Quante volte ognuno di noi si è sentito rivolgere la domanda “In che epoca ti sarebbe piaciuto vivere?”. 

Proprio il  film di Nicolas Bedos, è  strettamente connesso a questa domanda. il suo protagonista, infatti, Victor (Daniel Auteuil), ha la possibilità di scegliere un’epoca da vivere, o rivivere, ed è proprio grazie a lui che ci ritroviamo immersi nel fumo e nei colori degli anni ’70.

Victor è un fumettista che si trova nel bel mezzo di una crisi lavorativa e personale, sentendo di detestare un presente in cui non riesce a riconoscersi e in cui non fa altro che litigare con sua moglie, Marianne (Fanny Ardant). Grazie all'incontro con l'imprenditore Antoine (Guillaume Canet), tuttavia, a Victor viene offerto un rimedio adatto alla sua nostalgia: tramite una ricostruzione storica così accurata da sembrare vera, potrà rivivere artificialmente la propria belle époque personale, ovvero il 16 maggio del 1974, il giorno in cui, in un cafè di Lione, incontrò Marianne per la prima volta.

Victor vittima di un presente insoddisfacente, povero di stimoli, da cui si sente perlopiù incompreso,  trova rifugio in un tempo in cui ancora apprezza il presente, nella nostalgia di una giovinezza perduta e idealizzata. Il cinema, e la messa in scena, divengono gli unici modi per affrontare un demone che affligge tanti di noi: il tempo che passa. È proprio nel passato, tornando alle radici della storia, che Victor riconosce la donna di cui si è innamorato, le sue parole, le sue pose e le sue espressioni. Nostalgia, ricordo, scorrere del tempo e conseguente usura delle relazioni: queste sono le tematiche al centro della pellicola.

Il nostro protagonista solo coinvolgendo sua moglie in questo viaggio nel tempo, riesce a riconquistare e a dare significato al suo presente. Victor e Marianne tornando al loro primo incontro, a quel 16 maggio del 1974, si riconosco in quelli che sono stati e per la seconda volta si scelgono.

Sicuramente uno degli aspetti migliori del film, è le scenografia. Fatta di colori vintage e patinati, giacche e capelli anni ’70, Bar fumosi e feste hippie. Il tutto avvolto  da una romantica nostalgia, che custodisce la belle époque di ognuno di noi.