Il derby romano è qualcosa di troppo intimo. Solo chi è nato all'ombra del Colosseo e tifa una delle due squadre poste sulle sponde opposte del Tevere riesce a carpirne la vera essenza.

Non ci sono soste per Nazionali o trofei che tengano, la stracittadina è la partita piú sentita. Mentalità a confronto e scontro culturale contraddistinguono le due compagini, che tu sia stato allattato da una lupa che sia stato portato in becco dall'aquila, la solfa non cambia: darai la "vita" (calcisticamente parlando) per accaparrarti quel dominio cittadino tanto agognato.

Questo vale per i tifosi, ma per i calciatori no. Per loro è un lavoro e le diatribe extra calcistiche non devono intaccare il loro obiettivo. Basta con pressioni inutili alla squadra (già sono consapevoli dell'importanza del match), tanto chi non è romano e non tifa né Roma e né Lazio difficilmente può capire. Qui il calcio è passione e si vive a tutto tondo. Il derby è intimo, troppo intimo per finire ridicolizzato da stampa o giornali con sondaggi inutili. Il derby è passione. Il derby è derby e va vinto. Buona settimana, in attesa della stracittadina.