Nel Gruppo F di Euro 2016 il Portogallo pareva essere la nazionale nettamente più attrezzata tecnicamente ma stecca la prima contro l’Islanda, alla prima apparizione in un competizione internazionale. Intanto l’Ungheria supera l’Austria e si porta quindi in testa al girone.

Pareva essere un gioco da ragazzi quello che aspettava Fernando Santos e il Portogallo ma le cose si sono messe subito male per i lusitani. Il match d’esordio contro la “piccola” Islanda doveva essere una pura formalità ma si è trasformato in un pareggio che, vista la vittoria dell’Ungheria, pone Cristiano Ronaldo & co. in una situazione complicata.

A tratti ottima la prova del Portogallo comunque che quando ha la possibilità di giocare in verticale e rasoterra può creare dei grattacapi a chiunque visto il tasso tecnico degli uomini offensivi. Prova incolore quella del portiere Rui Patricio che non ha colpe sul gol subito mentre è Vieirinha a doversi prendere quasi per intero la responsabilità per la rete del pareggio di Bjarnason: il terzino destro ha completamente perso la marcatura e bucato l’intervento permettendo al centrocampista islandese di colpire indisturbato in mezzo all’area. Bene invece Pepe, Carvalho e Raphael Guerreiro a sinistra. In mezzo brutta prestazione di Danilo Pereira, chiamato a fare da schermo difensivo ma senza riuscire mai a recuperare palloni o a stoppare le ripartenze avversarie. Mentre si distingue Andre Gomes per alcuni ottimi spunti. Male anche Joao Mario largo a destra che raramente riesce a creare pericoli al contrario di Nani, autore dell’unica rete lusitana e sempre pericoloso. Buono l’impatto del giovano Renato Sanches che nonostante la giovane età pare avere carattere da vendere. Infine deludente la prova di Cristiano Ronaldo, anche lui attesissimo, che non pare ancora aver recuperato appieno dalle fatiche stagionali, e dai vari infortuni, patiti con il Real Madrid. Ottima figura quindi per l’Islanda che riesce a strappare un insperato punto contro la squadra più forte del girone. L’idea di gioco di Lagerback, anche visto il materiale a disposizione, è chiara: contenimento e ripartenze veloci. Ma a meravigliare è l’organizzazione della squadra capace di non disgregarsi quasi mai, neanche nei momenti di maggior pressione degli avversari. Svettano su tutti le prove del portiere Halldorsson, esteticamente rivedibile ma molto efficace in alcune situazioni, del centrale Sigurdsson, del centrocampo al completo e della “finta punta” Bodvarsson. Menzioni speciali per il capitano Gunnarson che mostra tenacia e ottime capacità d’interdizione e Sigurdsson che al contrario è la mente pensante della squadra.

Buona la prima invece per l’Ungheria che si sbarazza con un secco 2-0 dell’Austria, a livello tecnico la prima pretendente alla seconda posizione del girone. Ottima prova nell’arco dei 90’ per i ragazzi di Storck che si affida all’esperienza dell’eterno Kiraly (40 anni) per la porta. Regge bene la difesa a quattro composta da Kadar, Lang, Guzmics e Fiola. In mezzo spicca la prestazione di Gera, 37enne centrocampista del Ferencvarosi, ma è di buon livello anche quella di Dzsudzsak, Nagy e Nemeth. In avanti bagna con una rete l’esordio alla competizione Szalai mentre è un subentrato, Stieber, a firmare l’altro gol. Assolutamente negativo invece l’esordio dell’Austria del ct Koller. La nazionale austriaca già prima di rimanere in dieci uomini per l’espulsione di Dragovic al 66esimo, è apparsa inferiore, nel gioco, rispetto ai propri avversari. Impalpabile l’apporto degli uomini offensivi: da Arnautovic a Janko passando per Harnik e Januzovic ( fermato anche da un infortunio). Uniche note positive sono le prove di Alaba, come centrocampista centrale, Baumgartlinger, sempre in mezzo al campo, e Klein, terzino destro.

Riepilogando il Gruppo F si presentava come uno dei più scontati, col Portogallo pronto a balzare subito in testa per rimanerci ma i risultati del primo turno hanno dato la prova che non esistono partite scontate. Nel prossimo turno Austria e Portogallo potrebbero giocarsi una fetta importante di qualificazione mentre l’Islanda proverà a fermare l’Ungheria.