Un progetto multidisciplinare e immersivo con gli attori under 35  della “Teatro Factory” dell’Associazione Ariadne – Compagnia Teatro A.

 

L'Associazione Ariadne – Compagnia Teatro A, sotto la direzione artistica di Valeria Freiberg, presenta "L’Inizio – Roma, Scene di una Città in Flow", il progetto multidisciplinare e immersivo ideato con gli attori under 35 della “Teatro Factory” della Compagnia Ariadne- Teatro A. L'evento, gratuito, si terrà al Teatro 1 della Pelanda (ex mattatoio di Testaccio) nell'ambito de “La Pelanda Open 2025”, la rassegna estiva curata da Azienda Speciale Palaexpo e Roma Capitale.

"L'Inizio" è un viaggio in tre tappe, in scena dal 28 al 30 luglio 2025, che fonde laboratori interattivi, dibattiti e performance teatrali, invitando il pubblico a diventare protagonista attivo e co-creatore di una narrazione corale tra memoria urbana, emozione e creatività condivisa. Il progetto si proietta nella Roma degli anni ’60 – città in fermento culturale, crocevia di cinema, teatro e creatività urbana – per rileggere oggi il senso di comunità, appartenenza e trasformazione.

 

Roma, città in flow: il "flow" (flusso) suggerisce un movimento costante, un processo di cambiamento e resilienza. Roma non è vista come una città statica o museale, ma come un organismo che si trasforma continuamente. Si parla di come "il tempo ci cambia, e di cosa resta".

 

Valeria Freiberg, direttrice artistica, sottolinea la natura trasformativa del progetto: "Cosa accade quando il teatro rinuncia al suo recinto protetto di rappresentazione per diventare spazio vivo di scambio, dispositivo collettivo, atto di restituzione urbana? È da questa domanda che nasce 'L’Inizio – Roma, Scene di una Città in Flow'. Non una narrazione su Roma, ma una narrazione con Roma”.

 

“Vogliamo riscoprire Roma non come semplice scenario, ma come narrazione viva – aggiunge l’ideatrice del progetto -. Ogni quartiere, ogni voce del pubblico, diventa parte del racconto. 'L'Inizio' si propone come una pratica di teatro relazionale che mette in discussione la struttura stessa dello sguardo, riattivando il teatro come luogo di coscienza collettiva, dove la forma è fluida, il testo è aperto e l'autore è plurale. È un tentativo serio e poetico di capire cosa può essere il teatro oggi: uno spazio di sospensione e verità, in cui la città si racconta senza mediazioni, e chi la ascolta ne diventa responsabile".

 

Il progetto si articola in tre giornate intense e partecipative.

 

Domenica 28 luglio: Il workshop “Roma in Flow”

Il laboratorio teatrale performativo e immersivo aperto al pubblico

 

ore 14:30–17:30 - Il percorso si apre con "Roma in Flow", un workshop performativo e immersivo aperto al pubblico. Attraverso istruzioni vocali, paesaggi sonori e frammenti d’archivio della Roma degli anni ’60, i partecipanti saranno guidati in un'esperienza sensoriale e narrativa collettiva, contribuendo con i propri ricordi e pensieri, che diventeranno "materiale drammaturgico grezzo" per le performance successive. Freiberg descrive il laboratorio come "un rito di accesso alla scena" dove non si chiede di "fare teatro", ma di "esistere poeticamente in uno spazio condiviso".

 

Lunedì 29 luglio: Il cuore del racconto | Parola, visione, emozione

La seconda giornata approfondisce la "densità poetica del progetto"

 

ore 16:30 – Dibattito partecipativo “Roma e il Cinema – Memoria e Identità”: Un confronto aperto e senza gerarchie sul modo in cui Roma si racconta attraverso il cinema, le sue piazze, le periferie, e le esperienze dei suoi abitanti. Freiberg afferma che "Questo dibattito non è preparatorio: è già parte della scena. È la drammaturgia che nasce dal reale, il teatro che inizia nel dialogo e nella vulnerabilità condivisa".

 

Ore 18:30 – Spettacolo teatrale “L’Inizio”: Lo spettacolo immersivo e fluido unisce narrazione, musica, video e performance. La finzione si apre alla realtà quando gli spettatori sono invitati a salire sul palco e prendere il microfono per condividere frammenti della loro "Roma" , trasformando lo spettacolo in un "mosaico di voci" e un "gesto di ascolto reciproco". Freiberg spiega che "'L’Inizio' non è uno spettacolo finito: è una soglia narrativa. Ciò che lo rende davvero vivo è l’interferenza della realtà, il momento in cui alcuni spettatori-testimoni salgono sulla scena e prendono il microfono, non per interpretare un ruolo, ma per raccontare la loro Roma".

 

Martedì 30 luglio: Dalla memoria alla scena

La terza giornata avvia il processo di trasformazione dell’esperienza, del ricordo in azione scenica

 

Ore 15:30 – Workshop partecipativo “Dalla memoria alla scena”: Un'azione teatrale collettiva che, partendo dai materiali raccolti nei giorni precedenti, costruisce un breve percorso performativo con il pubblico stesso, in un processo di trasformazione del ricordo in gesto e della parola in presenza scenica.

 

Ore 17:30 – Spettacolo + Condivisione finale: Il progetto culmina in un flusso teatrale dove le tracce dello spettacolo si intrecciano con i materiali nati dai laboratori e dalle "voci vive" del pubblico. Davanti avremo – osserva la Freiberg - Non più attori e spettatori, ma persone che condividono uno spazio scenico comune. La scena si fa specchio mobile della città: un teatro che non vuole rappresentare ma che vuole assorbire le emozioni vive; una voce che trema, una risata improvvisa, un gesto che interrompe la forma. Non si cerca il risultato, ma la trasformazione".

 

Per Valeria Freiberg e la Compagnia Ariadne – Teatro A, parlare della Roma degli anni ’60 significa guardare alle "radici recenti per capire meglio chi siamo diventati", in un'epoca in cui "Roma ha trovato una voce nuova: popolare e colta, libera e in fermento". In questo anno che segna i cinquant’anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini, il progetto, pur non avendo un legame diretto con l’opera dello scrittore, ne sente la "presenza poetica, contraddittoria e viva", desiderando ritrovare quella "luce" nella narrazione collettiva.

 

La raccolta di memorie confluirà in una mappa emotiva della memoria urbana. Tutti sono invitati a partecipare, anche solo inviando ricordi, parole, fotografie, suoni o voci all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Per partecipare come attori o spettatori, scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

“Vi aspettiamo. Perché Roma non è un museo, è un racconto che si riscrive ogni giorno. E ogni memoria è una pagina che può tornare a vivere”.

 

 

Contatti

Associazione Culturale ARIADNE

via Capo Palinuro, 56 00122 Roma

Tel./Fax 06-94365851 - cell. 338-9946121

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Per info & prenotazioni
whatsapp:3714125639 - cell: 3313584190
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