Palazzo Martinengo racconta attraverso le opere degli artisti italiani più rappresentativi di quel periodo un capitolo fondamentale della storia dell’arte del XIX secolo
Brescia. Amore e Psiche di Antonio Canova, Maria Stuarda sale al patibolo di Francesco Hayez, il Ritratto della Principessa Radzwill di Giovanni Boldini e la Veduta della piazza dell’ippodromo di Costantinopoli di Ippolito Caffi sono solo alcuni dei cento capolavori esposti alla mostra “Da Hayez a Boldini. Anime e volti della pittura italiana dell’Ottocento”.
Siamo a Brescia, a Palazzo Martinengo, lo stesso che negli ultimi anni ha ospitato, grazie all’iniziativa dell’Associazione Amici di Palazzo Martinengo e all’appoggio di Pier Luigi Mottinelli, Presidente della Provincia di Brescia, altre interessanti rassegne d’arte che hanno incontrato il favore del pubblico.
Dopo “Il Cibo nell’Arte dal Seicento a Warhol” organizzata nel 2015 e “Lo Splendore di Venezia. Canaletto, Bellotto, Guardi e i vedutisti dell’Ottocento” presentata lo scorso anno, questa volta viene messo in mostra nella stessa prestigiosa cornice l’Ottocento italiano con un’attenzione particolare a quelli che furono i movimenti artistici più importanti e rivoluzionari di quegli anni: dal Neoclassicismo di Canova e Appiani, alle anticipazioni del moderno nel tratto veloce e scattante di Boldini, passando per la Scapigliatura e l’impressionismo dei Macchiaioli e del Divisionismo.
La mostra, a cura di Davide Dotti, intende evidenziare, tra le altre cose, il ruolo importante che queste varie sperimentazioni nostrane, tra tendenze e correnti artistiche vere e proprie, ebbero all’interno del già variegato contesto europeo di quel periodo e raccontare al contempo uno spaccato di storia e di arte caratterizzato da una straordinaria vivacità che, come in una linea invisibile, attraversa l’Italia (in particolare centro e settentrione) per approdare poi oltralpe con Zandomeneghi, De Nittis e Boldini nella Parigi della Bella Époque.
Tra gli altri artisti presenti nelle belle sale del palazzo bresciano con le loro opere (la maggior parte proveniente da collezioni private) appare doveroso citare anche Giovanni Carnovali detto il Piccio e Tranquillo Cremona, Giovanni Fattori, Silvestro Lega e Telemaco Signorini, Guglielmo Ciardi, Vincenzo Irolli, Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo e Plinio Nomellini.
Un viaggio affascinate dunque tra le anime e i volti di quella che fu per l’Italia una ricchissima stagione artistica e che la città di Brescia ha coraggiosamente voluto celebrare riunendo in un’unica occasione tutte le sue molteplici sfaccettature.
Da Hayez a Boldini. Anime e volti della pittura italiana dell’Ottocento
21 gennaio - 11 giugno 2017 - Brescia, Palazzo Martinengo
Orari: da mercoledì a venerdì, dalle 9.00 alle 17.30; sabato, domenica e festivi, dalle 10.00 alle 20.00, lunedì e martedì chiuso
Biglietti: intero 10,00 €; ridotto 8,00 €; ridotto gruppi 8€; scuole 5,00 € - Sito internet: www.mostra800.it
- Antonio Canova, Amore e Psiche, marmo, 158 x 68 x 55 cm. Possagno, Gipsoteca Antonio Canova
- Andrea Appiani, Venere allaccia il cinto a Giunone, olio su tela, 102 x 147 cm. Collezione privata
- Francesco Hayez, Maria Stuarda sale al patibolo, olio su tela, 210 x 293 cm. Milano, Banca Cesare Ponti
- Francesco Hayez, Addolorata, olio su tela, 180 x 117 cm. Riva di Trento, Museo Alto Garda
- Federico Zandomeneghi, Serata di gala, olio su tela, 67 x 51 cm. Collezione privata
- Giovanni Boldini, Ritratto della principessa Radzwill, olio su tela, 82x91 cm, Collezione privata
- Federico Faruffini, Toilette antica, olio su tela, 40 x 51 cm. Collezione privata
- Giovanni Fattori, Le ordinanze, olio su tela, 28 x 59 cm. Collezione privata
- Pelagio Palagi, Newton scopre la rifrazione della luce, olio su tela, 170 x 220 cm. Brescia, Musei Civici
- Angelo Inganni, Donna che cucina lo spiego, olio su tela, 93 x 72 cm. Collezione privata
- Giovanni Battista Quadrone, Il circo, olio su tela, 45 x 70 cm. Collezione privata
- Vittorio Amedeo Corcos, Pierrot con gattino, olio su tela, 136 x 107 cm. Collezione privata
- Ippolito Caffi, Veduta della piazza dell'ippodromo di Costantinopoli, olio su tela, 51 x 82 cm. Brescia, Musei Civici
- Giovanni Carnovali detto il Piccio, Bambina con bambola, olio su tela, 57 x 46 cm. Collezione privata
- Giovanni Segantini, Alpe di maggio, olio su tela, 60 x 85 cm. Collezione privata
- Giovanni Boldini, Ritratto della baronessa Malvina-Marie Vitta, pastello su seta, 109 x 89 cm
- Telemaco Signorini, Il ghetto di Firenze, olio su tela, 89 x 63 cm. Collezione privata
- Odoardo Borrani, L'analfabeta, olio su tela, 72 x 43 cm. Collezione privata
- Guglielmo Ciardi, Verso Murano, olio su tela, 59 x 97 cm. Collezione privata
- Giuseppe De Nittis, Il pasto degli anatroccoli, olio su tavola, 27 x 54 cm. Collezione privata
- Giuseppe Pellizza da Volpedo, Membra stanche, olio su tela, 127 x 164 cm. Fondazione F.C. per l'Arte