Strano che nel week-end nel quale gli italiani sono chiamati ai seggi elettorali, la Serie A è pronta all’esame di maturità.

Sabato con vista scudetto, sì, perché Lazio-Juventus e Napoli-Roma non sono partite come le altre in questo ventisettesimo capitolo della “Saga Tricolore 2018”. I campioni in carica sfidano a distanza i partenopei, così vicini eppure così lontani. Come Venere e Marte, come cielo e terra. Chi la spunterà, verosimilmente, lo sapremo il 20 Maggio o giù di lì. Siamo certi che la colonna sonora di quest’estate non potrà che essere un incubo per la compagine che uscirà sconfitta da tale diatriba.

Lazio in stato di grazia, ma che può esser rimasta stordita dalla sconfitta contro il Milan (che ha strappato l’ultimo ticket disponibili per affrontare proprio la Juve e per giunta all’Olimpico di Roma per conquistare la coppa nazionale). Roma sottotono, con un ambiente a cui basta una piccolissima miccia per accendersi perché se le premesse non erano floreali quest’anno adesso si sta andando verso una stagione anonima con questi alti e bassi. Juve obbligata a vincere, così come il Napoli.

Siamo a Marzo, ma si respirano i pollini dei Fiori di Maggio. Chi appassisce per primo perde. Ma il massimo campionato nostrano è altro e ci propone un Benevento-Hellas rovente per l’importanza dei 3 punti che si possono portare in cascina. Rovente come il Crotone che scenderà in campo a Torino, già certo del risultato della Spal contro il Bologna nell’anticipo di Sabato. Domenica sera, a ridosso della chiusura dei seggi elettorali si accenderanno le luci a San Siro dove assisteremo ad uno dei derby più incandescenti degli ultimi anni. Gattuso contro Spalletti, Bonucci contro Skriniar e Cutrone contro Icardi.

Non bisogna raccontare molto delle stracittadine, tutti le vorrebbero vincere e chiunque ne vorrebbe parlare. Noi invece lasciamo la parola al terreno di gioco ed ai tifosi sugli spalti. Andate a votare, ma non tralasciate la Serie A.