Hungary, 1964

Sessantanni di attività in centotrentasei fotografie per raccontare la vita e l’opera di Elliott Erwitt.

Lucca - Questo il progetto realizzato dal Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art in collaborazione con la Magnum Photos di Parigi. La mostra, a cura di Maurizio Vanni, ripercorre le tappe di uno dei maggiori reporter del nostro tempo, ricordato soprattutto per i suoi scatti in bianco e nero che hanno la capacità di rendere eterno l’attimo.

Elliott Erwitt, nato a Parigi ma vissuto in Italia fino al 1938 per poi trasferirsi, a causa della guerra, negli Stati Uniti, ha viaggiato tutta la vita fotografando il mondo.

Fondamentale l’incontro nel 1953 con l’agenzia Magnum che gli ha permesso di imporsi a livello internazionale e di ottenere negli anni numerosi riconoscimenti (tra cui di recente il prestigioso Outstanding Contribution to Photography in occasione dei Sony World Photography Awards 2015).

“Immortalo ciò che vedo”, questo dice l’artista nella sua apparente semplicità, e il punto è proprio quel ‘ciò’ di cui parla. Momenti rubati carichi di una straordinaria ed intelligente ironia, particolari bizzarri e mai scontati, che raccontano il personaggio famoso, il dramma o il momento quotidiano con la stessa potente sagacia, lo stesso fiuto sottile e intuitivo.

E’ lo stesso Erwitt d’altronde a dire che a muoverlo prima di tutto è l’istinto: “Credo che la maggior parte delle volte sia andata così: ho scattato delle foto in base al mio istinto e poi, in seguito, ho fatto delle considerazioni al riguardo”.

Ne nascono fotografie dal taglio assolutamente originale come quella famosa dei piedi di donna ritratti accanto ad un minuscolo chihuahua in New York City, USA del 1946 o quella del simpatico cagnolino a mezz’aria vicino al suo padrone (che si vede solo per metà) in Paris, France, del 1989 (entrambe presenti in mostra). I cani, non a caso,  sono uno dei soggetti preferiti dall’artista che a questo tema ha dedicato ben quattro libri fotografici.

Di primaria importanza quindi immortalare l’attimo e farsi guidare dalla propria creatività, ma mai a discapito della tecnica: “Tutte le immagini dovrebbero essere – afferma Erwitt rispondendo a una domanda di Angela Madesani – se non perfette, per lo meno bilanciate, graficamente e geograficamente corrette. La composizione è assolutamente fondamentale e basilare per qualsiasi fotografia”, (dal saggio di Maurizio Vanni).

Tra le altre opere fotografiche in mostra anche l’Italia con un’immagine, tra le altre, di Palazzo Vecchio (‘Palazzo Vecchio’, Florence, Italy, 1949), la struggente ‘Robert Capa's mother, Julia’  (Armonk, New York, USA, 1954), o la provocante ‘Valdes Peninsula’ (Argentina 2001).

L’esposizione ‘Elliott Erwitt. Retrospective’ sarà in mostra al Lu.C.C.A., il nuovo museo di arte contemporanea allestito presso lo storico edificio di Palazzo Boccella, fino al 30 agosto 2015.

Elliott Erwitt. Retrospective a cura di Maurizio Vanni - Dal 18 aprile al 30 agosto 2015 C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art  - Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca tel. +39 0583 492180 - luccamuseum.com Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  Orario mostra: dal martedì alla domenica 10.00 – 19.00 Chiuso il lunedì - Biglietti: intero 9,00 euro / ridotto 7,00 euro