime battute. La Sharapova, rendendosi conto del cedimento improvviso dell'avversaria, ha accelerato le sue azioni ed ha attaccato di più fino ad aggiudicarsi il set  e la partita con il punteggio finale di 46 75 61. La n. 3 del mondo conquista così per la terza volta il torneo di Roma. Nel  corso della cerimonia di premiazione ha dichiarato, dopo le dovute congratulazioni all’avversaria ed i complimenti all’organizzazione - “Qui a Roma è tutto molto bello, siete riusciti a trasformare il torneo in una festa”.

La finale maschile è iniziata quasi con un ora di ritardo, visto il protrarsi della finale femminile, ma poi è finita anche troppo presto considerate quelle che erano le aspettative degli appassionati alla vigilia. Si aspettavano tutti che la sfida tra il n. 1 ed il n. 2 del mondo potesse diventare una maratona in termini di durata ed anche di spettacolo, ma non è andata così. Roger Federer è riuscito a contrastare Novak Djokovic solo nel primo set dove ha avuto anche l’occasione di un break, ma al decimo gioco il break lo ha conquistato “Nole” che non si è fatto sfuggire l’occasione aggiudicandosi il set. Nel secondo non c’è stata storia. Il break per il serbo è arrivato subito tanto è vero che si è presunta per Federer una clamorosa debacle. Il serbo si è limitato poi al controllo della partita riducendo il suo impegno alla conquista del game nel suo turno di servizio. Il match si è concluso con il punteggio finale di 64 63 a favore del serbo. Nel corso della cerimonia della premiazione, i primi a complimentarsi con il vincitore del torneo, sono stati il ministro per le Riforme e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi e ll presidente del Coni Giovanni Malagò. Nole conquista così il quarto titolo nell’ATP Master 1000 di Roma, mentre continua la maledizione per Roger Federer che non lo ha mai vinto è forse quella di quest’anno, considerati i suoi 34 anni, era l’ultima occasione.

Nella conferenza stampa Djokovic ha dichiarato – “Questa stagione è la migliore della mia vita insieme a quella del 2011, non so se continuerà al Roland Garros e in altri tornei, ma sono molto fiducioso e felice di giocare, con gioia e concentrazione. Spero di continuare così, grazie a tutti e ci vediamo il prossimo anno”.

Cala così il sipario sull’ennesima edizione record degli Internazionali BNL d’Italia che anche quest’anno ha fatto registrare una eccezionale partecipazione di pubblico. Nella conferenza stampa tenutasi nella mattinata, il presidente Binaghi ha più volte sottolineato che il Foro Italico ormai sta stretto a questo torneo che cresce da 13 anni in modo inarrestabile. Forse anche per lo stadio del tennis, come per quello della Roma, si profila una nuova collocazione logistica? Si vedrà, intanto gli organizzatori, in primis la responsabile alla comunicazione del torneo, Claudia Fusani, possono godersi il successo che, a meno di qualche fisiologica lamentela, è sotto gli occhi di tutti!

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