Analisi della Trentottesima Giornata del Campionato Italiano di Serie A

CAMPIONI - Juventus FC 87 Pts

La Serie A chiude il cerchio e, dopo trentotto giornate non sempre entusiasmanti, permette ai campioni della Juventus di usufruire di un buon allenamento, contro l'Hellas Verona, in attesa della Finale di Champions League di Sabato. Sul campo di un Hellas più che altro concentrato a far vincere il titolo dei cannonieri a Luca Toni (come poi sarà, anche se in coabitazione con Mauro Icardi), la squadra di Massimiliano Allegri impatta per 2-2, passando in vantaggio con Pereyra e Llorente e facendosi riprendere rispettivamente dallo stesso Toni prima e da Juanito Gomez allo scadere.

Sulla Juventus si è già detto quasi tutto quello che c'era da dire: il campionato bianconero, al netto del cambio di panchina tra Antonio Conte e Massimiliano Allegri, è stato decisamente all'altezza dei precedenti, impreziosito da un cammino spaventoso nelle altre coppe (la Tim Cup già alzata contro la Lazio, la Champions da giocarsi a Berlino contro il Barcellona). L'assetto imposto da Allegri, prima speculare a quello di Conte e poi più duttile nel 4-3-2-1 che il livornese utilizzava già nel Milan, ha palesato la sua grande intelligenza tattica e la sua abilità nella gestione del gruppo; l'unica rivale credibile nella rincorsa allo Scudetto di Madama, la Roma di Garcia, è stata nei radar di Buffon e soci appena due-tre mesi, poi una marea bianconera si è letteralmente impossessata di tutta l'Italia; potrebbe, nel giro di qualche giorno e direttamente da Berlino, allargarsi addirittura a tutta l'Europa.

QUALIFICATA ALLA FASE A GIRONI DI CHAMPIONS LEAGUE

AS Roma: 70 Pts

Non troppo di buono c'è da dire sulla stagione della Roma. Una stagione sufficiente, sicuramente, e con risultati certamente non negativi per una squadra che, appena prima dell'arrivo di Rudi Garcia, faticava addirittura a trovare l'accesso stabile all'Europa League. Non può accontentare i tifosi giallorossi, però, questo Secondo Posto a quasi venti punti dalla Juventus, se si considerano un paio di variabili: il campionato scorso e le aspettative per quello appena terminato.

L'ultimo match della stagione, contro un Palermo in vacanza ed in uno Stadio Olimpico voglioso solo di festeggiare il matematico Secondo Posto dopo il derby di Lunedì, ha riservato una piccola delusione a tutti i presenti: pur facendo registrare l'ottavo gol stagionale di Francesco Totti, inaspettatamente ancora capocannoniere dei giallorossi, ed il ritorno in campo di Federico Balzaretti, il rigore del vantaggio di Vazquez ed il timbro in pieno recupero di Belotti hanno portato i tre punti in Sicilia, regalando una brutta sconfitta ai padroni di casa.

Resta, a Florenzi e compagni, la conferma del ruolo di protagonista assoluta della Serie A, pur distante anni luce dai campioni della Juventus, ed la certezza, per il secondo anno consecutivo, della presenza nei Gironi della prossima Champions League: non è proprio quello che ci si aspettava ad inizio stagione, ma è un risultato positivo da cui ripartire. Ovviamente, con alla guida Rudi Garcia.

QUALIFICATA AI PLAYOFF DI CHAMPIONS LEAGUE

SS Lazio: 69 Pts

Il match clou dell'ultima Giornata di Serie A si gioca a Napoli, in uno Stadio San Paolo stracolmo e vibrante dal primo all'ultimo cuore. La Lazio, terza e delusa tanto dall'esito della Finale di Tim Cup quanto da quello del Derby di Lunedì scorso, si trova a dover difendere la propria qualificazione ai Playoff di Champions League dal Napoli, rimasto miracolosamente in corsa a patto di vincere proprio l'ultimo scontro diretto. Ne viene fuori una partita divertentissima, capace di creare serissimi problemi alle coronarie dei tifosi delle due squadre: passa per due volte la Lazio, nel primo tempo, con Parolo e Candreva, prima di farsi riprendere, ad inizio ripresa, da una doppietta di Higuain. E' proprio Higuian però, intorno alla mezz'ora, a mandare alto il rigore del clamoroso 3-2, ed a mettere la pietra tombale sulle speranze degli Azzurri del partente Benitez; la Lazio, da quel punto in poi, riprende coraggio e dilaga con Onazi e Klose, portando a casa il 2-4 finale che vale la qualificazione ai prossimi Playoff di Champions League.

Alla stagione dei biancocelesti va fatto un mare di elogi, anche se il Terzo Posto finale non è così rassicurante come si potrebbe pensare: il Playoff di Agosto metterà davanti alla squadra del Presidente Lotito (salvo clamorosi ribaltoni nel Turno Preliminare) una tra Manchester United, Valencia, Leverkusen, Shakthar o Ajax, colossi del calcio europeo ben più abituati ai grandi palcoscenici del consorzio capitolino. Il solo punto di distacco finale rispetto alla Roma, a questo punto, non può che far rimpiangere l'esito del derby (perso ad appena cinque minuti dalla fine appena dopo aver agganciato l'1-1 con Djordjevic) e di tante altre partite gettate al vento nonostante una netta superiorità mostrata sul campo; una Stagione fantastica, dunque, quella della Lazio, ma che sarebbe potuta addirittura essere eccezionale. Chissà se, l'anno prossimo, con un po' di maturità in più…

QUALIFICATE ALLA FASE A GIRONI DI EUROPA LEAGUE

AC Fiorentina: 64 Pts SSC Napoli: 63 Pts

La prossima Fase a Gironi di Europa League vede registrate, sin da ora, due delle sue Semifinaliste della Stagione appena conclusa. Fiorentina e Napoli, infatti, "bucano" l'accesso al Playoff di Champions che era tra i propri obiettivi iniziali e si qualificano alla seconda competizione europea.

La Viola passa facile, nell'ultima Giornata di Serie A, sul Chievo Verona: il 3-0 del Franchi è opera di Ilicic (immenso in questo Finale di Stagione), Bernardeschi e Badelj, con gli ultimi due alle loro prime realizzazioni in campionato. La contemporanea sconfitta del Napoli, nello scontro diretto con la Lazio, regala alla Fiorentina il Quarto Posto, lasciando scendere i partenopei al Quinto.

Speculari, a questo punto, le stagioni delle due società in questione: sprazzi di buono se non ottimo calcio in Serie A, ma sprazzi, appunto, che non sono bastati per sorpassare le romane ed accedere alla prossima Champions League, mentre il risultato europeo (Semifinale di Europa League persa per entrambe, ndr) lascia due sapori diversi nelle bocche delle rispettive tifoserie. Vincere la seconda competizione continentale sarebbe stato infatti il minimo sindacale per un Napoli clamorosamente eliminato nel Playoff di Champions dall'Atletic Bilbao, mentre arrivare ad un passo dalla Finale di Varsavia dovrebbe soddisfare enormemente i supporters della Viola, club che aveva ambizioni internazionali decisamente più contenute.

Con Benitez sicuro partente dalla panchina del Napoli (direzione Real Madrid) e Montella non del tutto certo di restare su quella della Fiorentina, il prossimo anno non potrà che colorarsi delle tinte di una piccola rifondazione per entrambi i club: davanti le altre corrono, però, quindi occhio a non adagiarsi su passaggi di mani troppo lenti o macchinosi.

QUALIFICATA AL TERZO TURNO PRELIMINARE DI EUROPA LEAGUE

Genoa CFC: 59 Pts (estromesso per assenza di licenza UEFA)  UC Sampdoria: 56 Pts

Una brutta storia rovina la Stagione di un club che ha sorpreso positivamente tutta la Serie A. Per il secondo anno consecutivo, infatti, il nostro campionato non assegna l'ultimo posto in Europa League con criterio del tutto meritocratico, ed il Genoa, sesto a 59 punti, non riesce così ad ottenere la Licenza UEFA necessaria per la Qualificazione al Terzo Turno Preliminare, lasciando il risultato ai cugini della Sampdoria. Sorte simile, un anno fa, era toccata al Parma di Ghirardi, fatto fuori dal contesto internazionale in luogo del Torino.

L'ininfluente sconfitta col Sassuolo, per 3-1, lascia il Grifone a 59 punti, certo di un Sesto Posto privo dunque di qualsiasi valore, guadagnato però con una Stagione divertente, colma di bel calcio e dell'impronta di un maestro, Gasperini, troppo facilmente allontanato da lidi che dovevano essere ben più prestigiosi di quello ligure (leggi Inter). Il pass per l'Europa va allora in mano alla Sampdoria di Mihajilovic, in corsa per larghi tratti della Stagione addirittura per il Terzo Posto e poi crollata clamorosamente in questo finale. Serviva un pari nell'ultimo match, quello casalingo col Parma già retrocesso, ed un sofferto 2-2 ha lasciato col fiato sospeso fino al triplice fischio finale tutti i tifosi della Samp: Romagnoli ha portato in vantaggio i doriani prima del pari di Palladino, mentre Varela ha ripreso il 2-1 di De Silvestri a due minuti dalla fine. Con Mihajilovic certo di salutare la panchina blucerchiata (direzione Napoli), le indiscrezioni parlano di un arrivo di Zenga a Marassi, con il difficile obiettivo di confermare una Stagione tutto sommato positiva in Serie A e di centrare qualche buon risultato in Europa, con una campagna internazionale che partirà già da Luglio.

FUORI DALL'EUROPA

FC Internazionale: 55 Pts Torino FC: 54 Pts AC Milan: 52 Pts

Restano fuori dalle prossime competizioni europee l'Inter, il Torino ed il Milan. Il 4-3 della squadra di Mancini all'Empoli ed il contemporaneo pari della Samp col Parma non permettono ai nerazzurri di agganciare l'ultimo treno per l'Europa League: l'anno prossimo Milano ripartirà senza nemmeno una squadra in una competizione internazionale, un risultato tutt'altro che incoraggiante ottenuto proprio nel periodo cruciale dell'Expo meneghino.

I nerazzurri, da parte loro, regalano almeno a Mauro Icardi il titolo di capocannoniere della Serie A, grazie alla doppietta realizzata contro gli azzurri di Maurizio Sarri, mentre un'altra doppietta, quella di Michedlidze, tiene il match in vita fino alla fine. Di Brozovic, Palacio e Pucciarelli le altre realizzazioni della partita di San Siro. Ben migliore, tirando le somme, sarebbe dovuta essere la Stagione dell'Inter di Mancini, specie in vista del pesante rafforzamento di Gennaio (appena dopo la partenza di Walter Mazzarri), come decisamente migliore sarebbe dovuta essere la Stagione del Milan di Pippo Inzaghi. I 52 punti finali valgono un Nono Posto tanto anonimo quanto lontano dalle posizioni di vertice, con il sogno europeo decisamente tramontato già intorno a Marzo. L'ultima partita dell'anno, contro un'Atalanta ormai salva, regala la soddisfazione di una bella vittoria marchiata dall'uomo migliore della stagione rossonera, oltre che ex di giornata: Jack Bonaventura, autore di una bella doppietta contro la sua ex società. Con un occhio al futuro, già a breve si dovrebbe sapere qualcosa di più sul destino di Inzaghi: la società rossonera sta sondando i vari Ancelotti e Donadoni, con le possibilità dell'ex bomber di restare sulla panchina del Milan sempre più ridotte al lumicino.

Discorso inverso va fatto per il Torino di Ventura: la larga vittoria contro il Cesena (addirittura 5-0), nell'ultima Giornata, regala una festa granata che è solo lontanamente sbiadita dal mancato accesso alla prossima Europa League. Con un Maxi Lopez decisamente ritrovato (la doppietta contro i romagnoli lo porta a undici realizzazioni stagionali), la squadra torinese completa l'ennesima stagione ai piani alti della Serie A, appena due punti dietro la Samp, ultima qualificata alle prossime competizioni europee. Ciliegina sulla torta dell'annata granata non può che essere proprio il cammino percorso in Europa League: partito sin dal Terzo Turno Preliminare di Luglio, il club del Presidente Cairo si è fermato solo agli Ottavi di Finale, sconfitto immeritatamente da uno Zenit San Pietroburgo ben più attrezzato ed abituato a giocare le competizioni internazionali. Se il mercato estivo non stravolgerà il gruppo di Ventura, la prossima stagione, chi scrive ne è certo, sarà ancora all'insegna di ottimi risultati dalle parti dell'Olimpico.

META' CLASSIFICA

Città di Palermo: 49 Pts US Sassuolo: 49 Pts Hellas Verona: 46 Pts AC Chievo Verona: 43 Pts Empoli FC: 42 Pts Udinese Calcio: 41 Pts

Non potevano ambire a risultati molto diversi da quelli ottenuti le squadre a metà classifica. Il Palermo, per larghi tratti addirittura in corsa per un posto in Europa, saluta il suo ritorno in Serie A al decimo posto, con un bel campionato impreziosito dalla scoperta di giocatori di primissimo livello (Dybala su tutti, ma anche Vazquez e Andelkovic) e da qualche grande risultato (l'ultimo, tanto per citarne uno, cioè la vittoria sulla Roma all'Olimpico). La cessione già formalizzata di Dybala alla Juventus porterà, per il Presidente Zamparini, un enorme surplus economico da reinvestire nel potenziamento della squadra, che potrebbe poi avere già in casa il successore del bomber argentino: il giovane Belotti.

Raggiunge 49 punti, come il Palermo, un Sassuolo incostante ma tutto sommato soddisfatto: arrivare in Europa sarebbe stato un sogno per il club neroverde, e riuscire a finire il campionato a ridosso delle posizioni che contano, visto il mercato iniziale ed il filotto finale di vittorie, è comunque un buon risultato per il team di un Di Francesco fresco di rinnovo. Positivo, in tal senso, il 3-1 rifilato al Genoa di Gasperini: decidono la partita la doppietta di Zaza, Berardi ed il rossoblù Pavoletti.

Il Verona vince il personalissimo derby col Chievo per il piazzamento finale: la squadra di Mandorlini, infatti, pareggia con la Juventus, manda Luca Toni sullo scalino più alto dei cannonieri della Serie A (a 22 centri, come Icardi) e si piazza al Dodicesimo Posto, con 46 punti. Un risultato non altezza della scorsa stagione, quando l'Hellas rimase in corsa fino alla fine per un piazzamento europeo, ma, viste le partenze estive (Iturbe su tutti), a Verona c'è motivo di esser soddisfatti.

Proprio il Chievo, dalla sua, chiude male una stagione molto positiva: pochi avrebbero scommesso infatti su una salvezza così tranquilla per il gruppo veronese, specie dopo la totale rifondazione estiva ed i primi, deludenti risultati autunnali. Bizzarri e compagnia, invece, nonostante questo 3-0 finale subito dalla Fiorentina, portano a casa l'ennesima salvezza e la conferma nel prossimo campionato di Serie A, forti di una tranquillità conquistata ormai da almeno un paio di mesi.

Vere sorprese, per motivi opposti, le ultime due del centroclassifica: l'ottimo Empoli di Sarri e la deludente Udinese di Stramaccioni. Il club toscano chiude la stagione con la sconfitta di Milano, contro l'Inter, mostrando ancora una volta un bel calcio ed una tendenza a giocarsela sempre, con ogni avversario. I 42 punti finali, ben otto sopra la linea di galleggiamento rappresentata dal Cagliari, rendono onore ad una salvezza difficilmente pronosticabile ad inizio stagione, colorata dalle fiammate di alcuni ottimi giocatori (Rugani, Valdifiori e Saponara su tutti), oltre che dal lavoro del vero fenomeno di questo Empoli, il tecnico partente Maurizio Sarri. Bissare questo risultato, per chiunque verrà in luogo dell'ex ragioniere, sarebbe davvero un miracolo.

Clamorosamente deludente, invece, la Serie A appena conclusa per l'Udinese. Il club friulano perde anche contro il Cagliari (4-3 al Sant'Elia), nell'ultimo match dell'anno, e si ferma ad appena sette lunghezze dalla retrocessione; decisamente poco per chi era abituato, ormai da anni, a fare le nozze d'oro con i fichi secchi (si parla, ovviamente, della gestione di Guidolin). Stramaccioni saluterà ufficialmente, nei prossimi giorni, la panchina bianconera, e le sue ultime dichiarazioni da tecnico dell'Udinese ("chi verrà dovrà adeguarsi alle richieste della società") sanno di un addio non del tutto roseo con la proprietà del club friulano. Va registrato, da un punto di vista statistico, il peggior piazzamento dell'Udinese negli ultimi undici anni: la vera certezza, a questo punto, è che l'anno prossimo sarà davvero difficile fare peggio. 

BAGARRE-SALVEZZA

Atalanta BSC: 37 Pts Cagliari Calcio: 34 Pts (retrocesso in Serie B)  AC Cesena: 24 Pts (retrocesso in Serie B) Parma FC: 19 Pts (7 punti di penalizzazione - retrocesso in Serie B)

Si fosse svegliato prima, magari con il tecnico Festa alla guida al posto del fallimentare ritorno di Zeman, il Cagliari avrebbe davvero lottato fino alla fine per la permanenza in Serie A. La vittoria dell'ultima giornata sull'Udinese, nel pirotecnico 4-3 del Sant'Elia, lascia l'amaro in bocca ai tifosi sardi, consapevoli di aver avuto davanti agli occhi una squadra decisamente migliore di quanto il terzultimo posto ottenuto in questa Stagione possa raccontare. Per il Cagliari vanno in gol Sau, Joao Pedro e Mpoku, oltre a un autogol di Bruno Fernandes, mentre i friulani marcano con Aguirre, con lo stesso Bruno Fernandes e con Thereau; in mostra, se non altro, un grande prospetto della squadra rossoblù: il giovane centrocampista Niccolò Barella, a fine partita decisamente il migliore in campo.

Tre soli, a fine stagione, i punti che mettono invece al sicuro l'Atalanta: il club guidato da Edy Reja perde contro il Milan e si ferma a quota 37, salvando capre e cavoli ma registrando comunque una stagione profondamente negativa. La differenza, rispetto al Cagliari, l'ha fatta probabilmente proprio la pragmaticità del tecnico subentrato, mentre altrove qualcuno continuava a predicare una Fantasilandia che, ormai è un dato matematico, con la nostra Serie A non ha davvero nulla a che fare. Con un buon gruppo, rodato al punto giusto, e con un tecnico decisamente pratico, la prossima Stagione dell'Atalanta promette di regalare qualche sofferenza in meno.

Salutano mestamente la Serie A il Cesena, devastato a Torino (5-0), ed il Parma, autore dell'ennesima prova di orgoglio sul campo della Sampdoria. Il 2-2 del Ferraris permette all'Inter di sperare fino alla fine in un posto in Europa, visto che il gran gol del pari di Varela regala due minuti più recupero di autentica sofferenza al club del Presidente Ferrero. Non ci fossero stati i grossi problemi societari ed i punti di penalizzazione, nonostante un avvio di stagione profondamente fallimentare, il club ducale avrebbe certamente lottato fino alla fine per restare in Serie A. Va tributata, se non altro, una grandissima serietà a Donadoni e ai giocatori rimasti in maglia gialloblù: la conduzione di un'intera stagione priva di retribuzione è, per chi vive di questo mestiere, dimostrazione vera di sconfinati principi morali, con tanti cari saluti a gente come Antonio Cassano, sempre pronto ad abbandonare la barca nel momento in cui si intravedono le prime falle.

Non sono bastate le prodezze di Defrel e Brienza per compensare la pochezza tecnica del Cesena, fanalino di coda della Serie A al netto delle penalizzazioni: lo spirito combattivo impresso da Di Carlo ed una bellissima tifoseria potranno però essere le armi decisive del prossimo campionato di Serie B, campionato in cui proprio il Cesena ed il Cagliari partiranno con l'obiettivo del ritorno immediato nella massima categoria. Nubi scure, invece, si addensano sul destino del Parma: il club ducale, in piena procedura fallimentare, rischia di dover ripartire addirittura dai Dilettanti, ed è inutile sottolineare quanto brutto sarebbe per il calcio italiano vedere una bella storia come quella emiliana congedarsi con un finale così tragico.