Tamara de Lempicka Jeune fille en vert (Jeune fille aux gants) 1927/1930 © Centre Pompidou MNAM-CCI, Dist. RMN-Grand Palais/Droit réservés © Tamara Art Heritage. Licensed by MMI NYC/ ADAGP Paris/ SIAE Roma 2015

Sembra incredibile, eppure solo la sera prima mi ero detta che sarebbe stato bello vedere di nuovo una mostra sull’audace Tamara De Lempicka, come quella che allestirono al palazzo Reale di Milano  nel 2006. Poi, quasi per caso, digito su Google il suo nome e scopro che un’esposizione in suo onore c’è davvero: a palazzo Chiablese, Torino, dal 19 marzo al 30 agosto di quest’anno, e poi a Budapest, presso l’Hungarian National Gallery, dal 30 ottobre al 31 gennaio 2016. Sempre a cura di Gioia Mori.

Diverse le sezioni proposte che racchiudono un insieme di circa 100 opere, lungo un percorso che cerca di mettere a confronto l’artista polacca anche con altri artisti.

E’ questo per esempio il caso delle fotografie di Albin-Guillot e Brassai, nella sezione dedicata al nudo, o quelle di di Freund, Kertész, Kollar e Maar nello spazio dedicato alla natura morta, genere cui la Lempicka si dedicò fin dagli anni giovanili.

La ricca esposizione ripercorre un po’ tutte le tematiche affrontate dall’artista nel corso della sua carriera: oltre a quelle già citate del nudo e della natura morta, anche il ritratto (le amiche ‘amazones’, la figlia Kizette e Ira Perrot), la raffigurazione d’interni (in mostra i quadri che hanno per soggetto le sue abitazioni private), la pittura ‘devozionale’.

Infine non poteva mancare all’appello la moda, con le numerose illustrazioni per alcune riviste dell’epoca, i disegni  e ancora le fotografie e i filmati che immortalano l’artista nel pieno del suo splendore.

Tamara De Lempicka (vero nome Tamara Rosalia Gurwik-Gorska) nasce attorno al 1898, probabilmente a Varsasia. Nel 1907 segue la nonna in un viaggio che la porterà in Italia e a Montecarlo. Nel 1910 è a san Pietroburgo dagli zii, dove si trasferisce definitivamente nel 1914. Due anni dopo sposa il nobile avvocato polacco Tadeusz Lempicki e il 16 settembre di quello stesso anno nasce la figlia Marie Christine (Kizette). E’ subito dopo la prima guerra mondiale, in Francia, che Tamara inizia a studiare seriamente la pittura e nel 1921 è di nuovo in Italia assieme all’amante Ira Perrot, dove studia Botticelli e Antonello da Messina. Inizia ad esporre le sue opere e a seguire una vita sregolata, motivo per cui i rapporti col marito si fanno difficili.

Nel 1924 conosce Marinetti (con cui naufraga il tentativo di incendiare il Louvre) e nel 1925 è a Roma, Firenze e Milano. Nel 1926 si reca a Gardone da D’Annunzio, con cui trascorre dieci giorni al Vittoriale l’anno dopo. Inizia l’ascesa della sua carriera artistica.

Conosce la prostituta Rafaëla, che diventa, oltre che la sua amante, anche la modella di molti suoi capolavori.

Nel 1928 Tamara e Tadeusz divorziano. Intanto l’artista continua a viaggiare, ottenendo riconoscimenti importanti. Nonostante la depressione in cui incorre in questi anni, nel 1934 sposa il barone Roul Kuffner nella casa di Zurigo, col quale stabilisce fin da subito la massima e reciproca libertà sessuale. Nel 1939 è col marito in America dove, a causa dell’invasione di Hitler della Polonia, decidono di restare. New York, Hollywood: Tamara viene considerata un’artista molto importante e vive come una diva.

Dopo la guerra riprende i suoi viaggi, torna a Parigi, va a Roma, a Venezia, a Capri e a Pompei. Nel 1961 il barone Kuffner muore e sul finire degli anni ’60 Tamara inizia ad avere problemi di salute. Continua a lavorare e a viaggiare tra Europa e America.

Nel 1978 si trasferisce a Cuernavaca in Messico, dove muore il 18 marzo del 1980.

1.Tamara de Lempicka Deux amies, 1924 ca. Acquerello su carta, 10,50x9,80 cm Collection privée © Tamara Art Heritage. Licensed by MMI NYC/ ADAGP Paris/ SIAE Roma 2015 

2.Tamara de Lempicka Jeune fille en vert (Jeune fille aux gants), 1927/1930 Olio su compensato, 61,50x45,50 cm Paris ,Centre Pompidou- Musée national d'art moderne/Centre de création Industrielle © Centre Pompidou MNAM-CCI, Dist. RMN-Grand Palais/Droit réservés © Tamara Art Heritage. Licensed by MMI NYC/ ADAGP Paris/ SIAE Roma 2015