Sono trascorsi solo pochi giorni dall’inizio del nuovo anno e non si placano, anzi si rincorrono, notizie della stampa sulle donne.

Donne morte per gravidanza, come gli ultimi recenti fatti accaduti nel giro di pochi giorni nel mese di dicembre dove ne sono decedute 5 all’ultimo mese di gestazione; uccise per mano dei loro uomini, mariti, fidanzati; rapite, stuprate, ridotte in schiavitù o uccise dai loro aguzzini, come sempre più sovente accade in Oriente, dove la donna è ancora considerata non più di un oggetto.

Donne contagiate dall’HIV per aver consumato rapporti sessuali non protetti con uomini infetti e reticenti sulle proprie condizioni di salute, come il caso di Roma dove un uomo di 31 anni avrebbe contagiato, al momento accertate, ben 29 donne; vittime di violenza, picchiate, aggredite derubate, come accaduto a Colonia proprio nella notte del 31 dicembre; o semplicemente svantaggiate nei luoghi di lavoro rispetto ai loro colleghi uomini, come dimostrano le statistiche che evidenziano sempre più che la donna guadagna di gran lunga meno rispetto all’uomo, oltre a rivestire posizioni ed inquadramenti inferiori.

Donne giovani e meno giovani, alcune volte bambine, tutte accumunate dallo stesso destino, in alcuni casi crudele, quello di essere oppresse e sopraffatte dall’uomo, dalla società e da culture ancora troppo maschiliste, nonostante l’era della tecnologia, della scienza, dell’evoluzione, nonostante l’emancipazione e la parità dei sessi, ottenute in Occidente dopo lunghe ed estenuanti battaglie condotte dai movimenti femministi del secolo scorso.

E’ una fortuna o una sventura nascere donna ai giorni nostri? Sembrerebbe ancora non essere proprio una fortuna. Ma perché? La donna è sì… il sesso debole, ma solo fisicamente!!! La donna, o anche gentil sesso, è dotata di grande sensibilità, di forza di volontà, disposta o addirittura predisposta al sacrificio, dotata di grande determinazione, e spesse volte, psicologicamente più forte dell’uomo.

La donna è multitasking, come si dice in gergo informatico, abile ad eseguire contemporaneamente più compiti: lavorare e nello stesso tempo crescere i figli, pensare alle incombenze ed all’organizzazione della casa, alle esigenze di tutta la famiglia.

Nel lavoro è precisa, meticolosa, puntuale, a volte più scaltra e tenace dell’uomo, grazie a quell’acume che le è proprio e la contraddistingue. Poco avvezza al perder tempo, perché tempo da perdere non è ha.

Si dice che accanto ad un grande uomo c’è sempre una grande donna, ma sarebbe più corretto affermare che è la donna, da sempre rilegata ad un ruolo di secondo piano, che fa grande l’uomo, per le sue capacità mediatiche e strategiche non belligeranti, conseguite con la forza mentale e non con quella fisica.

Forse è vero che l’essere umano, seppur dotato di intelligenza, è ancora un animale, perché se così non fosse non ci troveremmo a parlare di casi di violenza e sopraffazioni perpetrati a danno dei più deboli fisicamente, le donne…

Non dimentichiamo che è la donna che dà la vita... e già solo per questo è quella che muove il mondo e l’umanità.