Ha debuttato su SKY la quinta edizione di Masterchef Italia, con una new entry, lo Chef pluristellato Antonio Cannavacciuolo nel ruolo di giudice.
Il 40enne Chef di Vico Equense, affianca da quest'anno il trio già consolidato e affiatato composto da Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Carlo Cracco. Tutti piazzati davanti alla televisione in trepidante attesa per assistere alla prima dello spettacolo.
Un vero show con "ingredienti" di grande attrazione: Carlo Cracco, con la solita verve che cela la burla e lo contraddistingue. Bruno Barbieri, impeccabile e curato nei particolari. Joe Bastianich, un “americano a Roma”.
Antonio Cannavacciulo, a volte lo sceriffo dal cuore tenero altre il gigante buono e da gente della porta accanto, dotate e non della difficile arte della cucina, che si cimentano ai fornelli per preparare prelibatezze da sottoporre ai raffinati palati dei quattro giudici.
Qualcuno riesce nell’intento e conquista il tanto ambito grembiule, qualcun altro dopo essere stato deriso dai quattro spietati giudici, viene rovinosamente buttato fuori dalla competizione.
Si sono susseguiti nel corso della serata molti aspiranti chef, anche qualche personaggio non nell’accezione positiva della parola. Personaggi impacciati, tremolanti, esitanti, ridicoli e sopra le righe. Tra questi l’aspirante del “Paleolitico”, che ha preparato un piatto definito da Cracco immangiabile, a forma di quadrifoglio con pere e banane senza sale e cereali. Viene schernita a tal punto che esce dalla cucina in lacrime. La prossima volta conviene prepararsi meglio!
Quello degli “gnocchi comprati”, anziché fatti a mano come raccomandato dai giudici. Beffeggiato viene sbattuto fuori dalla gara in malo modo. Il prossimo anno se deciderai di concorrere organizzati diversamente!
Poi Mario, anche lui fuori per aver preparato un piatto definito “industriale”. Il suo grande errore, non sfuggito ai ricercati e sofisticati palati dei giudici, è stato quello di utilizzare il dado al posto del brodo vegetale. Glielo rimproverano, in particolare Barbieri che gli dice “bastava mettere l’acqua a bollire, due carote, un sedano ed una cipolla ed il brodo è pronto”.
Porta a casa la vittoria riuscendo ad entrare nella cucina più ambita dagli italiani, il ragazzo di 21 anni, che di mestiere fa il capo sala in un bar. Così preparato, seppur giovane, ha ottenuto non solo il grembiule, ma anche un corso accelerato da Bastianich su come si conquistano le donne.
Si è assicurato il grembiule, oltre al cuore dei quattro impassibili e perfidi giudici, la giovane mamma. Non solo per la preparazione e la presentazione del piatto, ma anche per la sua storia di ragazza madre. Tanto ha appassionato e commosso, che Chef Cannavacciuolo è andato fuori dalla cucina a prendere la bimba di 18 mesi per condurla dalla mamma. La bimba con i suoi occhi impauriti e smarriti avrà pensato di essere stata rapita da un gigante.
E’ lì che il nuovo giudice della quinta edizione si è guadagnato l’appellativo di gigante buono.
La puntata, avvincente, come al solito, ha visto alternarsi aspiranti di tutti i generi. Da quelli che hanno dimostrato di non avere alcuna dimestichezza con i fornelli, e che avrebbero fatto meglio a restare a casa, a quelli che hanno varcato la cucina di Masterchef, dimostrando competenza, padronanza e abilità.