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Roma - La Roma si ritrova ad affrontare di nuovo l’Empoli, squadra ostica anche se con soli 19 punti in classifica. I giallorossi poco più di una settimana fa hanno rischiato di uscire anzitempo dalla Coppa Italia proprio ad opera della squadra toscana che li ha costretti a disputare i tempi supplementari per qualificarsi. I ragazzi di Sarri nella zona bassa della classifica, rappresentano sicuramente un eccellenza soprattutto in termini di gioco.

Nella Roma non figura più Destro e molti si chiedono se la sua cessione è stata opportuna considerato il fatto che il suo sostituto non è stato ancora trovato, dapprima Luiz Adriano (ormai trattativa sfumata) e ancora non vi è certezza su Doumbia del CSKA Mosca. Ma valeva veramente la pena disfarsi di un giovane promettente italiano di soli 22 anni?

Inizia la partita. Mister Garcia, visto il nuovo e drammatico (sportivamente parlando) infortunio di Strootman, mette in campo subito Keita in quanto già conclusa la sua esperienza nella Coppa D’Africa, il Mali è uscito dalla competizione. Davanti il tridente Iturbe-Totti-Ljajic mentre a completamento del settore centrocampo schiera Pjanic e Nainggolan non potendo utilizzare De Rossi che ne avrà per circa un mese. Gli ospiti si presentano con un 4-3-1-2 con Maccarone e Saponara ad impensierire la retroguardia giallorossa.

La Roma parte fortissimo, ma non crea pericolose azioni da goal anzi è l’Empoli al 9° ad organizzare una insidiosa azione che porta i suoi giocatori davanti a De Sanctis. La Roma reagisce subito dopo con una cannonata di Holebas, la palla esce di poco a lato. Al 21° grande occasione per la Roma scaturita da un calcio di punizione calciato da Ljajic al centro dell’area avversaria, il colpo di testa di Yanga Mbiwa, sferrato a colpo sicuro, lambisce il palo più lontano della porta difesa da Sepe. Al 24° ancora una tegola sulla Roma. Iturbe esce per infortunio, probabilmente di carattere muscolare, che appare anche di una certa entità considerata la reazione del calciatore argentino. Al suo posto Florenzi. La Roma fa fatica ad imbastire azioni pericolose mentre l’Empoli sembra addirittura messo in campo meglio dei giallorossi. Le giocate della squadra di Garcia appaiono prevedibili e inefficaci, non si vede più la Roma che piaceva a tutti. Al 38° succede il fattaccio che era nell’aria. Rigore per l’Empoli e espulsione di Manolas per fallo da ultimo uomo. Maccarone al 39° dal dischetto trasforma il calcio di rigore e l’Empoli passa in vantaggio. La Roma è ormai psicologicamente sull’orlo di un baratro. Nel recupero del primo tempo c’è spazio per un'altra espulsione, stavolta è un calciatore dell’Empoli, Saponara, che per doppia ammonizione è costretto a lasciare il campo. I tifosi giallorossi accompagnano i loro giocatori con una bordata di fischi mentre guadagnano gli spogliatoi sperando al contempo in un secondo tempo migliore.

Nella ripresa le due squadre si presentano in 10 contro 10 per effetto delle espulsioni del primo tempo. Il pubblico si mostra immediatamente ostile verso la situazione di svantaggio dei giallorossi e pensa che la Juve sia ormai irraggiungibile e che le altre si avvicinano al secondo posto. Al 52° sospetto contatto in area dell’Empoli, Maicon viene messo a terra, ma per Russo non c’è nulla. Al 57° però, con un colpo di biliardo, Maicon pareggia per la Roma! La partita s’infiamma e i tifosi vogliono la vittoria. Al 62° Astori di testa colpisce la traversa a seguito di un calcio d’angolo battuto da Pjanic. La Roma comincia a rendersi molto pericolosa con giocate veloci, il goal sembra maturo, ma non arriva. Al 69° Holebas si fa tutto il campo, ma arriva stanco In zona tiro e mette di poco fuori la porta difesa da Sepe. Il match diventa di nuovo aperto a tutte le soluzioni in quanto l’Empoli non disdegna le giocate offensive. I giallorossi dopo un momento molto favorevole e di buon gioco, ripiombano nella macchinosità e nella mancanza di idee. Questo atteggiamento a fisarmonica infastidisce il pubblico che rumoreggia di nuovo. All’82° Garcia tenta la carta del giovane Verde al posto di uno stremato Maicon. Al’87° ci prova Nainggolan dalla distanza, il suo tiro sfiora l’incrocio dei pali. Ma non c’è più tempo per recuperare, l’arbitro Russo dopo aver concesso tre minuti di recupero, con il triplice fischio pone fine alle ostilità.

La Roma non c’è più! E’ questo che pensano all’Olimpico. L’ennesimo pareggio e l’ennesima partita mediocre dei giallorossi fanno dimenticare ormai definitivamente le velleità di vincere lo scudetto e s’insinua la preoccupazione di perdere anche il secondo posto. La Roma è malata, ma non sembra essere solo una freddata. Anche l’ambiente appare sgretolato e la squadra non ha più la fiducia da parte dei tifosi. Mister Garcia per la prima volta viene velatamente contestato. Siamo certi che sta pensando alla cura che potrebbe dare di nuovo vigore alla sua squadra, ma la medicina non sarà facile da trovare e non arriverà di certo dalla Russia.