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Nella 16° giornata del campionato di calcio di Serie A, i giallorossi affrontano i rossoblu del Genoa. Due squadre in un periodo di crisi marcata con voglia di riscatto.

La curva Sud fischia sonoramente i suoi giocatori all’ingresso in campo mostrando un definito spazio vuoto a ridosso del terreno di gioco. Il resto dello stadio applaude come al solito la squadra, attenendosi, probabilmente, al credo giallorosso “LA ROMA NON SI DISCUTE, SI AMA”. Ancora martoriata dagli infortuni, la Roma scende in campo con una formazione anomala, specialmente in avanti dove l’ariete o meglio, il “falso nueve”, è Nicolò Zaniolo.

Per il resto, in difesa torna Juan Jesus per lo schieramento a tre deciso da mister Di Francesco. Kluivert e Under gli esterni. A centrocampo, NZonzi e Cristante, coadiuvati all’occorrenza da Kolarov, già provato in questa posizione nel corso della partita di Champions League contro il Viktoria Plzen. Fa notizia la panchina di Schick. Il Genoa, dopo l’esonero di Juric torna a Roma con Prandelli in panchina che ha alle spalle una storia giallorosso inespressa.

La partita inizia con la paura di perdere nelle gambe per entrambe le squadre. I giallorossi non sentono dalla loro parte i tifosi che restano in completo silenzio per i primi dieci minuti di gioco. I grifoni sembrano più intraprendenti. Al 10’ i giallorossi rischiano lo svantaggio per una pericolosa mischia in area. Al 17’ il Genoa passa incredibilmente in vantaggio. Piatek approfitta di una “papera” di Olsen che non riesce a trattenere il pallone, sulla riga interviene con prontezza il centravanti rossoblu che porta in vantaggio la sua squadra. La curva Sud comincia ad incitare i suoi beniamini consapevoli della grande difficoltà della squadra, ma sembra che i giallorossi abbiano intrapreso un percorso di non ritorno. Il Genoa dà l’impressione di affondare per chiudere la partita e la Roma barcolla visibilmente. Al 31’, come per incanto, da un calcio piazzato, battuto da Florenzi sulla trequarti, Fazio dal centro dell’area mette in rete con un preciso tiro di destro. Lo speaker non enfatizza la realizzazione, vista la contestazione in atto, e si limita a nominare semplicemente il marcatore. Ma la gioia giallorossa dura pochi istanti, a seguito di un calcio d’angolo, al 33’ Huljemark porta di nuovo in vantaggio il Genoa tra lo sconforto del pubblico di fede giallorossa. La fragilità offensiva dei giallorossi è evidente. Ma proprio al 45’ i giallorossi raggiungono il pareggio con Justin Kuivert lanciato magistralmente di tacco da Under. Radu prova a stendersi, ma la palla va nell’angolino dove non può arrivare. Pochi secondi dopo, senza recupero, l’arbitro Di Bello manda tutti negli spogliatoi.

Inizia senza cambi il secondo tempo. Al primo minuto, Under (ancora una volta ndr) si divora un’occasione d’oro per portare in vantaggio la sua squadra. I tifosi restano sconcertati pensando alla facilità di realizzazione che l’azione avrebbe permesso. Al 49’ succede ancora l’incredibile. Olsen è di nuovo vittima di un incidente, la palla calciata da Lazovic, gli scivola tra le mani e finisce lentamente in rete. Fortunatamente per lui e per i tifosi giallorossi, il VAR salva la Roma ed annulla il goal, l’azione risulta viziata da una posizione di fuorigioco. Al 59’ la Roma passa in vantaggio con Cristante che sfrutta un assist al bacio di Kluivert, in giornata di grazia. E’ il 3 a 2 per la Roma! La partita assume toni decisamente rocamboleschi con il risultato continuamente in bilico. Il Genoa reagisce con veemenza allo svantaggio. Riesce ad imbastire azioni veloci e pericolose mettendo in seria difficoltà la retroguardia giallorossa. La Roma si limita a sfruttare le ripartenze avendo a disposizione due “furetti” come Kluivert e Under. I giallorossi resistono alle incursioni degli avversari cercando di mantenere il vantaggio. Mister Prandelli, in pochi minuti, opera tutte e tre le sostituzioni a sua disposizione per dare nuova energia alla sua squadra. Anche mister Di Francesco inserisce forze fresche. In campo Santon e Schick per Under e Kluivert. Brutta reazione del pubblico all’ingresso in campo di Schick che viene salutato da una bordata di fischi. Un’abitudine tutta italiana, solo nei campi dei nostri campionati si assiste a queste spiacevoli situazioni. Il Genoa nei minuti finali spinge sull’acceleratore e all’89’ Pandev, ben piazzato in area, spara alto facendo sfumare alla sua squadra l’occasione per il pareggio. Il Genoa nei cinque minuti di recupero decretati dall’arbitro Lo Bello, tiene i giallorossi inchiodati nella propria area senza dare chance di ripartenze alla Roma che soffre tantissimo. Dopo tanta sofferenza, la Roma porta a termine la partita conquistando con una grandissima fatica i tre punti.

Una Roma malata, così l'ha definita nel post partita mister Di Francesco. Una malattia per niente facile da curare. La squadra sembra disorientata e con i nervi a fior di pelle. Insicura e poco consapevole delle proprie capacità. Molti calciatori sono incredibilmente scesi sotto il loro rendimento abituale condizionati da altri che appaiono completamente abulici. Una partita vinta tra mille difficoltà, per lo più di carattere psicologico. L'attenuante delle assenze è un paleativo. Sabato prossimo contro la Juventus rientreranno i cosiddetti "titolari" che dovranno tirar fuori gli attributi per evitare una disfatta che è più che annunciata.