Fino al 22 aprile 2019 nelle sale del PAN ( Palazzo delle Arti di Napoli ) è ospitata la grande retrospettiva Escher.

La mostra presenta oltre alle opere del visionario genio olandese anche un’ ampia sezione dedicata all’ influenza che il suo lavoro e le sue creazioni hanno esercitato sulle generazioni successive, dai dischi ai fumetti, dalla pubblicità al cinema: un percorso di circa 200 opere che parte da Escher per arrivare ai giorni nostri.

Relatività (1953), Vincolo d’ unione (1956), Metamorfosi II (1939) e Giorno e notte (1938) sono solo alcune delle opere iconiche che hanno reso celebre Maurits Cornelis Escher (Leeuwarden, Paesi Bassi, 1898 – Laren, Paesi Bassi, 1972) e che, in occasione della mostra partenopea, sono affiancate da un’ inedita selezione di opere prodotte dall’ artista durante il suo viaggio – avvenuto nella primavera del 1923 – lungo la Costiera Amalfitana fino a Ravello. Un viaggio a più riprese da cui nascono disegni che si tradurranno in ben 15 stampe tra cui Atrani, Costa di Amalfi (1931), Case in rovina ad Atrani (1931), San Cosimo, Ravello (1932) e Il Borgo di Turello (1932).

Diverse le metodologie di fruizione come esperimenti scientifici o supporti didattici che accompagnano i visitatori di ogni età aiutandoli a comprendere la dimensione artistica di un artista poliedrico e geniale che ha sempre goduto di enorme popolarità.

La mostra, promossa dall’ Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, è prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia in collaborazione con la M.C. Escher Foundation  e curata da Mark Veldhuysen e Federico Giudiceandrea.