In un campo infuocato e dopo il vantaggio del club turco, la squadra di Stefano Pioli raggiunge un pari prezioso con Milinkovic-Savic

Istanbul- L'ultima volta che la Lazio s'era affacciata in terra di Turchia per un match ad eliminazione diretta, i più accaniti tra i tifosi biancocelesti lo ricorderanno, era stato in occasione di una gara maledetta. Contro il Fenerbahce, infatti, il club dell'allora allenatore Vladimir Petkovic aveva salutato i Quarti di Finale di una splendida campagna di Europa League a causa di un 2-0 tanto ingiusto quanto influenzato da decisioni arbitrali dubbie.

Considerato questo, e considerati i precedenti "italiani" in generale (in primis quello della Juventus di Antonio Conte, sconfitta su un campo "agghiacciante" ed eliminata dalla Champions League), la trasferta biancoceleste contro il Galatasaray pareva un match davvero da temere; a Istanbul, invece, contro un avversario tutt'altro che in salute (deludente la sua quinta posizione in campionato, precaria la sua situazione economica, modesto il suo attacco dopo la cessione del bomber Yilmaz in Cina), la Lazio ha sfoderato una prestazione degna di un club maturo, in grado di andare sotto immeritevolmente (gol di Sabri) ma di recuperare imponendo il proprio gioco e, ancora per colpa della solita sfortuna, di sfiorare la vittoria. Dal pareggio di Milinkovic-Savic in poi, infatti, e cioè praticamente da meta primo tempo in avanti, la Lazio ha pienamente legittimato i pronostici che da oggi la vedono nettamente favorita nel passare il turno, maledicendo un grande Muslera (decisivo in un modo che a Roma non s'era visto mai) e sfiorando a più riprese il meritatissimo gol del vantaggio.

Il return-match di Giovedì prossimo, così, va temuto solo in funzione di un motivo: quello dell'appuntamento di Domenica nell'inedito derby contro il Frosinone. La paura, infatti, è che un risultato non positivo in Serie A possa in qualche modo tornare a frenare la squadra di Pioli, vittima cronica di cali mentali e di insicurezze che, dalla notte di Leverkusen in poi, hanno condizionato in modo clamoroso tutta la stagione biancoceleste. Col coraggio di questo 2016, però, i motivi per avere coraggio sembrano esserci davvero tutti.