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E’ l’ultima del Campionato di Serie A. All’Olimpico arriva lo Spezia con un piede in Serie B e con le orecchie attente al risultato di Milan-Verona, con gli scaligeri a pari punti in classifica. I giallorossi provati dalla sconfitta in finale di Europa League cercano di ricompattarsi.

I tifosi non si smentiscono dimostrando un amore puro per la propria squadra aldilà di ogni risultato, sconfitta o delusione. Lo stadio è stracolmo. L’amore per i colori non si placa e nei visi si vedono molte lacrime di commozione mentre da curva a curva rimbalzano le note di “non sarai mai sola”. Mourinho, squalificato, dalla tribuna si gode lo spettacolo dell’affetto che gli tributa il suo pubblico. Il mister portoghese mette in campo una formazione che può definirsi titolare con l’intenzione di conquistare un posto per l’Europa League nella prossima stagione. I ragazzi di mister Semplici invece si giocano il tutto per tutto per restare in Serie A.

La partita inizia con la Roma che mostra un ottimo piglio, ma non basta, perché solo dopo sei minuti lo Spezia passa sorprendentemente in vantaggio con Nikolaou. L’azione è oggetto di una verifica da parte del VAR per un possibile fuori gioco proprio di Nikolaou, ma il goal è buono e l’arbitro Maresca convalida. La Roma reagisce e al 15’ per poco non pareggia con un gran tiro a giro da fuori area di El Shaarawy. La palla scheggia la parte alta della traversa. Dopo una pressione pressochè continua della squadra giallorossa, con un possesso palla superiore al 70%, al 43’ arriva il pareggio con un tiro cross di Zalewski sfiorato, ma non toccato, da Bove che mette fuori tempo Zoet. Dopo un minuto di recupero le squadre guadagnano la via degli spogliatoi. per i giallorossi, un primo tempo quasi surreale, con il peso di una finale persa addosso, ma con il consueto ardore manifestato per la propria squadra da parte dei tifosi che hanno voluto chiudere la stagione con un ennesimo sold out (62.242 paganti), ma che si aspettano tanto dalla prossima.  

Nella seconda frazione della partita i ragazzi di Mourinho spingono sull’acceleratore sin dai primi minuti. Il gioco si velocizza e i cambiamenti di fronte sono continui. I giallorossi cercano forsennatamente il vantaggio. Dybala ed El Shaarawy i più attivi. Da Udine giungono brutte notizie, la Juve è in vantaggio e la Roma al 70’, pareggiando, il prossimo anno giocherebbe la Conference League. Proprio da questo minuto la partita diventa burrascosa. Una serie di avvenimenti, con presa di posizione differente da parte delle due squadre, generano un clima rovente. Le schermaglie diventano continue. Ma all’87’ la partita ha una svolta. Per fallo su Dybala in area, Maresca concede un calcio di rigore per la Roma. La tensione è altissima, si teme un'altra delusione, ma sul dischetto si presenta Dybala che mette il pallone dove Zoet non può arrivare. Il goal genera un'apoteosi collettiva. Nel festeggiare i calciatori della Roma perdono molto tempo, tanto è che Maresca decreta 8 minuti di recupero che poi diventano 12, quasi un tempo supplementare a cui ormai i giallorossi sono abituati. Il triplice fischio è una liberazione per lo stadio sponda giallorossa! La Roma in Europa League, lo Spezia invece va allo spareggio con il Verona per contendersi la permanenza in Serie nella prossima stagione.

Ora si darà spazio alle voci di mercato. Già prima della fine del torneo sono emersi dubbi sulla permanenza di Mourinho e Dybala per la prossima stagione. Non dovrebbero esserci dubbi viste le manifestazioni di affetto di entrambi verso la tifoseria, ma non è mai detta l'ultima parola su questi aspetti delicati. E' certo che Mourinho chiederà di cambiare la situazione. Rinforzi importanti e definizione delle competenze. Mentre per la Joya, vista la qualificazione in Europa League, non dovrebbero esserci problemi sulla sua permanenza in giallorosso anche per il Campionato di Serie A 2023/2024.