Analisi della Settima Giornata del Campionato Italiano di Serie A

POSIZIONI DI VERTICE AC Fiorentina: 18 Pts FC Internazionale: 16 Pts SS Lazio: 15 Pts AS Roma: 14 Pts

Nella Settima Giornata della Serie A la vetta passa, stavolta non più a titolo di comproprietà ma addirittura in modo esclusivo, nelle mani della Fiorentina. Il club viola, nel posticipo domenicale, continua a sognare ad occhi aperti e regola con un secco 3-0 l'ostica Atalanta, salendo solitaria a 18 punti in classifica.

La gara passa subito in discesa per gli uomini di Paulo Sousa, con rigore e conseguente espulsione comminati per fallo di Paletta dopo appena cinque minuti: Josip Ilicic realizza con freddezza e spiana la strada al trionfo della Fiorentina, un trionfo del tutto legittimato dal raddoppio di Borja Valero e dal tris di Verdù, su splendido assist senza guardare di Nikola Kalinic.

L'Inter (16), dopo il tracollo proprio contro la Fiorentina, non trova la vittoria nemmeno contro la Sampdoria. A Marassi, in un match largamente a rischio di rinvio per maltempo, al vantaggio di Muriel fa eco il pari nel finale di Perisic; clamoroso, nel corso del primo tempo, il gol sbagliato a porta vuota dal doriano Correa, gol che avrebbe potuto chiudere la pratica nerazzurra realizzando il 2-0 per i padroni di casa. I punti di distacco tra l'Inter di Roberto Mancini e la vetta diventano così due, vista la galoppata apparentemente senza sosta dei rivali della Viola, mentre per i nerazzurri il match di Marassi diventa il secondo appuntamento consecutivo mancato con la vittoria.

Terza, nonostante tutte le (giustificate) critiche di questo avvio di Stagione, la Lazio di Stefano Pioli (15). Il club romano supera il Frosinone, in un inedito derby regionale, soffrendo più del dovuto il ritorno dei ciociari dopo aver dominato ma non sbloccato il primo tempo: Berisha, subentrato a Marchetti, deve infatti impegnarsi più volte per evitare il gol del vantaggio degli uomini di Stellone, fino a quando sono Keita e Djordjevic a piegare, nel finale, le strenue resistenze dei ciociari.

Continua, immediatamente sotto ai biancocelesti, la corsa dell'altra squadra della Capitale, la Roma. Con 14 punti e reduce da due vittorie consecutive in Serie A, il club di Rudi Garcia allontana le critiche dopo la sconfitta europea contro il BATE e si sbarazza con facilità del Palermo al Barbera. A segno, nel giro di meno di mezz'ora, Pjanic, Florenzi e Gervinho, con Gilardino e Gonzalez a cercare di rianimare i padroni di casa prima del 2-4 definitivo ancora ad opera della Freccia Nera ivoriana.

In attesa del ritorno della Juventus e della prossima affermazione definitiva del Napoli, dunque, le prime posizioni della Serie A raccontano una lotta al vertice tutt'altro che scontata, con la solita Roma e tre outsider che sembrano davvero in grado di dare molto filo da torcere a club ben più quotati per la vittoria finale.

CORSA PER L'EUROPA Torino FC: 13 Pts SSC Napoli: 12 Pts AC Chievo Verona: 12 Pts US Sassuolo: 12 Pts UC Sampdoria: 11 Pts Atalanta BSC: 11 Pts

Il Toro, reduce da risultati clamorosamente positivi, si scioglie come neve al sole nel corso del primo anticipo della Giornata e si ferma a 13 punti. Sul campo tutt'altro che irresistibile del Carpi (ultimo e fresco, oltre che di parecchie goleade subite, anche dell'esonero di Mister Castori), il club granata va sotto per 2-0 in virtù di un'autorete del proprio portiere Padelli e del sigillo di Ryder Matos, riuscendo a riaprire solo parzialmente la partita grazie al rigore di Maxi Lopez. Inutile, nel lungo recupero, il forcing finale della formazione di Giampiero Ventura: il Carpi conquista i suoi primi tre punti, mentre il sogno delle posizioni di vertice del Torino subisce un brusco risveglio.

Subito sotto, continua l'exploit del Napoli (12). Gli Azzurri sbancano con facilità San Siro e vincono una sorta di scontro diretto col Milan per vedere chi è davvero in grado di rilanciarsi nei quartieri nobili della classifica. Decidono il match il gol di Allan, la doppietta di Insigne, sempre più a suo agio come simbolo in campo di Napoli e dello spirito scugnizzo della città campana, ed uno sfortunato autogol del difensore rossonero Rodrigo Ely. Trattandosi ormai del terzo risultato clamorosamente favorevole per i partenopei in questa stagione (Club Bruges e Lazio erano state regolate con dei perentori 5-0), non si può che iniziare a parlare di sogno-Scudetto per la squadra di Maurizio Sarri: il tempo, unito ad una rinnovata continuità di gioco, potrebbe affermare quello che a Napoli, per scaramanzia, non si sussurra nemmeno a bassa voce.

Sempre a 12, come i partenopei, le sorprese Chievo e Sassuolo, con la Settima Giornata che però ridimensiona le due realtà provinciali: il Chievo pareggia il derby contro il pericolante Hellas (1-1, con gol di Pisano, in fuorigioco, e pareggio di Castro), mentre il Sassuolo addirittura si arrende, nel lunch-match domenicale, sul campo dell'Empoli ad un gol in chiusura di Big Mac Maccarone.

Un punto più sotto, a quota 11, la Sampdoria raggiunge l'Atalanta. Come già detto nell'analisi delle prime della classe, il club del Presidente Ferrero rischia di vincere contro l'Inter, facendosi riprendere proprio verso la fine del match (Ferrero stesso parlerà di "rapina a mano armata" ad opera dei nerazzurri), mentre i bergamaschi di Edy Reja crollano contro una Fiorentina oggettivamente di ben altro livello. La Serie A però resta lunga e, anche grazie a questi primi, buoni risultati, entrambi i club potranno sicuramente dire la loro per ottenere traguardi di tutto rispetto fino a fine Stagione.

META' CLASSIFICA AC Milan: 9 Pts Juventus FC: 8 Pts Città di Palermo: 7 Pts Udinese Calcio: 7 Pts Genoa CFC: 7 Pts

La parte sinistra della classifica racconta ancora, incredibilmente, delle precarie condizioni di Milan e Juventus. Il Diavolo pare star peggio di tutte le grandi decadute della nostra Serie A: crolla in casa contro il Napoli per 0-4, diventando l'ennesima vittima di una macchina da gol che, quando in forma, sembra davvero non conoscere ostacoli. Con Mihajilovic sulla graticola e parecchi malumori interni, il club di Via Turati avrà più di qualcosa da analizzare durante la sosta per le Nazionali, guardando la lontana vetta della Serie A dalla poco rassicurante quota di soli nove punti.

Ad otto, addirittura, la Juventus campione d'Italia. Se per i rossoneri, però, si parla di passo indietro, Madama compie almeno un rassicurante passo in avanti: dopo la bella vittoria di Champions League contro il Siviglia, infatti, i bianconeri battono anche il Bologna, sempre allo Stadium, con un netto 3-1. Sotto per il gol del solito Mounier, sono Morata, Dybala e Khedira a realizzare le tre marcature che ribaltano la partita come una pizza e scacciano le nuvole più nere lontano dalla Torino zebrata. L'anno di rifondazione non sarà il più auspicabile per i tifosi che vogliono tutto e subito ma, se dovessero iniziare a girare come si deve gli automatismi richiesti da Max Allegri, il livello qualitativo della rosa bianconera potrebbe aprire le porte a scenari decisamente insperati soltanto una settimana fa.

Sette, invece, i punti di un Palermo sempre più in crisi, raggiunto anche da Udinese e Genoa. Con gli isolani battuti dalla Roma in casa (unica nota lieta il ritorno al gol di Gilardino, non sufficiente ad evitare l'uscita infuriata dal Barbera del Presidente Zamparini), lo scontro diretto tra le altre due regala un 1-1 che accontenta tutti piazzando un punto per parte. Il vantaggio dei padroni di casa arriva grazie ad un tocco sporco di Antonio Di Natale, mentre il pareggio del Genoa è il primo gol della stagione (su calcio di rigore ) di Diego Perotti, stella rossoblù fresca di ricco rinnovo contrattuale. I punti delle tre provinciali "regular" della Serie A non sono pochi ma, vista la velocità che sta prendendo il gruppo di coda, potrebbero non bastare a dormire sonni tranquilli in vista della seconda metà di campionato.

RELEGATION-BATTLE Empoli FC: 7 Pts Carpi FC: 5 Pts Hellas Verona: 4 Pts Frosinone Calcio: 4 Pts Bologna FC: 3 Pts

La zona retrocessione, dopo il primo trionfo del Carpi ed il successo dell'Empoli, riprende quote più adatte ad un massimo campionato nazionale e mette fortemente in dubbio i suoi esiti finali. L'avvicendamento sulla panchina degli emiliani biancorossi (5), infatti, sembra dare i risultati sperati col 2-1 rifilato al lanciassimo Torino; i toscani di Marco Giampaolo, nel match delle 12.30 della Domenica, superano invece all'ultimo respiro l'altra sorpresa d'avvio di Stagione, il Sassuolo, e toccano la rassicurante quota di 7 punti.

Poco peggio va all'Hellas Verona, che pure pareggia il derby della Scala nell'anticipo del Sabato e porta a casa un punto prezioso: dopo il gol di Pisano, infatti, il Chievo acciuffa il pari solo grazie a Lucas Castro, negli ultimi minuti della partita. Quattro pareggi e tre sconfitte stagionali, dunque, per gli uomini di Mandorlini, che sono ora ufficialmente l'unica squadra a non aver ancora trovato la vittoria in questa Serie A.

Altrettanto sfortunato, nel match domenicale delle 18.00 contro la Lazio, il Frosinone (4) di Roberto Stellone: sono infatti un paio di parate miracolose del secondo portiere biancoceleste Berisha l'unica cosa che si frappone i ciociari ed il vantaggio, mentre il gol del subentrato Keita spacca la partita come una noce ad appena dieci minuti dalla fine. Chiude, in pieno recupero, il sigillo in contropiede di Djordjevic, vanificando una prestazione del Frosinone davvero di grande carattere, col portiere Leali sugli scudi ed un centrocampo di gamba e tecnica, formato di Chibsah e Gucher, davvero notevole.

Ultima in classifica la delusione più grande di questo avvio di Stagione, il Bologna di Delio Rossi. Ancora battuto, anche se stavolta sul difficilissimo campo della Juventus Campione d'Italia, il club emiliano si illude ancora grazie al solito Anthony Mounier, prima di farsi recuperare e superare dalle stelle bianconere. I dubbi sulla conduzione tecnica dell'allenatore romagnolo, già parsa tutt'altro che sicura nel finale della scorsa Serie B, aumentano esponenzialmente, insieme al concreto pericolo di una retrocessione senza nemmeno un po' di dignità.