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Una cerimonia sobria, ma ricca di fraterna condivisione di intenti ha caratterizzato il saluto che il Rettore della Pontificia Università Gregoriana, François-Xavier Dumortier S.J, ha tenuto al termine del suo mandato presso lo stesso ateneo romano.

Roma - L’evento si è tenuto in una sala gremita di membri della Curia romana, ambasciatori, rettori di altre Università e collegi della Capitale.

Il suo discorso è stato un rendimento di grazie per i sei anni trascorsi insieme ai presenti, ma soprattutto ai docenti ed agli alunni. Quelli della Gregoriana provengono da tutto il mondo e portano nell’ateneo il viso, la voce, le questioni, le aspettative di tanti Paesi e realtà ecclesiali diversissime tra loro.

Nello stesso tempo sono anche un simbolo dell’universalità della Chiesa che deve guardare oggi il mondo con occhi aperti, senza illusioni o accomodamenti rassicuranti. Dalle parole del rettore è emersa anche una passione, la stessa che porta alle frontiere dell’intelligenza della fede. La Chiesa è posta attualmente di fronte a molte questioni radicali che sono sovente e profondamente di natura intellettuale. Non bisogna mai sottovalutare la forza di un pensiero profondo. Esso è necessario anche per combattere la desertificazione del cuore coltivando una comprensione della fede umile ed aperta. Il rettore, inoltre, ha avuto la gioia di molti eventi importanti, tra di essi vi sono stati i 50 anni dal Concilio Vaticano II, i sinodi dedicati alla famiglia, l’anno della Misericordia.

Infine, ha invitato se stesso ed i presenti a lasciarsi guidare dal Signore per vie nuove e nascoste ben sapendo, come il passeggiare per Roma può insegnare, che il camminare non è sempre facile. Il discorso del rettore ha visto due piacevoli intermezzi musicali da parte di un gruppo canoro della Gregoriana composto da giovani della Russia, Italia, Belgio, Argentina, Spagna, Germania. Loro sono stati accompagnati da un altro gruppo musicale che ha suonato sia brani famosi come quello tratto dal film “Mission” di Ennio Morricone; sia altri della tradizione ecclesiastica come “Tu sei la mia vita”. Nel secondo caso è da sottolineare l’arrangiamento del Maestro Giorgio Monari che ha ricordato la migliore musica d’autore italiana con gli accompagnamenti del piano, chitarra e sax.

Il momento conclusivo è stato il passaggio di testimone con una fraterna stretta di mano fra il rettore uscente e colui che gli subentrerà tra breve, il portoghese Nuno da Silva Gonçalves S.J., decano della Facoltà di Storia e Beni Culturali della Chiesa. Di quest’ultimo François-Xavier Dumortier ha sottolineato  la sua lunga e preziosa conoscenza della Gregoriana e che saprà dedicarsi con pieno impegno nella sua nuova bella missione. Al nuovo rettore la redazione di Mathnews augura che il Signore gli dia il suo Spirito e che benedica il suo servizio.