Nel cuore del caos cittadino raggiungo il Teatro Quirinetta e vengo accolta da Roberta Savona e Carla Fabi, egregio ufficio stampa del Gay Village, sempre sorridenti e disponibili. Ci accomodiamo tutti sulle poltrone di velluto bordeaux del teatro in stile tardo-liberty e respiriamo un'atmosfera carica di entusiasmo.

Al tavolo della conferenza siedono Imma Battaglia, figura indiscussa e cruciale nella storia del movimento omosessuale in Italia e una dei fondatori del Gay Village, Vladimir Luxuria, direttrice artistica del Gay Village, Anna Chiara Marignoli, responsabile della Supervisione Musicale e Paola Dee, regina delle console. Sembrano una commissione di docenti e presentano questa edizione del Gay Village proprio come un College, sarà una scuola dell'inclusione, che auspica ad un Paese Libero e Civile e che si occuperà anche del Gender nelle scuole, per impedire il bullismo omofobo.

Vladimir Luxuria, che si definisce ironicamente la Preside del College, ci introduce alle materie di Studio: L'attrazione è una questione di FISICA, la vostra libertà per noi è MUSICA, il vostro amore farà la STORIA. Sottolinea: “terremo aperte le scuole anche d'estate, scuole aperte in una Roma città aperta”.

L'inaugurazione ci sarà il 1 Giugno, alla presenza della madrina Mara Venier e si festeggeranno le Unioni Civili. La location, anche quest'anno, sarà al Parco del Ninfeo, all'Eur, e si avvalerà dell'architetto Aldo Capalbo, che si era già occupato dei primi tre villaggi di Testaccio. Ci saranno un grande Cubo per la regia e le proiezioni, La Terrazza, chiamata Confraternita, con 1000 mq di superficie, allestita principalmente come area tavoli e i Container (bar&food),  per tutti gli spazi di somministrazione, legati alla cultura del recupero e del riciclo.

L'ingresso sarà sempre a Via delle Tre Fontane, due monoliti alti quattro metri, animati da video proiezioni, sottolineeranno il portale. E poi le enormi piste, console dj, privè e i palchi, tutti collegati  tra loro tramite rampe, scale e un ponte realizzato in Layher, insieme all'area dedicata allo street food con importanti brand, saranno lo sfondo di serate indimenticabili.

Bene, penso, mentre sorrido alla bella signora seduta alla mia destra che altri non è che Maria Laura Annibali, direttrice artistica del gruppo teatrale Di' Gay Project, associazione che accompagna il Gay Village e che è fondato da Imma Battaglia. Il nome dell'associazione riassume l'esigenza di affermare apertamente la propria identità sessuale (Di' Gay) e la volontà che la propria esperienza confluisca in un progetto comune di lotta per i diritti (Project). Il Dì Gay Project porterà in scena, il 2 settembre, “Sinestesia”, spettacolo finale del Laboratorio Teatrale dei giovani I Beerbanti, diretto da Maria Chiara Cucinotta e racconterà la storia di ognuno di noi, comunque e sempre alla ricerca di qualcosa. “Sinestesia” ci parlerà del bisogno di unire sensi e intelletto, gioco e disperazione, in una pièce che lascia nuda la scena come nudi siamo tutti alla nascita e alla morte.

Alla mia sinistra c'è invece Pino Ammendola, attore, doppiatore, regista e autore teatrale che ha lavorato con i più grandi nomi italiani del cinema e del teatro (da Salvo Randone a Gabriele Lavia, da Federico Fellini a Giuseppe Tornatore) e che, l'8 Luglio, farà un reading Lettere a Yves tratto da Lettere a Yves Saint Laurent di Pierre Berges con la regia di Bobo Piana.

“Ci saranno anche degli interventi Jazz di Pasquale Laino”, mi spiega Pino “giusto sottofondo musicale per queste lettere che parlano del grande amore che Bergè provava per Saint Laurent, un amore non edulcorato ma consapevole dei difetti dell'amato e, per questo, ancora più potente.”

 Decisamente sono in buona compagnia e proseguo ascoltando il programma delle Lectio Magistralis, dove si approfondiranno argomenti colti, spinosi o semplicemente attuali. Ad esempio, il 2 Giugno si parlerà con Krzysztof Charamsa di Religione & Omosessualità, il 25 Giugno con Fabio Canino dei Diritti Lgbtqi nel mondo, il 13 agosto con Vladimir Luxuria di Sessualità, e il 26 agosto con Michela Andreozzi di Favole... non solo per bambini  e tanti altri appuntamenti.

 Il programma artistico è ampissimo, a metà tra una intervista ed una presentazione letteraria, si potrà assistere a “Sempre fiori, mai un fioraio”, omaggio al grande Paolo Poli fatto da Pino Strabioli e Vladimir Luxuria, ci saranno i The Pills, fenomeno del momento sia del web che del grande schermo, la giornalista Franca Leosini, Nina Palmieri direttamente dalle Iene, che verrà premiata per l'attenzione dimostrata alle battaglie per i diritti civili, il grande coreografo Luca Tommasini e l'amatissimo regista Ferzan Ozpetek, nell'anniversario dei quindici anni del film Le fate Ignoranti.

Verranno invitati a spiegare il loro programma anche tutti i candidati a Sindaco di Roma favorevoli alle Unioni Civili.

Moltissime saranno le performance teatrali, si partirà dalla compagnia Ondadurto Teatro per proseguire con un fitto programma. Saranno in scena Yang Shi (Tong Men- cinese di seconda generazione, conosce brandelli  e macerie di identità e culture), Alessandro Fullin (Piccole Gonne- interpretato da soli attori uomini con un'unica eccezione e il pubblico  dovrà scoprire l'intrusa), Piera degli Esposti e Pino Strabioli (Wikipiera- con brani tratti da Joyce, Campanile e Beckett), Le Brugole (Diario di un donna diversamente etero), Andrea Roncato, Eva Grimaldi,Pietro De Silva, Ludovico Freemont, Roberta Garzia, Andrea Standardi, Pia Engleberth (Il marito di mio figlio- l'autore, Daniele Falleri, si diverte a mettere in scena i più difusi pregiudizi sui gay per poi demolirli con ironia) e Gioia Salvatori (Pillole di cuoro- blog e spettacolo)

 Laura Lattuada, Pamela Villoresi, Eva grimaldi, Sabrina Vannucchi, Maria Chiara Augenti e Bruno Armando per la piece teatrale: “ Eterologa, la maternità è altrove. Sei personaggi in cerca di risposte”, curato da Emilia Costantini.

Il mix tra teatro e musica sarà invece portato in scena da Attilio Fontana e Emiliano Reggente con “Strimpelli e Vinile”. Atmosfera circense, divertimento, nostalgia e colpi bassi.

Ed ora veniamo alla musica che, come ci ricorda Imma Battaglia, in questo progetto unico al mondo, sostiene la cultura. Una musica non esterofila ma che vuole dare spazio agli artisti emergenti e locali. Quest'anno il Gay Village si pregerà di grandi artisti come Noemi (4 giugno), Loredana Bertè (23 luglio),  Aida Cooper con un tributo a Mia Martini (4 agosto), Paola Turci (6 agosto). Ci saranno altresì dei mini live presentati da “apeRIVER Live Concert”, reading musicali, le Ladyvette con “Una Gaia Serata Swing” (30 Luglio),   un “Tributo a David Bowie” (11 agosto) e una chiusura di eccezione con i Tamburi giapponesi dei Taiko Do, seguiti dal live di Immanuel Casto e Romina Falconi con la sigla “Who is afraid of Gender?”.

Passiamo ora alle tre piste Pop, House e Hit, alle quali quest'anno si aggiunge la Confraternita, affine all'idea goliardica del College. Confraternita è una terrazza costruita a 4 metri dal suolo e sopra le piste, dove si rivivranno le atmosfere delle due fazioni principali di sorellanza e fratellanza, uno spazio per ballare, mangiare e socializzare con una vista a 360°.

La supervisione di Annachiara Marignoli disegna il calendario dance del Gay Village College.

Avremo il dancefloor pop con le voci dei resident Kristine VonTrois, D'Law, Giusva e le guest Marc Leisure, Lorenzo Pezzotti e Rose Selavy.

Padrona di casa e una delle migliori esponenti delle console rainbow Paola Dee, insieme a Brezet, seguiti dagli amici di M2O, radio ufficiale della manifestazione.

Nella sala Hit i classici pop di ogni tempo con Lady Coco, Atrim Dj, Mauro Mandolesi, Luca Condotta, Dj Sandrino e Miss Jay Light.

Emanuele Inglese, re incontrastato della console, sarà parte del programma Dancefloor house con il nuovo party Eureka, articolato in 14 date dove Inglese inviterà i suoi amici Dj internazionali (Dj Wild, Nakadia, Agent!, Lollino, Supernova, Thabo get Some; Stefano Noferini, System of Survival).

Un Party Scandalo l'ultimo giovedì con Vladimir Luxuria in Console.

E poi ancora un alternarsi di Gaia Logan, Shana Dee, Manuel Rotondo, Max Martorana, Andrea Tie, Erik Loud, Epicut, David Leroy, Black Mamba, Nino Scarico, Paolo Baga, Vanessa Laino, sempre accompagnati dalla voce di Kevin Delite. Attesissimi i super ospiti come Harry Romero, Vlada Asanin, Mike Kelly, Rio della Duna, Dario Nunez, Se Shooters, Manuel De la Mare, Ben Manson, Oscar L, Sharon O Love, Isaac Escalante, Sylvin Wood e Daniele D'Alessandro.

 Moltissimi gli eventi e i contest, quello che spicca è sicuramente ADORO, l'Official Pride party curato da Muccassassina, per la direzione artistica di Diego Longobardi (11 giugno).

Il 28 giugno grande spettacolo con la finale del contest Drag Factor, soprannominato il contest più truccato d'Italia, oltre 60 le Drag Queen che si confronteranno, mentre il 7, 8 e 9 luglio ci sarà la terza edizione di Gaymes, giochi arcobaleno. Il 14 agosto sarà dedicato allo schiuma party e il 20 si attende per l'elezione di Miss Frociarola, la finale nazionale rivolta alle migliori amiche dei gay

Attiva la Gay Village Accademy,  con classi di lavoro formate da ballerini, cantanti e performer che dovranno affrontare esami e prove dal vivo per arrivare all'Academy Graduated, la speciale laurea del Gay Village, preziosa chiave per il mondo dello spettacolo.

Molto interessante lo spazio dedicato alla presentazione di libri: Eugenia Romanelli con “La donna senza Nome” (ed.Castelvecchi), Monica Romano con “Trans. Storia di ragazze XY” (ed.Murzia), Michela Marzano con “Papà, Mamma e Gender” (ed.Utet), Emiliano Reali con “Maschio o Femmina?” (ed.Meridiano zero), Daniel De Lucia con “Il Gergo Gay Italiano. Il Novecento e gli Anni Duemila” (ed. Accademiche italiane).  Attesa la presentazione del libro di Luca Tommasini, “Fattore T:” (ed. Mondadori).

 Ballo Latino Americano tutti i giorni dalle ore 19:00, con rivisitazione dei balli di gruppo in chiave coreografica, grazie a Manuela Usai e Simone Papi e nuova sezione blog dal titolo ParoladiCristo.

Verso la fine della conferenza arriva in diretta la notizia che ci sarà un corso di educazione cinofila mentre, già organizzato per fine luglio, è il Dog Village Pride a cura degli Animalisti Italiani, una serata per combattere la piaga dell'abbandono.

Campanella di fine lezione, ricreazione con snack e un cocktail a base di spezie profumate.

Direi che c'è tutto, proprio tutto!

Insomma, questo progetto che dà lavoro a più di 400 persone e i quindici anni di attività che hanno permesso al Gay Village di diventare uno degli eventi più importanti non solo a livello nazionale, devono riempire di orgoglio sia questa città che lo ospita che tutti quelli che hanno capito la sana intenzione di fare cultura attraverso la musica e lo spettacolo.

Ora, però, non me ne vogliate se, con un calendario così fitto di eventi allettanti, posso aver  dimenticato qualche nome o qualche performance, concedetemelo. Il Programma merita di essere letto interamente sul sito www.gayvillage.it 

Per quanto riguarda invece le sensazioni che mi ha regalato questa conferenza, credo di non averne persa nemmeno una. Ho incontrato vecchi amici, sono andata via con nuove e interessanti conoscenze, ho rispolverato emozioni da respirare a lungo e ho consolidato la consapevolezza che sia questa la giusta strada da percorrere, erudire facendo spettacolo.

Tutti abbiamo bisogno di aprire la porta di quell'aula del College e di fare domande, soprattutto se abbiamo ancora qualcosa da capire riguardo l'argomento. Dobbiamo chiedere e informarci, senza vergognarci di farlo, dobbiamo vergognarci solamente di rimanere ignoranti.

Studiamo, perché poi la vita ci interroga.