Il gioco del pallone, anzi il giuoco, è un’attività antichissima. Toscani e britannici discutono ancora su chi ha dato i natali a questo sport.

Mosso da fattori emozionali e nato per aggregare, il calcio è l’emblema della passione unita alla motoria. Avete mai osservato il sorriso di un bambino che stringe un pallone in mano? Se uniamo tutto questo con la storia gloriosa ed antica di Roma non possiamo non immaginare la bellezza di un connubio indissolubile. Giocare al “futeball” tra gli antichi ed originali acquedotti romani è una fortuna da pochi, quei pochi che riescono ancora a divertirsi calciando una palla e non lucrando su di essa. Al Campo Gerini tutto ciò è possibile.

Campo in terra, old style, e location eccezionale non potevano che essere una cornice perfetta per uno degli sport più popolari dell’intero globo. Il terreno di gioco viene gestito da Fabio Betulli, presidente del Quadraro-Cinecittà. Amante di un calcio romantico e dai vecchi valori, il classe sessantadue è mosso dai sentimenti più che dai capitali e per questo è considerato una figura di spicco, non solo nel quartiere, ma in tutto l’ambiente giovanile. Se vieni dalla borgata di Roma Sud non puoi non conoscere uno dei campi più caratteristici dell’intero panorama capitolino. Acquedotto e pallone, popolazione e popolo… tutto questo è il calcio che piace ancora, nonostante gli ingenti capitali che girano in questo ambito perché nonostante tutto il calcio è della gente.