Era il 7 gennaio 2015 quando la sede del giornale satirico ‘Charlie Hebdo’ viene attaccata. E assieme ad essa, ai dodici morti e ai feriti, viene attaccata pure la libertà di stampa, di parola e di pensiero.
Lecco - Per ricordare tutto questo e non dimenticare il comune di Lecco (e noi quindi assieme a loro che, fra le tante, questa settimana abbiamo deciso di dare spazio a questa iniziativa) ha deciso di dedicare una bella ed originale mostra alle vittime di ‘Charlie Hebdo’ e, nello stesso tempo, a tutti coloro che sono vissuti tenendo in mano con coraggio la matita.
Non casuale quindi la scelta del titolo e particolarmente azzeccata: “Disegno e dinamite. Le riviste illustrate fra satira e denuncia”. Perché in effetti l’arte può a volte anche trasformarsi in un’arma. Un’arma che tuttavia non uccide nessuno, ma che anzi diventa denuncia dei soprusi e critica sociale.
E’ così che nasce la satira moderna tra Ottocento e Novecento. Per urlare attraverso la penna le ingiustizie del tempo, le sopraffazioni dell’esercito, della Chiesa e delle classi più abbienti, la loro depravazione. Nasce per urlare la Verità, quella con la ‘v’ maiuscola certo, di fronte al camuffamento del reale.
E a prestare il loro genio, il loro talento sono personaggi di spicco del panorama artistico del tempo come Honoré Daumier, Édouard Manet, Félix Vallotton, Paul Signac, George Grosz e Man Ray. Il percorso espositivo della mostra, realizzata tra Italia e Svizzera, si snoda in due sedi prestigiose: il Palazzo delle Paure di Lecco e il Museo d'arte Mendrisio.
Nel primo le opere presentate sono circa settanta. Si tratta di esemplari originali di testate satiriche e tavole realizzate direttamente dagli artisti.
Proprio in quegli anni infatti, dall’inizio dell’Ottocento alla prima guerra mondiale, si assiste ad una espansione quasi vertiginosa della rivista satirica, ottenuta grazie all’evoluzione del fenomeno della stampa e alla contemporanea diffusione della litografia in un periodo in cui di certo argomenti contro il ‘potere’ non mancavano.
Parliamo di riviste che hanno fatto la storia come “Les Temps Nouveaux”, fondata da Jean Grave nel 1895, “L’Assiette au Beurre”, fondata da Samuel Schwarz e distribuita a partire dal 1901 o ancora “Les Corbeaux”, nata a Bruxelles nel 1904 ed edita in Francia l’anno successivo.
Riviste francesi, come nel caso di “Charlie Hebdo” che vede la luce negli anni Sessanta, perché in effetti in Francia il terreno era all’epoca più fertile che altrove con l’espansione del pensiero anarchico in un clima che, come scrive Chiara Gatti, era caratterizzato da «rivolgimenti epocali, di alternanza ansiogena fra Impero e Repubblica, di miseria generalizzata, di episodi antisemiti (come l’ ‘affaire Dreyfus’) e di lotte anticlericali».
Ma non mancavano ovviamente riviste satiriche e di denuncia sociale anche nel resto d’Europa. Tra le testate italiane, tanto per restare sul suolo nostrano, “Il Fischietto” e “Il Pasquino” di Torino, il “Guerrin Meschino” di Roma e “L’Asino”, fondato nel 1892 da Gabriele Galantara, una delle penne più incisive e taglienti del tempo, assieme a quella di Leonetto Cappiello o Giuseppe Scalarini.
A Mendrisio la mostra prosegue concentrandosi invece sulla vicenda ticinese a cavallo tra i due secoli, e su tematiche quali l’anarchia, la lotta contro i poteri, la miseria e la satira, con circa cento opere tra dipinti, sculture e grafica, fra cui Il ‘Ritratto di Proudhon’ di Gustave Courbet dal Museo D’Orsay di Parigi, gli studi preparatori per il ‘Quarto Stato’ di Giuseppe Pellizza da Volpedo o ancora il ‘Bagno Penale a Portoferraio’ di Telemaco Signorini.
“Disegno e dinamite. Le riviste illustrate fra satira e denuncia”, mostra a cura di Simone Soldini e Chiara Gatti, con la collaborazione dello studioso e collezionista francese Michel Dixmier e il direttore del Palazzo delle Paure Barbara Cattaneo, resterà aperta al pubblico fino al 31 maggio 2015.
Disegno e dinamite. Le riviste illustrate fra satira e denuncia Lecco, Palazzo delle Paure - Piazza XX settembre 22 1 marzo – 31 maggio 2015
- Didier Dubucq (alias Ashavérus): A la poubelle, 1905 Rivista “Les Corbeaux”, n. 29, 15 ottobre 1905
- Ashavérus (Didier Dubucq): Achetez et lisez, Les Corbeaux, Année 1906
- Henri-Gustave Jossot: Les Refroidis, 1904 Rivista “L’Assiette au beurre, n. 156, 26 marzo 1904
- Gabriele Galantara: Le Vatican (Il Vaticano), 1905 Rivista “L’Assiette au beurre”, n. 242, 18 novembre 1905
- Henri-Gustave Jossot: Les Refroidis, 1904 “L’Assiette au Beurre", n. 156, 26 marzo 1904
- Ashavérus (Didier Dubucq): Achetez et lisez 2, Les Corbeaux, Année 1906
- Auguste Roubille: Frontespizio per la collezione completa di litografie edite dalla rivista anarchica, "Les Temps Nouveaux", 1903