Non saremo al vero e proprio “giro di boa” ma con l’inizio del nuovo anno possiamo tirare le somme dei maggiori campionati europei. Diamo un’occhiata partendo dall’Inghilterra.

Premier League – In Inghilterra abbiamo il campionato con le maggiori sorprese, in positivo ed in negativo. Il Leicester City di Claudio Ranieri, incredibile ma vero, guida la classifica con 38 punti in diciassette giornate.

I “Foxies”, partiti alla grande, non si sono fermati neanche quando hanno cominciato ad incontrare le “big” del calcio d’oltremanica: per adesso hanno racimolato una sola sconfitta (contro l’Arsenal) e ben 11 vittorie; squadra solida con un attaccante in grande spolvero (Vardy) e uno spirito di gruppo da far impallidire chiunque. Le ultime due sfide del girone d’andata contro Liverpool e Manchester City potranno confermare, o smentire, eventuali speranze di “titolo”. Subito dietro l’Arsenal tornato finalmente a coltivare sogni di gloria dopo anni di alti e bassi proprio dopo una sessione di mercato estiva passata solamente ad osservare le altre: la vittoria contro il Manchester City nell’ultima giornata ha legittimato la presenza nei piani alti dei ragazzi di Wenger, ora devono continuare su questi ritmi e sperare che il Leicester freni. Terza piazza per il City di Pellegrini: inizio solido che faceva presagire ad una possibile fuga in vetta ma nell’ultimo mese i “Citizens” hanno perso smalto, gioco e soprattutto molti punti. Segue un terzetto composto da United, Tottenham e Crystal Palace: la stagione dei “Red Devils” continua ad essere martoriata da prestazioni anonime alternate ad accenni di buon gioco ma a quanto pare non sono bastati tutti i milioni spesi sul mercato per avere un gruppo solido e vincente; bene gli “Spurs” di Pochettino che hanno ingranato la marcia in ritardo ma cominciano a stabilizzarsi; altra sorpresa invece il Crystal Palace di Alan Pardew che ha racimolato ben 13 punti nelle ultime 4 gare ma dà l’idea di soffrire molto le sfide con le compagini più blasonate. Meritano una menzione a parte Liverpool (nono a 24 punti) e il Chelsea (quindicesimo a 18 punti): i Reds sembrano aver giovato del cambio in panchina, da Rodgers a Klopp, ma tendono ancora a sbagliare l’approccio nelle gare più “semplici”, la cura del “mago di Mainz” ha bisogno di tempo per dare qualche frutto; i Blues invece continuano a sostenere una stagione “horribilis” che ha portato infine all’esonero di Jose Mourinho, adesso tocca a Hiddink, nel ruolo di traghettatore, portare la squadra fuori dalla zona calda e magari racimolare qualche soddisfazione in Champions League. Infine Swansea, Sunderland e Aston Villa le tre squadre “virtualmente” retrocesse.

La Liga ­­­­­­­­– Passiamo in Spagna dove il Barcellona si conferma di essere la squadra da battere. I ragazzi di Luis Enrique hanno ben presto la vetta ma non sono ancora riusciti a scappare. Furioso il ritorno dell’Atletico Madrid di Simeone nell’ultimo mese, tale da raggiungere i catalani in vetta a 35 punti. Deludente, per adesso, la stagione del Real Madrid che comunque rimane solamente due lunghe­­zze dietro le prime due: la squadra di Benitez, che arriva da un rocambolesco 10-2 sul Rayo, pur potendo contare sulla spaventosa forza dei propri singoli non sembra essere al livello di Atletico e Barcellona per quanto riguarda il gioco di squadra e la costanza nei risultati. Sorprendente il Celta Vigo in quarta posizione a soli quattro punti dal primo posto e seguito dall’altra sorpresa Villareal, quinto ad un solo punto di distanza. Male il Siviglia che, pur riprendendosi negli ultimi due mesi e riuscendo ad uscire dalle zone basse della classifica, si ritrova ottavo ben lontano dai posti che danno un accesso alle competizioni europee. Rayo Vallecano, Las Palmas e Levante le tre squadre che occupano la zona retrocessione.

Ligue 1 – Campionato che ha ben poco da dire quello francese che rischia seriamente di fare la fine di uno di quei tanti campionati gloriosi ma “minori” in cui un club è nettamente staccato dagli altri. Il Paris Saint Germain, dopo 19 gare, non ha ancora perso: la squadra di Blanc è prima a 51 punti, 16 vittorie e 3 pareggi, con un vantaggio di ben 19 punti dalla seconda in classifica. Dietro i parigini si rincorrono, superano e ostacolano parecchie compagini: ad oggi il Monaco, dopo un inizio complicato, ha conquistato la seconda piazza; terzo e quarto posto per le sorprese Angers e Caen che per i primi due mesi di campionato sono state le uniche a tenere il passo del Psg. Segue il Nizza, trascinato dalle giocate di un ritrovato Ben Arfa, appaiato in quinta posizione con il Saint Etienne. Malissimo Lione e Marsiglia: l’Olympique, partito in sordina, era riuscito a risalire la china negli ultimi tempi per poi cadere di nuovo rovinosamente con una serie di risultati negativi. Il Marsiglia invece non sembra aver trovato molte forze con l’allontanamento di Bielsa e si ritrova a condurre un campionato da metà classifica. Guingamp, Tolosa e Troyes le ultime tre della classe.

Bundesliga – Discorso molto simile alla massima serie francese anche per la Bundes dove il Byern Monaco non sembra avere rivali: la squadra di Guardiola, che da giugno sarà affidata a Carlo Ancelotti, è prima con 46 punti e 8 di vantaggio sulla seconda. Il Dortmund occupa il secondo gradino: i giallo neri hanno avuto un ottimo inizio ed una fase centrale di questa prima parte di campionato condita da troppe frenate. Il risultato è un campionato praticamente chiuso ma che non presenta gli stessi, preoccupanti, numeri della Francia. Terzo posto per l’Hertha Berlino, sorprendente la stagione della squadra della capitale fino a questo punto dopo essersi salvata in extremis lo scorso anno. In ripresa Monchengladbach, Schalke04 e Leverkusen che hanno però completamente sbagliato l’inizio di stagione andando a perdere troppo terreno dalle prime: ora si ritrovano rispettivamente quarta, quinta e sesta ed in una lotta serrata per l’ultimo posto valevole la qualificazione alla prossima Champions League. Werder brema, Hannover e Hoffenheim sono le ultime tre in classifica.