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Lucas Biglia, realizzando un discusso calcio di rigore, permette alla Lazio di riprendere un Torino passato avanti con Belotti

TORINO - Aspettando lo Sparta Praga, la Lazio buca l'ennesima possibilità di provare a dare un senso alla sua Serie A. Sul comunque difficile campo del Torino, la banda di Stefano Pioli porta a casa un discusso pareggio per 1-1, osservando cupa agli altri risultati della Serie A.

Il Milan, qualche ora più tardi, perderà infatti lo scontro diretto col Sassuolo, scendendo così a nove lunghezze dai biancocelesti ed inasprendo i rimorsi per gli ultimi risultati: vincendo col Sassuolo e contro i Granata, i ragazzi di Pioli forse avrebbero potuto dire ancora la loro per la qualificazione alla prossima Europa League.

Il Toro, dalla sua, al campionato ha da chiedere ancor meno della Lazio stessa: i 32 punti conquistati alla vigilia del match (cinque in meno dei biancocelesti) coprono più o meno egualmente la distanza sia dalle coppe europee che dalla zona retrocessione, piazzando il club di Ventura nel più classico limbo di metà classifica. Tutto quel che alimenta le residue ambizioni granata, così, è un grande spirito di rivalsa, tale da infiammare l'Olimpico e da stordire completamente il primo tempo di una Lazio messa in campo così così: su un tiro respinto da Marchetti, dopo appena dodici minuti, il Gallo Belotti è lesto a mettere in rete l'1-0, e già al ventesimo un'entrata scomposta di Cataldi regala a Ciro Immobile il rigore che potrebbe significare il 2-0; il bomber di ritorno da Sevilla, però, sparacchia alto sopra la traversa.

La Lazio fatica mostruosamente ad avvicinarsi alla porta di Padelli, così Pioli cambia già nel finire di primo tempo due pedine: Cataldi e Lulic abbandonano a vantaggio di Braafheid e Milinkovic, materializzando l'intento del tecnico di regalare più brio ad una formazione troppo leggera a centrocampo e troppo statica sulle fasce.

La ripresa della Lazio, giocoforza, è così tutt'altra storia: proprio Milinkovic costringe Padelli ad un bell'intervento con i pugni al 22', ed appena un minuto dopo Marco Parolo colpisce il palo con una splendida conclusione in spaccata. Poco più tardi Padelli, ancora, deve salvare su una bella punizione di Biglia.

Il grande pressing biancoceleste risulta così il preludio al pareggio: Balde Keita, subentrato da pochi minuti, costringe Molinaro ad un intervento scomposto che per l'arbitro porta al calcio di rigore: tra le proteste granata, Capitan Biglia realizza con grande freddezza.

Ci sarebbero una decina di minuti per provare anche ad ottenere il bottino pieno, ma mentre la Lazio si ferma, Immobile manca ancora il pallone vincente, calciando addosso ad un Marchetti ormai a terra. E' il segnale più o meno chiaro che, da questo match, nessuno uscirà con il sorriso.

La Lazio, col punto guadagnato, sale in classifica a 38, prima tra quelle che difficilmente potranno chiedere qualcosa a questo finale di stagione. Giovedì, a Praga, servirà però una prestazione di tutt'altro livello per impreziosire almeno la bella campagna d'Europa.