Anche questa settimana non è iniziata nel migliore dei modi per i giallorossi. Gli uomini di Spalletti non sono riusciti ad espugnare lo Juventus Stadium e hanno messo definitivamente fine alla possibilità di conquistare il titolo di campioni di’Italia.

Nonostante la bruciante sconfitta la squadra ha però mostrato una prestazione abbastanza positiva, che può essere un buon punto di partenza e di rinascita. Con il cambio di allenatore la Roma sembra aver ritrovato quantomeno lo spirito di squadra che era andato scemando con Garcia e i nuovi semi gettati da Spalletti sembrano essere pronti a germogliare.

Il prossimo banco di prova per i giallorossi è l’incontro con il Frosinone di stasera allo Stadio Olimpico, la cui vittoria consentirà alla Roma di continuare a lottare per un posto in Champions League.

In campo vedremo probabilmente un 4-2-3-1 con Szczesny tra i pali, Maicon- Manolas- Rudiger e Zukanovic in fase difensiva, a centrocampo la coppia Pjanic-De Rossi posizionata alle spalle del terzetto inedito Salah- Nainggolan-El Shaarawy, ed infine Dzeko nel ruolo di prima punta.

Nella conferenza stampa del pre-partita l’allenatore toscano ha rilasciato dichiarazioni come un fiume in piena, lanciando anche molti spunti a possibili polemiche. Ha risposto a Zeman, che lo accusava di non saper gestire Totti, dicendo che lui mette davanti il gruppo rispetto al singolo e che in campo viene schierato chi dà maggiori garanzie. Si è espresso poi sul caso Gervinho, dichiarando che il giocatore voleva partire ad ogni costo e stava creando problemi alla squadra arrivando anche a rifiutare di allenarsi con il gruppo, per questo motivo la sua partenza e il conseguente arrivo di El Shaarawy (considerato un vero e proprio uomo salvezza) non possono che essere positivi. In conclusione Spalletti si è poi espresso sulla questione delle regole comportamentali da imporre in un ambiente come Roma. Il tecnico preferisce affrontare i problemi volta per volta e non dettare un vero e proprio regolamento, anche se ha già intimato il gruppo ad evitare di lasciarsi andare a protagonismi e a pensare al bene della collettività.

Dopo l’acquisto di El Sharaawy e Zukanovic, questa potrebbe essere l’ultima sessione di calciomercato gestita da Sabatini. Il dirigente giallorosso infatti, dopo cinque anni di lavoro, sembra ormai in dirittura di arrivo. Le indiscrezioni lo vogliono lontano da Trigoria già alla fine del mercato invernale. Le motivazioni che hanno portato a questa scelta sarebbero dettate dal fatto che Sabatini voglia lavorare in maniera autonoma, cosa che a Trigoria a causa della presenza insistente di Alex Zecca, uomo di fiducia di Pallotta, non gli è più consentita. Ad influire è stato inoltre l’esonero di Garcia, mai digerito dal DS. I possibili sostituti rispondono ai nomi di Marco Branca, ex dirigente sportivo dell’Inter ad oggi senza squadra, Pantaleo Corvino ora al Bologna ed infine proprio Zecca, molto amato da Pallotta. Una volta terminato ufficialmente il calciomercato la situazione sarà sicuramente più chiara.