Ai cavalli

Compagni silenziosi

Tessitori pazienti di trame di vita

lungo spazi senza tempo

sospesi tra passato e futuro

In questa dedica ai cavalli Maria Lucia Galli sintetizza il senso della sua ultima opera intitolata : “I cavalli, signori del tempo. Interviste impossibili e altri racconti”, presentata con grande successo a Roma. Il testo ha un fascino sottile, contiene grandi verità raccontate in punta di penna, suggerisce più che affermare.

La riflessione che deriva dalla sua lettura é un misto di piacevolezza, stupore e melanconia, é come un farsi cullare dal dolce movimento di una piccola barca lungo il corso del fiume. Il linguaggio é fluido, scorrevole, attento al significato di ogni singola parola, rivelando la maestria della giornalista e psicologa.

L’autrice introduce dolcemente alla scoperta di un universo del cavallo lontano dai riflettori delle grandi competizioni moderne, per rivelare le pieghe più intime del rapporto unico che sono riusciti ad instaurare con gli equini grandi personaggi nel corso della storia. Nel testo non vi é solo la relazione, ad esempio, tra Bailo e Xanto, i cavalli di Achille,  o Babieca con il Cid Campeador, ma anche quella particolare empatia che si instaura tra cavallo e colui che sale in groppa rendendo due corpi un’unica onda in movimento.

L’opera può essere anche un intrigante esercizio di memoria per ricordi di un tempo passato raccontati da un diverso punto di vista: l’amico cavallo, il compagno fidato di tante avventure, battaglie, soprattutto di quelle del percorso “ad ostacoli” nella crescita dell’anima ed in se stessi.