Sono lontani i tempi in cui la débâcle a Genoa sanciva l’esonero del tecnico giallorosso e la conferma di una stagione disastrosa.

Di quel tempo non è rimasto né Paloschi e né Palacio, tantomeno il timore che i rossoblù incutono. La situazione è completamente diversa, il Grifone è a 9 punti (terz’ultimo in classifica), mentre la Roma vorrà fare la parte dello squalo proprio nella città dell’acquario. E quindi toccherà a Di Francesco prendere in mano le redini del gioco ed essere in grado di accendere la luce al Faro Ligure, visto che ultimamente coloro che portano alto il vessillo cittadino sono i cugini della Sampdoria.

La chiave di volta dovrà essere la velocità sugli esterni, occhio dunque a Florenzi e Kolarov ma soprattutto a Perotti (uno dei migliori dei suoi) ed El Shaarawy. Chi cerca gloria è Gerson, in grado di far male anche se subentra durante il match. Il pericolo numero uno per i tifosi del Genoa rimane Dzeko, a secco da un po’ di turni ma con il dente avvelenato. L’obiettivo è vincere, perché non si può perdere il passo delle dirette concorrenti: il Napoli ha, sulla carta, strada spianata alla Dacia Arena e lo stesso discorso vale per l’Inter (impegnata contro il Cagliari) e la Juventus contro il Crotone. Vincere per rimanere aggrappati al vagone dei vincenti, vincere per dare un segnale forte al campionato, vincere perché aiuta a vincere. A Genova, alla conquista del Faro e dei 3 punti. In bocca alla Lupa.