Roma - La Premier si conferma uno dei campionati più in bilico in Europa nonostante tra Leicester e Tottenham rimangano ancora 5 punti di distanza mentre Ligue 1 e Liga ci regalano piccole sorprese nelle battute finali.

Ancora una volta una vittoria che potremmo definire “risicata” quella che il Leicester City di Claudio Ranieri conquista sull’ostico campo del Crystal Palace. Il risultato è di 0-1, il gol partita lo sigla Mahrez nonostante non sia stata esattamente la miglior partita dell’esterno algerino, molto spesso impreciso o eccessivamente egoista.

Per la squadra del tecnico romano si tratta del quarto 1-0 finale nelle ultime cinque gare, segno di una fatica maggiore non solo nel segnare ma anche nell’imporre il proprio gioco visto che il calendario stia obbligando il Leicester ad affrontare una serie di squadre al suo livello o invischiate nella lotta per non retrocedere: contro avversari del genere gli spazi si chiudono e i Foxes non riescono più, almeno non con la regolarità di qualche settimana fa, ad imbastire quei tremendi contropiedi che li hanno portati in cima alla Premier. Il cammino comunque è quasi al suo epilogo: a sette giornate dalla fine Ranieri & co. possono godere ancora di un vantaggio di ben cinque punti sul Tottenham e iniziare a credere seriamente al titolo. Gli Spurs sembrano gli unici in grado di distruggere la favola dei bianco blu e mantengono le distanze invariate continuando però a sbarazzarsi con facilità della maggior parte degli avversari: stavolta tocca al Bournemouth battuto 3-0 a White Hart Lane grazie, soprattutto, all’ennesima doppietta di Harry Kane che porta l’attaccante inglese a quota 21 gol, capocannoniere in solitaria della Premier. Vince anche l’Arsenal, 2-0 sul difficile campo dell’Everton, sebbene per i Gunners le speranze di titolo siano ormai molto flebili visti gli 11 punti di distacco dalla vetta ( con un match da recuperare contro il WBA). Infine il Manchester United si è aggiudicato il derby di Manchester contro i cugini del City grazie ancora una volta al gol di Rushford, forse unica nota lieta della stagione dei Red Devils, mantenendosi così a quota 50 punti al sesto posto a pari merito con il West Ham quinto.

Passiamo in Spagna dove assistiamo a una giornata che, seppure il discorso titolo sembri ormai ampliamente chiuso, regala qualche sorpresa inaspettata. In primis lo stop del Barcellona dopo nove vittorie consecutive a causa del pareggio, 2-2, contro il Villareal e soprattutto dopo essere andato in vantaggio di ben due gol al Madrigal. I catalani, dopo il doppio vantaggio, si lasciano andare un po’ troppo dal punto di vista mentale e il Villareal ne approfitta pienamente. Non ne approfitta comunque l’Atletico Madrid, che anche con una vittoria si sarebbe portato comunque a ben sei punti di distacco, che addirittura incappa in una sconfitta contro lo Sporting Gijon grazie alla rete decisiva di una vecchia conoscenza, magari anche futura, dei tifosi romanisti ovvero Tony Sanabria.

L’unica tra le prime tre a vincere è il Real Madrid che s’impone senza fatica, 4-0, sul Siviglia sbagliando anche un rigore con Cristiano Ronaldo: i Blancos si portano quindi a -1 dall’Atletico, secondo, e possono almeno sperare di superare in classifica i Colchoneros.

In Germania invece rimangono invariati gli equilibri tra le prime grazie alla vittoria per 1-0 sul campo del Colonia: è Levandowski a segnare il gol partita, il 25esimo in Bundesliga di cui è il miglior marcatore davanti ad Aubameyang. L’attaccante del Gabon però non ha potuto partecipare a nessuno dei 3 gol che hanno dato la vittoria al Borussia Dortmund sul campo del Ausburg visto che non è stato convocato. I Gialloneri seguono sempre i bavaresi con cinque punti di distacco a sette giornate dalla fine. Al terzo posto l’Hertha Berlino resiste vincendo ancora una volta, sono 14 le vittorie stagionali, stavolta contro l’Ingolstadt per 2-1. Lo Schalke04 è quarto ma è lontano quattro punti e la squadra della capitale ha un piccolo vantaggio da gestire fino alla fine della stagione.

Infine la Ligue 1 che ormai si è chiusa con la vittoria del Paris Saint Germain regala la più classica delle “sorprese”, ovvero la sconfitta dei neo-campioni ad opera dello stesso Monaco che conduce la classifica delle “squadre normali”: la squadra del Principato è seconda e ora sono 20 i punti di distacco dopo il 2-0 rifilato ai parigini allo Stade Louis II. Una vittoria un po’ beffarda visto come si è sviluppata la “rincorsa” dei monegaschi al primo posto, se di rincorsa si può parlare con certe distanze in fatto di punti, con continui passi falsi che non hanno mai permesso ai biancorossi di Jardim di sfruttare anche il minimo stop del Psg. Le sconfitte in campionato della capolista diventano quindi due in totale ed entrambe sono arrivate nell’ultimo mese ( la prima è datata 28 febbraio ed è arrivata contro il Lione). Intanto il Nizza continua ad occupare il terzo gradino del podio ma è seguito da vicino dal Lione, un solo punto tra le due, e dal Rennes a -2.