Joao de Sousa Araujoa è uno dei massimi esponenti dell’arte contemporanea portoghese.
Della sua terra ne esprime nelle opere l’anima profonda, i sentimenti identitari più veri senza concessioni a facili scorciatoie raffigurative. Accanto a ciò, in alcune raffigurazioni, vi sono dei velati rimandi ad un passato di cui non celebra i fasti, bensì ne sottende la fede dei navigatori per affrontare il mare aperto, il coraggio per osare e superare i confini innanzitutto personali e poi quelli naturali.
Egli, inoltre, è un artista eclettico: architetto, scultore, decoratore, pittore; è in grado di utilizzare con maestria differenti materiali come la ceramica ed il vetro; ha elaborato i progetti iniziali di tredici banconote portoghesi, ha ricevuto il Premio Roque Gameiro di pittura ed il primo premio d’incisione della Società Nazionale delle Belle Arti. La sua opera pubblica può essere ammirata nei Santuari Nazionali di Fatima, Almada, Charneca de Caparica, Vale Figueira, Setubal, Lisbona e Catedral de Nampula in Mozambico. Nella sua produzione artistica l’autore interpreta con passione, dopo attenta e meditata lettura delle Sacre Scritture, i sentimenti cristiani. Il tratto dominante di Joao de Sousa Araujo è una rappresentazione religiosa che è priva di apologia, anzi costituisce la base di una ricerca stilistica per comunicare e condividere con l’osservatore la tensione verso l’Assoluto.
Nei quadri di Joao de Sousa Araujo è centrale la figura della Madonna, infatti è stato definito da Papa Paolo VI “il pittore di Maria”, senza dimenticare i riferimenti ad importanti episodi di Cristo. Nei dipinti le pennellate sono sovente ampie e stendono in maniera fluida i colori, le raffigurazioni in alcuni tratti sono accennate ed ispirate alle volute, creando dinamismo. Lo stile personale è caratterizzato da un’ abile gioco del chiaroscuro che sottolinea con la luce i personaggi raffigurati e conferisce loro realismo ed espressività. In altri quadri l’autore sembra ispirarsi a El Greco nel modo di rappresentare le figure in maniera allungata e filiforme, disegnando come un mistico.
In considerazione dell’importanza dell’artista, in occasione del mese di maggio dedicato alla Madonna, l’Istituto Portoghese di Sant’Antonio nell’omonima via al civico n. 2, espone per la prima volta al pubblico una piccola, preziosa mostra di Joao de Sousa Araujo. Il titolo della personale è: “Joao de Sousa Araujo – L’estetica della spiritualità cristiana”, ed è composta da venti opere. Esse appartengono alla collezione particolare dell’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede Dott. Antonio Almeida Lima, il quale ha portato i suoi saluti al vernissage.
Quest’ultimo è stato un grandissimo successo di pubblico, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali ed ecclesiastici italiani, oltre a numerosissimi diplomatici europei, africani ed orientali. L’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede Dott. Antonio Almeida Lima, a coronamento della mostra, ha regalato agli ospiti un brindisi con il suo eccezionale Porto della riserva speciale. La mostra è visitabile tutti i giorni fino al 31 maggio, dalle 17,00 alle 20,00.