Analisi della Trentesima Giornata del Campionato Italiano di Serie A

PRIMA POSIZIONE: Juventus FC: 70 Pts

Col discorso-Scudetto già chiuso e la testa tutta all'impegno di Martedì contro il Monaco, nei Quarti di Champions League, la Juventus scende in campo nell'anticipo di Parma con una formazione decisamente rimaneggiata. Il risultato finale di un testa-coda tutt'altro che di facile lettura vede i ducali riuscire nell'incredibile impresa di battere Madama: decide la partita, infatti, un gol di Josè Mauri, stellina mai spenta di un Parma intenzionato a chiudere la propria esperienza in Serie A con assoluta dignità.

Con la Lazio, seconda e prossima avversaria dei torinesi, a dodici punti, la Juve osserva gli altri risultati ancora con ampia tranquillità: troppe poche, infatti, le otto giornate restanti per pensare ad un imponderabile stravolgimento di destini in testa al Campionato.

CORSA PER LA CHAMPIONS LEAGUE SS Lazio: 58 Pts AS Roma: 57 Pts  SSC Napoli: 50 Pts

La corsa per la Champions League, ormai interesse principale di un campionato da tempo deciso per la posizione di vertice, vede nella Trentesima Giornata il clamoroso sorpasso della Lazio ai danni della Roma. Parlare di sorpresa non si può, vista l'ormai lunga empasse della Lupa e la condizione spumeggiante della formazione di Pioli; resta, però, da sottolineare più volte un'impresa che pareva impensabile anche solo a metà stagione, quando i giallorossi si contendevano il primato in Serie A contro la Juventus e la Lazio faticava a trovare una chiusura convincente del proprio cerchio. Il 4-0 rifilato da Mauri e compagni, invece, ad un pur discreto Empoli, porta i biancocelesti a 58 punti, uno sopra la Roma, ed apre scenari inaspettati per il Finale di Stagione. I sigilli al risultato dell'Olimpico, nel pomeriggio che eleva la Lazio a miglior attacco della Serie A, sono proprio di Mauri, Klose, Candreva e dello straripante Felipe Anderson. 

La squadra di Garcia, dal canto suo, frena a Torino dopo aver vinto i due impegni precedenti. Contro un Toro molto compatto e mostrando un gioco tutt'altro che criticabile, la Roma non riesce ad andare oltre l'1-1 solo per assenza di un vero bomber al centro dell'aria di rigore avversaria. Il rigore di Florenzi ed il pari di Maxi Lopez, entrambi nella ripresa, permettono il sorpasso della Lazio ai danni dei giallorossi, pur lasciando intendere che, da qui alla fine della stagione, i giochi per la qualificazione diretta alla prossima Champions League sono tutt'altro che chiusi.

Segue la scia delle romane, con appena qualche speranza di tornare in ballo per l'Europa che conta, il Napoli di Rafa Benitez; dopo la cocente eliminazione in Tim Cup, subita al San Paolo proprio dalla Lazio, la squadra azzurra torna a ruggire in campionato e rifila tre gol alla Fiorentina, in uno scontro diretto che metteva in gioco l'investitura ad ultima squadra in lizza per la Champions, alle spalle delle due capitoline. Con i gol di Mertens, Hamsik ed Higuain, il Napoli raggiunge quota 50 punti e scavalca in un colpo solo la Viola e la Samp, regalandosi (fatiche di Europa League a parte), un Finale di Stagione ancora in corsa per non dover considerare l'annata del tutto fallimentare.

CORSA PER L'EUROPA LEAGUE AC Fiorentina: 49 Pts UC Sampdoria: 49 Pts Torino FC: 43 Pts AC Milan: 42 Pts Internazionale FC: 41 Pts Genoa CFC: 41 Pts (una partita da recuperare)

La frenata di Sampdoria e Fiorentina lascia, in ottica Europa League, se non altro un briciolo di speranza per quelle che inseguono, con l'intento di incendiare il Finale di Stagione.
La Samp di Ferrero (49), per prima, rischia grosso contro il Milan (42): passata in vantaggio con un gol di Soriano propiziato da un assist splendido di Eto'o, la squadra di Mihajilovic si deve difendere dopo il pari di De Jong, ringraziando la sorte quando una gran conclusione di Suso colpisce il palo alla destra di Viviano. Il pari di San Siro non soddisfa i tifosi del Milan, distanti sette punti da un piazzamento europeo, nonostante una mini-serie di partite (e di gioco) tutt'altro che negative.

L'altra grande delusa di questo piccolo raggruppamento, nella Trentesima Giornata, è la Fiorentina di Montella: battuta senza se e senza ma a Napoli, contro una squadra azzurra finalmente all'altezza delle aspettative, la Viola abbandona definitivamente i suoi sogni di Champions League, iniziando a doversi guardare le spalle, mettendo in conto anche le fatiche extra di Europa League, per la qualificazione almeno alla seconda competizione continentale della prossima stagione.

La scia di Samp e Fiorentina viene presa, con un bel pari interno contro la Roma, dal Torino di Ventura: con questo buon risultato, figlio dell'enorme cuore granata, il consorzio di Glik e compagni resta a sei punti dalla Sesta Posizione, cioè troppi per poter dire qualsiasi cosa di incoraggiante, ma decisamente pochi per ritenere il discorso già chiuso.

Diverse, invece, le situazioni di Inter e Genoa, pur appaiate a 41 punti: la squadra di Mancini sistema con un secco 0-3 l'Hellas a Verona, forte dei gol di Icardi, Palacio e di un'autorete di Moras; protagonista, nonostante le voci di mercato sempre più insistenti sul suo conto, il portiere Handanovic, capace di parare un rigore a Luca Toni ed a sbarrare in più occasioni la porta dei nerazzurri. Il Genoa, dal canto suo, vince contro il Cagliari di Zeman per 2-0, con Iago e Niang sugli scudi ad inizio ripresa; nel primo tempo, invece, era stata la fortuna a salvare la squadra di Gasperini, viste i tre legni colpiti dagli isolani. Con una partita contro il Parma da recuperare in settimana, il Grifone potrebbe saltare a 44 punti, portandosi a cinque lunghezze da Samp e Fiorentina ed alla guida del gruppo che insegue le posizioni europee: abbastanza, forse, per dare un senso a questa stagione, indipendentemente da quello che sarà il risultato finale.
 
META' CLASSIFICA Città di Palermo: 38 Pts US Sassuolo: 35 Pts AC Chievo Verona: 35 Pts Udinese Calcio: 34 Pts Empoli FC: 33 Pts
Hellas Verona: 33 Pts

Con le posizioni per l'Europa League che si accorciano leggermente, il gruppo di centro-classifica resta composto solo da squadre che avevano l'obiettivo (ormai ampiamente raggiunto) della salvezza. Andrebbe forse escluso da questo novero il Sassuolo (35), partito con ambizioni nobili visto il livello del mercato estivo, ma, data l'altalena di risultati dei neroverdi, per questa stagione tenere il passo delle prime è rimasta decisamente una chimera. Battuto anche a Bergamo dall'Atalanta, il consorzio di Mister Di Francesco si deve ancora accontentare, così, di un finale di stagione tranquillo e privo di qualsivoglia colpo di scena.

Torna alla vittoria il Palermo (38), sul campo di un'Udinese (34) fantasma di sè stessa da ormai troppo tempo. Battuta anche nel recupero contro il fanalino di coda Parma, la squadra di Stramaccioni crolla in casa per 1-3 contro gli isolani, colpita da un super gol di Lazaar, da Rigoni e da Chochev, riuscendo giusto a trovare la rete dell'onore con l'infinito Totò Di Natale. La contestazione del Friuli, a fine partita, parla più di qualsiasi altro commento.

Detto di un Empoli discreto ma comunque travolto dalla Lazio di Pioli, e fatto un discorso simile per un Hellas Verona decisamente poco concentrato contro l'Inter, resta nel gruppo in questione il Chievo: col gol di un Pellissier mai rassegnato al pensionamento, i clivensi raggiungono quota 35 punti, vanificano la rincorsa-salvezza del Cesena e si mettono in una posizione di tutta tranquillità per questo Finale di Stagione. Nella prossima Serie A Tim, in ogni caso, il Chievo ci sarà ancora.

BAGARRE-SALVEZZA Atalanta BSC: 29 Pts AC Cesena: 22 Pts Cagliari Calcio: 21 Pts Parma FC: 16 Pts (3 punti di penalizzazione ed una partita da recuperare)

In zona retrocessione, il Parma riesce nella doppia impresa di vincere sia il recupero con l'Udinese (decide un tiro-cross di Varela), sia il match del Sabato contro la capolista Juventus (con un gran gol di Mauri). I sedici punti in classifica sono ancora decisamente troppo pochi per far variare anche solo di un millimetro i giudizi dati fino ad ora, e la retrocessione, con annessi i numerosi problemi societari che non accennano a sparire, è praticamente una certezza; non si può, però, non lodare la professionalità di Donadoni e di tutti i giocatori, autori di un paio di affermazioni che con la posizione di fanalino di coda hanno davvero ben poco a che vedere.

Cesena e Cagliari, invece, sottolineano quanto bassa sarà, a fine stagione, la quota salvezza: i romagnoli si fanno battere in casa dal Chievo, sul gong finale, sancendo di fatto l'ultimo saluto alle proprie velleità di rimonta sull'Atalanta; il gruppo di Zeman, in uno dei tre anticipi del Sabato, invece, si fa battere dal Genoa (e da una bella dose di sfortuna) per 2-0 e conferma la propria incapacità, ormai decisamente lungodatata, di portare a casa il bottino pieno.

Sorride, guadagnando punti che risulteranno probabilmente decisivi a fine stagione, l'Atalanta di Edy Reja: vittoriosa per 2-1 su un Sassuolo che non ha ormai molto da chiedere a questa Serie A, la squadra orobica si fa trascinare da Germàn Denis nell'avvicinarsi in modo convinto all'obiettivo stagionale. Col bomber argentino protagonista di una bella doppietta ed il gol dei neroverdi firmato da Berardi, il gruppo di Reja vola a più sette sul Cesena ed a più otto sul Cagliari (nove, in realtà, i punti virtualmente di distacco dai sardi, considerando la classifica avulsa): a sole otto giornate dalla fine, dalle parti di Bergamo sembra ci si possa veramente  iniziare a svegliare dall'incubo.