Napoli - Con l’arrivo delle festività natalizie, una delle più suggestive e caratteristiche tradizioni del nostro paese è quella di preparare i presepi e riprodurre così in piccola scala il momento della nascita di Gesù. L’inizio di questa tradizione risale al 1223, quando San Francesco D’Assisi mise in scena la prima rappresentazione vivente della Natività. E’ tuttavia dal XVII secolo che l’arte dei presepi inizia a diffondersi, dapprima nelle case dei nobili che creavano una vera e propria competizione tra le famiglie più ricche, per poi diffondersi anche tra le famiglie più povere.

La città italiana che forse può vantare la tradizione presepistica più longeva e affascinante è Napoli, dove le statuine tradizionali vengono prodotte in terracotta da bravissimi artigiani minuziosi e attenti alla cura dei particolari. Questi capolavori vengono poi esposti e messi in vendita dagli stessi artigiani sulla celebre e suggestiva Via San Gregorio Armeno, situata nel vero e proprio centro storico della città. Visitabile tutto l’anno, durante il periodo natalizio la via assume un fascino incredibile, grazie alla bellissima illuminazione e alle tantissime persone che la percorrono e si perdono nella magia dell’atmosfera. Oltre alle classiche statuine che riproducono la natività però, a rendere unica la via sono le statuine di personaggi dello spettacolo, del calcio e della politica: nella visita ci si imbatterà infatti nelle riproduzione dei personaggi più importanti o popolari nel nostro paese. Da Maradona a Totti, da Renzi (per ora la statuetta più venduta di quest’anno) a Berlusconi, da Grillo alle star di programmi televisivi fino ad arrivare a Papa Francesco, sono veramente tantissime le riproduzioni nelle quali ci si può imbattere per arricchire i propri presepi con figure non bibliche. La vera novità di quest’anno in proposito è però la riproduzione del morso dato da Suarez a Chiellini durante i mondiali dello scorso giugno.

Questa bella tradizione napoletana, oltre a trovare riscontro nell’interesse dei turisti, è stata omaggiata anche uno dei più grandi esponenti del teatro novecentesco italiano come Eduardo De Filippo, del quale ricorre quest’anno il trentennale della morte, nella celebre commedia “Natale in casa Cupiello”.