Analisi della Trentacinquesima Giornata del Campionato Italiano di Serie A

PRIMA POSIZIONE Juventus FC: 80 Pts (Campione d'Italia)

La Trentacinquesima Giornata di Serie A apre le danze con una partita assolutamente ininfluente per la Juventus (pronta per l'autentica battaglia di Mercoledì con il Real a Madrid) e assolutamente vitale per il Cagliari. Alla fine, nel match del Sabato allo Juventus Stadium, un gol del rientrante Paul Pogba ed il successivo pari di Rossettini determinano un 1-1 che sa di condanna per i sardi, mai davvero in corsa per la salvezza dal primo esonero di Zeman in poi.

Con la testa al Ritorno della Semifinale di Champions League, invece, la Juventus di Allegri raggiunge quota 80 punti e si prepara alla notte più importante della sua Stagione: per uscire vivi dal Bernabeu, in una delle serate più prestigiose della storia del club bianconero, servirà un'autentica impresa. Da italiani, non si può davvero che augurare un grandissimo in bocca al lupo ai bianconeri: contro questo Real servirà anche tanta fortuna. 

CORSA PER LA CHAMPIONS LEAGUE AS Roma: 64 Pts SS Lazio: 63 Pts SSC Napoli: 60 Pts

La corsa per la Champions vive una giornata che tendenzialmente cristallizza la classifica, anche se in un senso decisamente differente da quello che si sarebbe potuto intendere leggendo gli impegni delle tre in lotta per l'obiettivo.

La Roma, infatti, resta ferma a quota 64 facendosi battere a San Siro dal Milan più scarso degli ultimi decenni. Il 2-1 finale è deciso da una grande prestazione del giapponese Honda: i suoi due assist, infatti, mandano in gol prima Van Ginkel e poi l'ex Destro, prima del rigore di Francesco Totti, utile solo per accendere un finale che non porta nessun punto in casa giallorossa. Non riesce a fare molto meglio, nel pomeriggio della Domenica, il Napoli (60): contro un Parma fanalino di coda di questa Serie A, fallito a livello societario e già retrocesso da tempo, il gruppo di Benitez trova appena un punto, pareggiando per 2-2 al Tardini. Due volte in vantaggio, prima con Palladino e poi con una bella punizione di Jorquera, il club ducale si fa riprendere da Gabbiadini e Mertens, resistendo all'assalto finale di Higuain e compagni. Da cancellare, a fine partita, le dichiarazioni proprio di Higuain, arrabbiato con il Parma per non aver lasciato strada al Napoli pur essendo “già fallito e retrocesso”.

Il posticipo contro l'Inter di Mancini poteva essere, guardando alle altre, la grande occasione della Lazio (63): occasione fallita, però, e non solo per demeriti del consorzio biancoceleste. In un Olimpico stracolmo d'entusiasmo, infatti, il gruppo di Pioli passa in vantaggio con Candreva e sfiora in un paio di occasioni il 2-0, prima di vedersi espellere Mauricio ed Hernanes segnare un pari irregolare. Nella ripresa, in 10 contro 11, la Lazio gioca una partita coraggiosa e mai rinunciataria, subendo però l'ennesima decisione dubbia da parte dell'arbitro Massa: l'espulsione di Marchetti ed il seguente rigore di Icardi. Pur potendo contare sulla grande parata di Berisha, il club del Presidente Lotito resiste in 9 contro 11 solo fino a 5 minuti dalla fine, quando ancora Hernanes, ex dal dente avvelenato, firma la  doppietta personale, mandando al tappeto le speranze laziali di agganciare i cugini della Roma al Secondo Posto.

Con tutti e tre i club impegnati in questa corsa in netto debito d'ossigeno, la Qualificazione alla prossima Champions League continua a dirsi davvero difficilmente pronosticabile. Il calendario sembra lasciare tutto nelle mani della Lazio (che avrà il doppio scontro diretto con Roma e Napoli nelle ultime due giornate di Serie A), mentre un'eventuale vittoria in Europa League del Napoli potrebbe addirittura mandare tutti e tre i club nella massima competizione continentale della prossima stagione. Di nuovo, da italiani, decisamente un qualcosa in cui sperare.

CORSA PER L'EUROPA LEAGUE AC Fiorentina: 55 Pts UC Sampdoria: 54 Pts Genoa CFC: 53 Pts FC Internazionale: 52 Pts Torino FC: 48

La lotta per la Qualificazione alla prossima Europa League si arricchisce di un pericoloso dettaglio nei giorni immediatamente precedenti alla Trentacinquesima Giornata. Il Genoa, infatti, si vede respinta la richiesta della Licenza Uefa per giocare le prossime coppe: il ricorso del club di Gasperini ci sarà, anche se la situazione pare difficilmente sanabile, col rischio di fare letteralmente fuori una delle contendenti per la prossima Europa League.

Partendo dal posticipo del Lunedì proprio dei genoani, quindi, la Giornata vede un importante scontro diretto contro il Torino di Ventura. Il secco 5-1 rifilato dal Grifone ai granata, a Marassi, elimina la squadra del Presidente Cairo dalla corsa per la prossima Europa League sotto i colpi di Iago, Tino Costa (due volte), Bertolacci e Pavoletti, mentre la perla su punizione di El Kaddouri vale solo per l'illusorio 1-1 degli ospiti . Il Genoa, a 53 punti,  continua a sperare nel Sesto o nel Quinto Posto, mentre il Toro saluta definitivamente una bella rincorsa, incominciata però troppo tardi per permettersi passi falsi del genere.

Le altre, invece, vincono tutte: la Fiorentina supera l'Empoli a domicilio per 2-3 (Saponara e Mchedlizde per i toscani, doppio Ilici e Salah per la Viola), riprendendosi dallo shock di Sevilla e balzando in Quinta Posizione, a 55 punti; segue la Samp a 54, capace di sbarazzarsi con facilità dell'Udinese addirittura per 1-4. Al Friuli, nel pomeriggio della Domenica, il gruppo di Mihajilovic passa con la doppietta di Soriano ed i gol di Acquah e  Duncan, mentre la realizzazione dei bianconeri è ad opera del solito Totò Di Natale.

In scia delle due che si qualificherebbero alla prossima Europa League resta così anche l'Inter, capace di approfittare di una Lazio rimasta in nove uomini e di imporsi all'Olimpico grazie all'ex Hernanes. Le capriole del Profeta proiettano i nerazzurri a 52 punti, appena due sotto la Samp e la Sesta Posizione, ultima utile per l'accesso alle coppe nella nostra Serie A.

META' CLASSIFICA AC Milan: 46 Pts Città di Palermo: 43 Pts AC Chievo Verona: 42 Pts Empoli FC: 41 Pts Udinese Calcio: 41 Pts Hellas Verona: 41 Pts US Sassuolo: 40 Pts

Il ruggito di Giornata, a metà classifica, è quello del Milan di Pippo Inzaghi. La vittoria per 2-1 sulla Roma, nell'anticipo del Sabato, porta i rossoneri a capo di questo gruppetto, con 46 punti; segue il Palermo a 43, battuto in casa per 2-3 dall'Atalanta, quindi il Chievo a 42, dopo un bel derby di Verona con l'Hellas, nel lunch-match domenicale, terminato sul 2-2 ( Paloschi e Pellissier a fronte di Toni e Gomez). Proprio l'Hellas tocca quota 41 e si sistema in coabitazione con Udinese ed Empoli, entrambe battute dalle formazioni in lizza per la prossima Europa League (rispettivamente Samp e Fiorentina).

Ultima del gruppo, il Sassuolo: rimetterei i dettagli del match con il Cesena allo spazio dedicato alle pericolanti, premettendo da ora solo che l'impegno degli uomini di Di Francesco regala alla Serie A la sua seconda retrocessione matematica. Solo 40, però, i punti totali del Sassuolo: decisamente pochi per chi, ad inizio stagione, puntava con sicurezza ad essere una delle sorprese di questo campionato.

BAGARRE-SALVEZZA Atalanta BSC: 36 Pts Cagliari Calcio: 28 Pts AC Cesena: 24 Pts (retrocesso in Serie B) Parma FC: 17 Pts (7 punti di penalizzazione –  retrocesso in Serie B)

Con il campionato che si avvicina a tirare le fila di un discorso aperto ad Agosto, la seconda squadra che saluta e retrocede in Serie B è il Cesena di Di Carlo. In un Manuzzi stracolmo per cercare l'ultima impresa della stagione, la squadra romagnola si fa battere in rimonta dal Sassuolo per 2-3, lasciando che i gol di Defrel e Brienza vengano prima recuperati e poi superati da Zaza, Taider e Missiroli. In un'atmosfera molto british, il saluto finale dei bianconeri ad un pubblico comunque pronto ad applaudire l'impegno dimostrato rende la dimensione definitiva di questo Cesena, tecnicamente non all'altezza della Serie A ma sempre pronto a mostrare una grinta decisamente meritevole dei massimi palcoscenici nazionali.

Nella migliore prospettiva possibile, anche il Parma fallito nei tribunali giudiziari scenderà in B col Cesena a fine stagione: il 2-2 interno col Napoli, come già accennato prima, dimostra però il valore di un gruppo che avrebbe potuto giocare tutt'altro campionato se, già dall'inizio di questa Serie A, non ci fossero state spade di Damocle affilatissime sulla testa sia dei giocatori che del tecnico Donadoni.

La matematica salva ancora il Cagliari, ma le speranze dei sardi di restare nella massima competizione nazionale si mostrano un qualcosa di sempre più effimero e vacuo. Contro una Juventus imbottita di seconde linee e con la testa solo al prossimo match col Real Madrid, infatti, la squadra di Festa avrebbe dovuto trovare la prestazione più importante della stagione, una specie di miracolo sportivo capace di dare un briciolo di brio alle prossime domeniche. L'1-1 finale, invece, viene ripreso per i capelli solo a qualche minuto dalla fine dal difensore Rossettini, spedendo i sardi a 28 punti e facendo allungare il vantaggio dell'Atalanta a ben 8 lunghezze. La squadra di Reja, infatti, vince a Palermo con il gol della promessa Baselli, l'autogol di Andelkovic e la realizzazione di Gomez, mentre Vazquez e Rigoni rendono solo meno pesante il passivo per i rosanero. Con 36 punti totali, 8 lunghezze di vantaggio sul Cagliari, lo scontro diretto a favore e 3 sole giornate rimanenti al Finale di Stagione, il club bergamasco può tranquillamente iniziare a programmare la prossima annata di Serie A, con (manco a dirlo) alla guida il confermatissimo decano degli allenatori di questa competizione: Eduardo Reja.