Foto: da Gazzetta dello Sport

Roma - Il Paris Saint Germain si laurea campione di Francia con otto turni di anticipo e un sonoro +25 sulla seconda in classifica ovvero il Monaco.

Lo fa stracciando record su record, per quanto riguarda la Ligue 1: 24 vittorie su 30 partite disputate, 1 sola sconfitta, 77 i gol fatti e solo 15 quelli subiti quando la stagione deve ancora concludersi.

Numeri imbarazzanti se messi a paragone con l’inseguitrice più “vicina”, il Monaco, che di gol ne ha segnati appena 44 e subiti ben 34. Ma quella del club parigino è una “cavalcata” ben più ampia contando tutte le competizioni che l’hanno vista trionfare ben 39 volte in stagione, perdere solo 2 volte e pareggiare 6 tra campionato, Champions League e coppe nazionali (Coppa di Lega e Coppa di Francia in cui il club qatariota è ancora in corsa).

Insomma facendo un esame anche superficiale e veloce non si può non notare come il Psg abbia giocato un campionato diverso dalle altre pur ricavandone, per ora, lo stesso risultato ovvero la conquista del titolo (quarto consecutivo). La partita con il Troyes, ultimo in classifica e virtualmente già retrocesso, è pura formalità ma perde gran parte della propria banalità nel risultato finale di 9-0 per i parigini: Ibrahimovic tocca quota 27 gol in 24 gare disputate, sempre più in testa alla classifica marcatori della Ligue 1 con il compagno Cavani, secondo, staccato di ben 13 marcature. Alla fiera del gol partecipano sia lo svedese (4 reti) che l’uruguayano (2 reti) più Pastore, Rabiot e un’autorete di Saunier. Onore alla squadra di Blanc ma quest’annata dev’essere anche un forte campanello d’allarme per i vertici del calcio francese per evitare di diventare un “campionato minore” con la stessa rapidità con cui, negli ultimi anni, il calcio francese era uscito da un immeritato anonimato.

Per un campionato che si chiude ufficialmente ce n’è un altro che non si chiuderà, salvo sorprese, fino alle ultime battute. Il Leicester City vince ancora, e lo fa ancora per 1-0, contro il Newcastle guidato da Rafa Benitez. Prova insidiosa come lo è sempre quando s’incontra una squadra che cambia allenatore in corsa ma i ragazzi di Ranieri tengono bene il campo nonostante siano gli avversari a tirare di più in porta e ad andare più vicini al gol vittoria: decide una stupenda rovesciata di Okazaki, al quinto gol stagionale. Vince anche il Tottenham in casa dell’Aston Villa grazie alla doppietta di Harry Kane: gli Spurs rimangono quindi secondi a -5 dal Leicester mentre l’Aston Villa si prepara a fare i conti con una scontata retrocessione. Mancano all’appello però le partite di cartello rinviate a causa della concomitanza con i turni di F.A. Cup: si dovrà attendere quindi per vedere scontrarsi Liverpool e Chelsea come per sapere se l’Arsenal riuscirà a superare il WBA dopo la bruciante eliminazione proprio dalla F.A. Cup per mano del Watford.

Passiamo in Spagna dove trionfano ancora una volta le prime tre della classe. Il Barcellona strapazza 6-0 il Getafe e si porta a quota 75 punti; risponde l’Atletico Madrid che vince in scioltezza contro il Deportivo la Coruna per 3-0 e rimane a -8 dalla vetta; infine si accoda il Real Madrid che supera a fatica il Las Palmas per 2-1 fuoricasa e rimane a -12 dal primo posto. Da segnalare in coda la vittoria del Levante nel derby di Valencia proprio contro la squadra allenata da Gary Neville: i rossoblu s’impongono per 1-0 con gol di Giuseppe Rossi, zampata in area, e si portano a – 3 dalla zona salvezza pur continuando ad occupare l’ultimo posto in classifica.

Infine uno sguardo veloce alla Germania dove la Bundesliga, e questa è una vera sorpresa, pare essere diventato, come distacco tra prima e seconda, uno dei campionati più aperti. A otto giornate dal termine il Bayern Monaco e il Borussia Dortmund rimangono a cinque lunghezze di distanza. I bavaresi, che saranno occupati in settimana nella partita di Champions contro la Juventus, passano in scioltezza contro il Werder Brema col risultato di 5-0 mentre il Dortmund continua imperterrito il proprio inseguimento battendo 2-0 lo stesso Mainz che due settimane fa era riuscito a fermare proprio gli acerrimi rivali. C’è un po’ di rammarico per non aver sfruttato quindi lo scontro diretto della scorsa settimana ma la speranza dei giallo neri è tutta riposta nel prosieguo del cammino europeo da parte dei bavaresi così da poter sfruttare qualunque minimo segno di stanchezza.