I Quarti di finale e le Semifinali di Euro2016 sono terminate dando come risultato una finale con una protagonista attesa da molti, la Francia padrone di casa, e un “outsider” in cerca di rivincita, il Portogallo. Out nelle semifinali il Galles e la Germania che ai Quarti aveva eliminato l’Italia di Conte.

GLI AZZURRI – Il cammino dell’Italia in questi Europei si è interrotto ai Quarti di finale contro una Germania spenta ma comunque più forte, almeno tecnicamente, della squadra di Antonio Conte. Dopo il trionfo con la Spagna le ali dell’entusiasmo, più che giustamente, avevano dato più che una speranza ai tifosi azzurri in vista della “sfida infinita” contro i tedeschi.

La tradizione in effetti, al di là della qualità del gioco o dei meriti, parlava chiaramente di uno strapotere azzurro in fatto di risultati contro la Germania: basti pensare che questa è stata la prima volta, e per di più grazie ai calci di rigore, che la nazionale tedesca riesce a battere l’Italia.

La squadra di Loew ha legittimato comunque il fatto di essere favorita producendo una mole di gioco maggiore ma molto spesso, come in generale nel corso di tutto il torneo, senza riuscire a pungere l’avversario più di tanto, rimanendo con un possesso palla prolungato ma sterile. L’Italia ha fatto la propria gara, quella che tutti si aspettavano: difesa molto attenta, linee compatte e tentate ripartenze in velocità con Eder e Giaccherini. Il gol tedesco arriva al 65’ grazie ad una zampata di Ozil su cross teso dalla destra. Gli azzurri provano a far salire il baricentro ed il ritmo ma con poco successo fino all’azione che porta al rigore: ingenuo fallo di mano di Boateng su colpo di testa di Chiellini. Bonucci realizza dal dischetto e riporta in parità il risultato. I supplementari passano senza eccessive emozioni, Insigne prova a smuovere un po’ la squadra con qualche guizzo ma senza successo. E’ la lotteria dei rigori infine a condannare l’Italia ma anche la Germania: sui primi cinque rigori tutte e due le squadre ne realizzano solo due. Colpa dell’emozione forse, anche se rigori come quelli calciati da Zaza o Pellè sono rari da vedere in quanto a scarsa tecnica. Infine l’errore di Darmian e la seguente realizzazione di Hector sono fatali. L’Italia abbandona la Francia ai Quarti ma lo fa a testa alta, avendo giocato con grande voglia e determinazione nonostante dei limiti tecnici evidenti rispetto a compagini ben più quotate.

SEMIFINALI – Approdano dunque alle Semifinali la Germania (7-6 dpr contro l’Italia), la Francia (5-2 contro la favola Islanda), il Portogallo (6-4 dpr contro la Polonia) e il Galles(3-1 a sorpresa contro il Belgio).

Portogallo e Galles si affrontano in una sfida inaspettata: molti attendevano a quel punto, e da quella parte del tabellone, Croazia e Belgio. I lusitani ancora non sono riusciti a vincere una partita nei 90 minuti regolamentari delle cinque disputate fino a quel momento mentre il Galles si può definire tranquillamente una notevole sorpresa. Nelle file britanniche però pesa la mancanza di Ramsay, insieme a Bale l’unico che può dare veramente un buon ritmo al gioco gallese, mentre nel Portogallo si fa preoccupante la situazione di Cristiano Ronaldo che anche durante i Quarti ha mostrato una tenuta fisica precaria. Il primo tempo scivola veloce con il Galles che si limita a difendere e il Portogallo che tenta qualche azione offensiva ma senza impensierire Hennessey più di tanto. Nel secondo tempo però bastano tre minuti al Portogallo, grazie alle proprie individualità, per chiudere la gara. Prima Ronaldo di testa, alzandosi in maniera quasi inverosimile, insacca il suo terzo gol nella competizione battendo un nuovo record: 9 gol complessivi agli Europei ed eguagliato il primato che apparteneva a Platini. Poi è ancora Ronaldo a propiziare il secondo gol con un’azione solitaria e una conclusione strozzata che diventa un assist perfetto per Nani. L’ala tocca la palla in scivolata e batte ancora Hennessey. La partita a questo punto cala vistosamente di ritmo nonostante il Galles provi, più con forza che con le idee chiare, ad accorciare le distanze. Quasi commovente la prestazione di Bale che nonostante svariati errori di misura cerca di prendere per mano la squadra giocando praticamente a tutto campo e battendosi su ogni pallone. Finisce però 2-0, nonostante gli sforzi della squadra di Coleman, senza grandi spaventi per la retroguardia lusitana.

Nell’altra semifinale si affrontano Francia e Germania. I padroni di casa e la squadra di Loew si contendono, a detta di tutti, ben più che l’accesso alla finale ma un bel pezzo di Europeo almeno ad ascoltare gli esperti. I tedeschi si presentano alla sfida senza Mario Gomez, Khedira e Hummels ovvero la spina dorsale della squadra mentre per i “Bleus” sono tutti disponibili. Partita molto tattica e bloccata nelle prime fasi e che regala un primo tempo abbastanza noioso. Ci prova prima Griezmann dal limite con un rasoterra troppo debole poi sono Muller e Can a spaventare i padroni di casa con una conclusione da fuori e un’altra che non inquadra lo specchio. A scuotere gli equilibri arriva rigore concesso alla Francia allo scadere: fallo di mano di Schweinsteiger nel tentativo di anticipare Evra. Dal dischetto Griezmann insacca e porta in vantaggio la Francia. nel secondo tempo Loew prova la carta Gotze ed è obbligato a sostituire l’infortunato Boateng con Mustafi. Al 72’ però arriva il colpo del ko firmato ancora Griezmann: grande giocata di Pogba sulla destra, Neuer respinge il cross sui piedi dell’attaccante dell’Atletico Madrid che non sbaglia. La Germania si sveglia tardi: palo di Kimmich e due buone parate di Lloris. A qualificarsi però è la Francia che porta fino in fondo il risultato.

Finale dunque che vedrà scontrarsi Francia e Portogallo: i padroni di casa dovranno portare a termine il compito di vincere davanti al proprio pubblico mentre il Portogallo ha l’occasione di rifarsi dodici anni dopo la finale persa contro la Grecia.