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Con l'arrivo di Monchi si aveva il presentimento che la società volesse dare un segnale forte all'ambiente ed al calcio italiano.

D'altronde, se mandi via uno come Sabatini vuol dire che il sostituto converge all'eccellenza. Ed è proprio qui che si vede la gestione, in generale, di una rosa con propensione al futuro. Via Nainggolan e probabilmente Alisson, con un Manolas in forse. Dalla proprietà è stato trattenuto Pellegrini e si è acquistato Cristante (uno che lo scorso anno si è portato a passeggio quasi tutti i centrocampisti della Serie A).

Kluivert e Coric danno quel talento imprevedibile che possono trasmettere solo i giovani. In più Schick ed Under devono apportare un contributo fondamentale alla causa, con Dzeko e Kolarov che dovranno insediare la mentalità vincente a tutto il gruppo. Unico neo la romanità, che se sfruttata bene può essere determinante, ma che non è un valore aggiunto a prescindere. Il gap con la Juve c'è ancora, ma qualcosa si sta costruendo. Aspettando Ziyech e Pastore, in attesa di qualche soddisfazione chiamata trofeo. Un attesa che dura da anni e che con questa mentalità si può raggiungere.