Franco Cuomo è stato uno spirito aperto ed indipendente, intellettuale eclettico proiettato verso l’infinito e la libertà.
Queste qualità sono i valori che hanno ispirato il Premio “Franco Cuomo International Award”. Esso intende premiare l’eccellenza nel proprio campo nell’ottica di un confronto e di una conoscenza fra saperi e culture internazionali. Questa è la presentazione del Premio svolta dai Presidenti Velia Iacovino ed Alberto Cuomo, i quali hanno sapientemente diretto e coordinato le attività con grande successo. Il riconoscimento è giunto quest’anno alla quarta edizione che si è celebrata in occasione dei dieci anni dalla scomparsa di Franco Cuomo.
La cerimonia di assegnazione si è svolta a Roma nella prestigiosa Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, Senato della Repubblica. Il Premio è stato patrocinato dal Centro Europeo per la Pace e lo Sviluppo delle Nazioni Unite ed è stato uno dei due principali eventi annuali voluti ed organizzati dall’Associazione Ancislink, presieduta dal Prof. Franz Ciminieri. La qualificata ed autorevole giuria internazionale è stata guidata dal già Direttore del Dipartimento di Lingue Letterature e Culture Straniere dell'Università Roma Tre Otello Lottini. Nel corso dell’evento la Presidente del Premio Velia Iacovino ha sottolineato che in questa edizione a tutti i premiati sarebbe stato consegnato anche un dono speciale: le nuove edizioni di due tra le più rinomate opere di Franco Cuomo. Si tratta del romanzo bestseller “Gunther d’Amalfi”, giunto finalista al Premio Strega ed in cui è narrata la storia di un cavaliere templare; e del saggio “I Dieci”, con cui è stato tolto il velo sugli scienziati italiani che sottoscrissero nel 1938 il Manifesto della Razza dando l’avvio alle persecuzioni fasciste contro gli ebrei. Moderatore dell’evento è stato il giornalista Giampiero Marrazzo.
Tra i premiati si ricorda, per la sezione letteratura, il Rettore dell’Università Roma Tre Luca Pietromarchi. Nella motivazione si legge che: “E’ uno dei più autorevoli francesisti italiani e si è affermato nella più alta considerazione del mondo culturale accademico italiano ed internazionale per una importante bibliografia ed un significativo complesso di attività istituzionali, didattiche, scientifiche, articolando una vasta gamma di esperienze in Italia ed all’estero. La giuria lo premia per la sua attività di studioso complessa ed ampia; per il suo ultimo lavoro: l’edizione italiana in versi con testo a fronte (traduzione, introduzione e note) delle Favole (Libri I – VI) di La Fontaine, edizione di grande qualità che si pone come un punto di riferimento essenziale sull’opera seicentesca”. Durante il discorso di ringraziamento il Rettore dell’Ateneo romano ha annunciato di aver formalizzato al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti la disponibilità dell’Università Roma Tre, qualora vi fossero le condizioni, di progettare un Politecnico del Mare ad Ostia. Si tratterebbe di un’importante opera di riqualificazione del territorio che consentirebbe il trasferimento sul litorale romano delle competenze universitarie di eccellenza in ambito marino.
Tale iniziativa ha ricevuto, nel corso di un intervento alla premiazione, il plauso della Presidente Commissione Cultura al Parlamento Europeo Silvia Costa (in foto con il Rettore Luca Pietromarchi). Ella ha sottolineato la ricchezza e profondità dell’ Umanesimo di cui il Premio intende riconoscere l’alta valenza nelle sue differenti forme espressive; in questa linea ha anche ricordato che il 2018 sarà l’anno dedicato alla valorizzazione e tutela del patrimonio culturale. Per la sezione giornalismo e saggistica si evidenzia tra i premiati un’affermata giornalista televisiva: Adriana Pannitteri. Nella sua motivazione si legge: “Per aver raccontato storie da grande giornalista e scrittrice con la sensibilità e la distanza necessarie ad analizzare i fatti in profondità al di là del clamore del momento nel loro sentimento autentico, storico, sociale, umano”. Durante la presentazione è stata sottolineata la profonda umanità e l’ impegno civile della professionista con particolare riguardo al contrasto alla violenza di genere anche attraverso il suo ultimo romanzo sul tema intitolato: “Cronaca di un delitto annunciato”.
Tra i vincitori del Premio Speciale si ricorda il Prof. Francisco de Almeida Dias con la motivazione di aver saputo “raccontare il Portogallo agli italiani attraverso la sua storia, artisti, scrittori, filosofi e fatto conoscere l’Italia ai portoghesi. Promuovere il dialogo fra i popoli è la mission alla quale si dedica con grandissima passione. Docente all’Università della Tuscia, per cinque anni anche all’Università Roma Tre, è soprattutto membro culturale dell’Istituto Portoghese di S. Antonio a Roma, istituzione nata dall’antico ospizio che dal ‘400, insieme alla celebre ed omonima chiesa, è l’essenziale riferimento per i pellegrini che arrivano nella Città Eterna e che è oggi senza dubbio tra i più vivaci cenacoli culturali della Capitale” e di cui il Prof. Francisco de Almeida Dias è anima. Il riconoscimento è avvenuto alla presenza di S.E. l’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede Dott. Antonio Almeida Lima, del Ministro Consigliere dell’Ambasciata del Portogallo presso lo Stato italiano Dott.ssa Florbela Paraiba, del Ministro Consigliere dell’Ambasciata del Portogallo presso la Santa Sede Dott.ssa Maria Manuel Durao, dell’Addetto Culturale del Portogallo presso la Santa Sede e Rettore dell’ Istituto Portoghese Rev. Mons. Agostinho da Costa Borges, del Ministro Consigliere e Console generale del Guatemala presso la Santa Sede Dott.ssa Adelina Viteri Fraser. Gli altri autorevoli e qualificati vincitori del Premio sono stati: per la sezione letteratura il magistrato, scrittore raffinato e drammaturgo Giancarlo De Cataldo, il quale ha saputo descrivere con rara sensibilità l’animo umano e gli aspetti in ombra della realtà rendendo il racconto della vita un’opera di pregio. Per la sezione teatro è stato premiato il Direttore dello Stabile di Roma Antonio Calbi, per la sua eccelsa attività di operatore culturale arricchendo la programmazione dell’Argentina a Roma un caleidoscopio di spettacoli selezionati e di fama accanto alla realizzazione di una serie di progetti tesi a sollecitare l’ attenzione collettiva.
Il secondo premiato di questa sezione è particolare in quanto si tratta dello spettacolo teatrale “Mediterri-Amo”: immagini, parole e musiche del nostro mare”. Con esso è stato ripercorso un viaggio immaginario sulle sponde del Mediterraneo raccogliendo le tante voci che provengono da esso. Tale iniziativa si è inserita in un progetto internazionale più ampio teso a combattere alcune delle piaghe più sanguinose: guerre, terrorismo, intolleranza, mancanza di dialogo. Il riconoscimento è assegnato idealmente a tutti coloro che vi hanno contribuito. Per la sezione arte il Premio è stato assegnato ad Oliviero Rainaldi, il quale può essere annoverato tra gli esponenti di maggior rilievo dell’arte contemporanea; ed a Marco Tirelli, il quale si pone come uno degli artisti di maggior pregio italiani. Per la sezione giornalismo e saggistica è stato premiato anche lo storico e professore ordinario all’Università Cattolica del Sacro Cuore Agostino Giovagnoli per la sua capacità di sintesi, completezza e puntualità nel descrivere la storia della Repubblica Italiana in particolare nel suo ultimo libro intitolato: “La Repubblica degli italiani”. Un altro Premio Speciale è stato assegnato al missionario Padre Giulio Albanese per l’alta testimonianza di valori evangelici vissuti con i più poveri accanto sia all’insegnamento accademico presso la Pontificia Università Gregoriana, sia all’attività di giornalista attento ai bisogni degli ultimi su numerose testate di primissimo livello.
Il terzo vincitore del Premio Speciale è stato il Generale Angiolo Pellegrini, Comandante della sezione Antimafia di Palermo dal 1981 al 1985, per l’esempio di vita vissuta sull’ideale di giustizia accanto all’eroe moderno Giovanni Falcone e proseguito con coerenza e forza anche successivamente alla tragica scomparsa del magistrato, vittima della mafia. Al diplomatico algerino Idriss Jazairy è stato assegnato un Premio Speciale Internazionale promosso dall’European Center for Peace and Development per la sua arte nello svolgimento del compito di Special Rapporteur of the Human Rights Council, organismo intergovernativo delle Nazioni Unite. In tale attività il diplomatico algerino Idriss Jazairy ha svolto in maniera eccelsa l’analisi degli effetti devastanti sui diritti umani delle sanzioni e delle azioni di forza da parte di alcuni Stati più forte rispetto ad altri in situazione di debolezza politica ed economica.
Il Premio Speciale alla carriera è stato assegnato allo scultore Krzysztof Bednarski, il quale rappresenta un elemento di spicco tra gli artisti polacchi. Le sue opere sono state esposte in numerosissime collezioni pubbliche e private; inoltre collabora, tra le varie istituzioni, con l’Accademia delle Belle Arti di Roma.