Analisi della Venticinquesima Giornata del Campionato Italiano di Serie A

LOTTA PER IL TITOLO Juventus FC: 58 Pts AS Roma: 49 Pts

Il Monday Night della Serie A presenta lo scontro diretto più atteso del campionato: il ritorno, all'Olimpico, di quello Juventus-Roma che all'andata terminò con un discussissimo 3-2 per i bianconeri. Nel corso della partita, con la Lupa disperatamente alla ricerca della vittoria che darebbe almeno una minima speranza di mantenere vivo il discorso Scudetto, Madama riesce a passare in vantaggio con una grande punizione di Tevez, prima di farsi riprendere da un gol di testa di Keita, pur in svantaggio numerico per l'espulsione di Torosidis.

L'1-1 finale, nonostante tutto, regala ad Allegri la possibilità di restare a nove punti di distacco dalla Roma, con l'ulteriore vantaggio del risultato dello scontro diretto favorevole tra andata e ritorno: abbastanza, insomma, per guardare con estrema tranquillità al proseguo della Serie A dei bianconeri. Gli uomini di Garcia, dal canto loro, dovranno iniziare a guardarsi decisamente le spalle dalle inseguitrici in ottica Champions League: Napoli, Lazio e Fiorentina sono, adesso sì, davvero vicinissime.

QUALIFICAZIONE ALLA CHAMPIONS LEAGUE SSC Napoli: 45 Pts SS Lazio: 43 Pts  AC Fiorentina: 42 Pts

Ad appena tredici partite dal Finale di Stagione, non si può che iniziare a tirare una linea per delineare quali saranno le squadre che si contenderanno il Terzo Posto( e dunque la qualificazione al Playoff di Champions League) e quali quelle che lotteranno per la qualificazione al restante Playoff di Europa League attraverso la Sesta Posizione. Inserirei, dunque, Napoli, Lazio e Fiorentina nel primo gruppo, soprattutto alla luce dei risultati della Venticinquesima Giornata, lasciando Samp, Toro, Genoa e Inter (con il Milan alla finestra) a contendersi l'accesso alla prossima ex Coppa Uefa.

La situazione Terzo Posto si fa così abbastanza chiara: il Napoli (45), dopo l'exploit seguente alla vittoria contro la Juventus a Doha, inizia a perdere colpi in modo preoccupante ed a vedere la Lazio (43) sempre più vicina, a soli due punti. La sconfitta del posticipo domenicale, infatti, sul difficile campo del Torino (1-0 con gol di Capitan Glik), riporta i partenopei in una condizione decisamente più terrena e rimette i sogni di gloria di Higuain e compagnia varia alla prossima stagione. Gli impegni ravvicinati di Europa League e Tim Cup, competizioni in cui il Napoli è ancora in corsa e dove potrà dire decisamente la sua fino alla fine, saranno infatti un peso molto gravoso per il proseguo del campionato di Serie A degli Azzurri, e squadre più libere come la Lazio potrebbero approfittarne in tempi abbastanza brevi.

Proprio la Lazio esce fuori come squadra più in forma della Domenica; su un campo storicamente difficile come quello del Sassuolo, capace di fermare al Mapei Stadium la Juventus e di battere un'Inter decisamente rafforzata dal mercato invernale, la squadra di Pioli si impone con uno 0-3 tanto netto quanto spettacolare, aperto da un gol strepitoso di Felipe Anderson e poi chiuso dalle realizzazioni (sempre propiziate dall'asso brasiliano) di Klose e Parolo. Se il Numero Sette della Lazio manterrà questo stato di forma, e parliamo di uno stato di forma da giocatore di altra categoria, la formazione biancoceleste non avrà decisamente problemi ad arrivare fino al Season Finale in corsa per il tanto ambito posto in Champions League.

Ultima del raggruppamento, la Fiorentina (42 punti). Capace di imporsi a Milano, contro un'Inter ricostruita da Gennaio in poi ma ancora non del tutto a proprio agio nel nuovo disegno tattico intagliatole addosso da Mister Mancini, la formazione Viola passa per 0-1 con il gol di Mohamed Salah. In un finale che ha visto i nerazzurri arrembanti, all'assalto di una formazione rimasta in nove uomini per un paio di infortuni a cambi ormai ultimati, i ragazzi di Montella hanno resistito stoicamente, affidandosi addirittura a Vargas nelle vesti di difensore centrale e ad un paio di grandi interventi del "nemico" Neto, portando a casa una vittoria d'oro.

Con tre squadre nel giro di tre punti, dunque, ed una Roma balbettante poco distante, le dinamiche per l'accesso alla prossima Champions League sono ancora del tutto imprevedibili; resta, però, l'impressione di vedere proprio in chi insegue (Lazio e Fiorentina) il gioco ed il carattere migliori per avere ragione di una corsa che non permette davvero nessuna fermata.

QUALIFICAZIONE ALL'EUROPA LEAGUE UC Sampdoria: 39 Pts Torino FC: 36 Pts Genoa CFC: 36 Pts (una partita da recuperare) FC Internazionale: 35 Pts

Con Juventus, Napoli, Lazio e Fiorentina in Semifinale di Tim Cup, il Sesto Posto diventa automaticamente il portale per la qualificazione al prossimo Playoff di Europa League. Sampdoria, Genoa, Inter e clamorosamente Torino restano così in ballo per questa corsa disperata, utile per qualcuno a compiere un piccolo miracolo stagionale (Genoa e Toro) e per qualcun altro a salvare una stagione che altrimenti sarebbe fallimentare (Inter e, dopo la prima parte di stagione, forse anche Samp).

I doriani del Presidente Ferrero vincono in rimonta a Bergamo, superando per 1-2 un'Atalanta in crisi senza fine e portandosi a 39 punti, 3 sopra le dirette contendenti Toro e Genoa, in attesa del recupero o delle decisioni della Lega sul match dei cugini rossoblù contro il Parma. A firmare la rimonta blucerchiata sono Muriel e Okaka, dopo che i bergamaschi erano passati con Willy Stendardo. Difficile pensare ad una Samp ancora in grado di lottare per una Champions lontana già sei punti ma, dovesse continuare ad ardere lo spirito battagliero infuso da Mister Mihajilovic ai suoi, a fine stagione non sarebbe una sorpresa trovare i doriani in Europa League al posto della ben più quotata Inter di Roberto Mancini.

I nerazzurri, infatti, si fermano nel posticipo della Domenica, battuti in casa da una Fiorentina rimasta in nove negli ultimi dieci minuti di partita e capace di finalizzare al meglio l'unica vera occasione del suo match grazie al Messi d'Egitto, Mohamed Salah. Un'Inter volenterosa ma sprecona ha più di qualcosa da recriminare, trovando un super-Neto su Palacio ed il palo a fermare Capitan Guarin, mentre l'ultima occasione del match viene sprecata proprio dal Trenza, per un eccesso di egoismo, nel concludere in porta piuttosto che servire un Icardi completamente solo davanti al portiere ospite. Con uno spirito di corpo che non arriva a cementarsi e con più di un'indecisione nel seguire i dettami tattici imposti dal nuovo tecnico, la formazione nerazzurra resta a 35 punti, staccata di 4 lunghezze dalla Fiorentina ed ormai decisamente fuori dalla lotta per le posizioni più nobili della nostra Serie A: arrivare in Europa League, a fine stagione, sarà un contentino minimo ora addirittura paragonabile ad un' autentica impresa.

In mezzo, a 36 punti, Genoa e Torino. Con i liguri fermi per il caso-Parma (sempre più probabile il fallimento e dunque i tre punti a tavolino), le luci della ribalta vanno sulla formazione di Ventura: dopo l'incredibile impresa del San Mamès, i granata dimostrano di non sentire la stanchezza del Giovedì e si riescono ad imporre su un Napoli privo di idee e di gioco. Decide, tanto per cambiare, un'incornata di Capitan Glik, mentre un palo esterno di Gabbiadini salva l'1-0 finale. Resto in prima persona notevolmente stupito del cammino della macchina granata: mai, infatti, avrei immaginato una "media" del nostro campionato imporsi con personalità in una competizione europea senza risentirne in ambito nazionale; lo stesso Atheltic Bilbao, tanto per restare vicini al match di Europa League appena passato, sta faticando tremendamente in Liga per il peso del doppio impegno, e storicamente più di una formazione ha rischiato la pelle nelle stagioni seguenti ad exploit che hanno portato a qualificazioni continentali. Il Toro, invece, no: dopo una prima fase di stagione piuttosto preoccupante, l'ottima gestione della Presidenza e l'esperienza di Mister Ventura hanno ridato verve ad un gruppo mai domo, capace ora di tornare a giocarsi le sue possibilità anche in campionato per una prossima qualificazione all'Europa League. Sbagliarsi non è mai bello ma, in questa situazione, non posso dire altro che vedere un Torino così in forma sia in Europa che in Serie A fa enormemente piacere anche a chi, senza mezze misure, gli aveva consigliato di abbandonare i sogni continentali e tornare con i piedi per terra.

META' CLASSIFICA Città di Palermo: 34 Pts AC Milan: 34 Pts US Sassuolo: 29 Pts Udinese Calcio: 28 Pts (una partita da recuperare) Hellas Verona: 28 Pts Empoli FC: 28 Pts

Il gruppo di metà classifica si lascia guidare da una mezza sorpresa e da una mezza delusione di questa Serie A: Palermo e Milan. Con i rosanero formati dal portiere Sepe a Empoli (0-0) ed i rossoneri incapaci di matare il Chievo a casa sua (0-0 anche al Bentegodi), i 34 punti per parte non bastano ancora per parlare di autentica rincorsa alla Sampdoria sesta.

Ridimensionate anche Sassuolo (29) e Udinese (28): la prima si fa annichilire al Mapei Stadium, addirittura per 0-3, da una Lazio davvero in versione Champions League, mentre la seconda si arrende sul campo del traballante Cesena per 1-0, vittima di un gol firmato da Alejandro Rodriguez a dieci minuti dalla fine. Il rammarico di entrambe le formazioni, partite per provare ad essere protagoniste in questa Serie A ed ora ritrovatesi in un ruolo di comprimarie tutt'altro che brillanti, non può che crescere Domenica dopo Domenica, vedendo le posizioni europee sempre più lontane.

Sempre più vicine alla salvezza, invece, Hellas Verona ed Empoli, anche loro a 28 punti; detto del pari dell'Empoli di Sarri contro il Palermo, è il successo degli scaligeri sul Cagliari, nel Lunch-match della Domenica, a confermare la differenza di tasso tecnico delle squadre di mezza classifica rispetto alle pericolanti. Il risultato finale del Sant'Elia, infatti, è un secco 1-2 firmato da Luca Toni e Juanito Gomez, e solo nel recupero accorciato da Daniele Conti; l'ennesimo spareggio-salvezza del campionato, dunque, va ad aggiudicarsi ad una formazione distante dalla zona calda, confermando il basso livello generale delle candidate alla retrocessione di questa Serie A.

BAGARRE SALVEZZA AC Chievo Verona: 25 Pts Atalanta BSC: 23 Pts Cagliari Calcio: 20 Pts AC Cesena: 19 Pts Parma FC: 10 Pts (due partita da recuperare)

Con la situazione del Parma ormai ai limiti del paradossale e la seconda partita di Serie A saltata consecutivamente, la zona retrocessione vede quasi tutte le sue formazioni tristemente rimandate alla prossima partita, ad eccezione del Cesena.

Il Cagliari, infatti, continua con Zola il trend negativo intrapreso con Zeman, e perde ancora in casa; stavolta, a fare lo scalpo agli isolani è l'Hellas Verona (non propriamente il Real Madrid in questa stagione), che si impone per 1-2 e si stacca di ben otto punti dalla linea di galleggiamento. Con più di una voce che inizia a sussurrare di un ritorno del boemo al posto di Magic Box sulla panchina cagliaritana, non si può che puntare l'indice contro una società confusa e confusionaria, incapace di dare una linea guida importante al progetto rossoblù e colpevole di aver agito tutt'altro che correttamente sul mercato. La retrocessione, inutile negarlo, in questa stagione pare davvero un pericolo concreto e sempre più vicino.

Fa un mezzo sorriso il Chievo, ma nemmeno troppo: in casa, contro uno dei Milan più deboli della storia, è solo 0-0: lo stacco sul Cagliari terzultimo è di cinque punti, col Cesena in rimonta lontano sei. Da qui al Season Finale, per avere una certa tranquillità, servirà davvero qualcosa in più.

Capitoli a parte, invece, per Atalanta e Cesena: i romagnoli di Di Carlo battono in casa l'Udinese per 1-0 e danno continuità ad una rincorsa tanto viva quanto disperata, mentre i bergamaschi non riescono ad uscire dalla crisi e vengono regolati a domicilio dalla Sampdoria per 1-2. Con 23 punti ed appena tre lunghezze dal Cagliari (anche se avrei più timore dei quattro punti di distacco dal Cesena), la Dea diventa così la preda più immediata per la caccia delle pericolanti: con tutta questa pressione addosso ed un ambiente impreparato psicologicamente ad una battaglia per la salvezza, l'ultima parte di campionato dei bergamaschi resta un film con una trama tutta da scrivere; la speranza, all'Atleti Azzurri d'Italia, è che questa non si tinga di tinte drammatiche.