Toscana, 1965 © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia

E’ iniziata da poco la bella mostra su uno dei fotografi italiani più importanti del XX secolo: il ligure Gianni Berengo Gardin

A cura di Alessandra Mammì e Alessandra Mauro l’esposizione prende il nome di Vera Fotografia, ovvero, come si legge nel comunicato stampa, “il  timbro  che  autentica  il  retro  di  ogni  stampa  fotografica di  Gianni Berengo Gardin.  (…)  La  chiave  per  farci  comprendere  quanto  le  sue immagini  siano ‘vere’ e  non  illustrazioni,  come  direbbe  lui.

  Non  frutto  di  elaborate manipolazioni, ma frammenti di realtà colti da uno sguardo attento e partecipe”.

Reportage, immagini, incontri. Questo il sottotitolo per le circa 250 fotografie datate principalmente tra il 1954 e il 2015, che raccontano una parte significativa e importante della storia collettiva.

Gianni Berengo Gardin vanta un curriculum considerevole. Tra i vari riconoscimenti alcuni decisamente significativi come quello del 1972, anno in cui la  rivista  Modern  Photography  lo  inserisce  tra  i 32  World’s  Top  Photographers, o quello del 2008 in cui vince il prestigioso premio Lucie Award di New York (prima di lui, solo per citarne alcuni, Henri Cartier-Bresson "Gli istanti rubati di Henri Cartier-Bresson in mostra a Roma al Museo dell’Ara Pacis" e Elliott Erwitt "L’ironia e la perspicacia di Elliot Erwitt in mostra a Lucca").

“Quando devo raccontare una storia” spiega l’artista “cerco sempre di partire dall’esterno: mostrare dov’è e com’è fatto un paese, entrare nelle strade, poi nei negozi, nelle case e fotografare gli oggetti. Il filo è quello; si tratta di un percorso logico, normale, buono per scoprire un villaggio ma anche una città, una nazione. Buono per conoscere l’uomo”.

La scelta tematica della mostra si concentra sui reportage, con fotografie certamente note, ma anche con l’esposizione di diversi inediti.

Disposte in ordine cronologico le immagini sono così suddivise per tema: Venezia, Milano, Il mondo del lavoro, Manicomi, Zingari, La protesta, Il racconto dell’Italia, Ritratti, Figure in primo piano, La casa e il mondo, Dai paesaggi alle Grandi Navi.

Dei cavalli di battaglia dunque, che in qualche modo riassumono le tematiche principali affrontate col suo lavoro nel corso della vita e che rappresentano di volta in volta i soggetti dei suoi straordinari libri fotografici (tra i tanti La disperata allegria. Vivere da zingari a Firenze, 1996, Zingari A Palermo. Herdelesi e Santa Rosalia, 1997, Venezia e le grandi navi, 2015).

Ogni opera testimonia l’intento documentario che ha sempre caratterizzato il lavoro di Gardin (per questo anche la predilezione per il mezzo analogico, in particolare per la macchina fotografica Leica).  Fotografie come Toscana e Oriolo Romano - Lazio, entrambe del 1965, o Venezia - Bacino San Marco, visto da via Garibaldi (2013-2015) sono al tempo stesso opere d’arte e immagini documentarie che raccontano la Storia con un linguaggio che nella sua immediatezza si fa universale.

La già ricca esposizione è arricchita ulteriormente da ventiquattro fotografie corredate ognuna da un interessante commento firmato di volta in volta da amici e/o colleghi del fotografo.

Tra questi compaiono i nomi di diversi attori e artisti di vario genere come Carlo Verdone, Marco Bellocchio, Mimmo Paladino, Sebastião Salgado (https://www.matchnews.it/it/arte-cultura/976-il-mondo-incontaminato-di-sebastiao-salgado-in-mostra-a-genova-fino-al-26-giugno-2016.html ), Alice Pasquini, Maurizio Maggiani e Roberto Cotroneo.

Vera fotografia raccoglie quindi ventiquattro significative testimonianze che arrivano da mondi, discipline e generazioni diverse a conferma della forza visiva e della perenne attualità di un’opera che non è solo documentazione ma Storia a tutti gli effetti”.

Gianni Berengo Gardin. Vera fotografia. Reportage, immagini, incontri - Palazzo delle Esposizioni, via Nazionale 194 - Roma - Dal 19 maggio al 28 agosto 2016 - Orari: domenica, martedì, mercoledì e giovedì dalle 10.00 alle 20.00; venerdì e sabato dalle 10.00 alle 22.30; lunedì chiuso - www.palazzoesposizioni.it

 

  1. Toscana, 1965 © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia
  2. Lido di Venezia, 1958 © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia
  3. Venezia, 1959 © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia
  4. Trento, 1985 © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia
  5. Venezia, 1960 © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia
  6. Parigi, 1954 © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia
  7. Gran Bretagna, 1977 © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia
  8. Oriolo Romano, Lazio, 1965 © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia
  9. Parma, 1968 © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia
  10. Venezia, 2013-2015. Bacino San Marco, visto da via Garibaldi © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia