Analisi della Ventiseiesima Giornata del Campionato Italiano di Serie A

LOTTA PER IL TITOLO - Juventus FC: 61 Pts

Con la Juventus ormai staccata dalla Roma di ben 11 punti, e con appena dodici Giornate restanti al termine della stagione, continuare a parlare di lotta a due per lo Scudetto pare davvero pura ipocrisia. I torinesi, nel posticipo del Monday Night contro il Sassuolo, riescono a cementare la loro prima posizione grazie ad un gol verso lo scadere di Paul Pogba, imponendosi per 1-0 sui neroverdi ed approfittando dell'ennesimo pari della Lupa.

Considerando anche lo scontro diretto a favore dei bianconeri, in un improbabile arrivo a pari punti finale, l'impressione è che Madama abbia davvero chiuso ogni discorso per la vittoria finale della Serie A…

CORSA PER LA CHAMPIONS LEAGUE  - AS Roma: 50 Pts SSC Napoli: 46 Pts SS Lazio: 46 Pts

Frena ancora, nella corsa alla qualificazione per la prossima Champions League, la Roma di Garcia. Ormai abbandonate le velleità di lotta per la Prima Posizione, la squadra giallorossa non riesce ad uscire vincente nemmeno dal Bentegodi, contro il Chievo, e porta a casa uno 0-0 che non le permette né di allungare sul Napoli (pari con l'Inter per 2-2) né di resistere al recupero della Lazio (addirittura 4-0 alla Fiorentina). In una partita con pochissime occasioni, la Lupa vede i suoi bloccati, privi di un gioco fluido ed incapaci di costruire grandi occasioni davanti al portiere clivense Bizzarri, prospettando un finale di stagione in cui la qualificazione alla prossima Champions League andrà davvero difesa con i denti.

Il Napoli stesso si suicida, sportivamente parlando, contro l'Inter di Roberto Mancini. Avanti per 2-0 grazie al redivivo Hamsik ed al solito Pipita Higuain, la squadra di Benitez si fa recuperare da Palacio e dal rigore di Mauro Icardi, con un 2-2 finale che sa di rimpianto e di rabbia, come lo stesso Presidente De Laurentis dimostra esplodendo in una personalissima battaglia contro i giornalisti di Sky Sport. I 46 punti del Napoli, 4 in meno della Roma seconda, diventano così terreno di conquista di una Lazio spettacolare, divertente e finalmente del tutto convincente: il 4-0 rifilato alla Fiorentina, considerata da molti la squadra più in forma della nostra Serie A, è certamente anche figlio di una condizione fisica libera dal doppio impegno Campionato-Europa League (fattore che invece accomuna tutte le altre società in corsa per la qualificazione alla prossima competizione continentale), ma è assoluta dimostrazione di un lavoro, quello di Mister Pioli, di primissimo livello. A segno con un gran tiro di Biglia nel primo tempo, la squadra biancoceleste si libera da ogni catena mentale nella ripresa e, col passare dei minuti, demolisce la difesa di Neto con il rigore di Candreva e con la doppietta del sempiterno Miroslav Klose, marchiando un 4-0 che sa di segnale forte (fortissimo) alle altre squadre in corsa per la prossima Champions League.

CORSA PER L'EUROPA LEAGUE - UC Sampdoria: 42 Pts AC Fiorentina: 42 Pts Genoa CFC: 37 Pts (una partita da recuperare) Torino Calcio: 36 Pts FC Internazionale: 36 Pts

Nel gruppo che concorre alla qualificazione per la prossima Europa League, invece, la Fiorentina e la Sampdoria si ritrovano appaiate, a 42 punti, grazie a risultati del tutto differenti. Detto della Viola, che crolla all'Olimpico, esausta dopo un tour di force di Serie A, Tim Cup ed Europa League, non si può non osservare il mini-filotto inanellato dalla squadra di Mihajilovic, vincente ancora nell'anticipo contro un Cagliari alla deriva per 2-0. Decidono l'incontro De Silvestri, con una bella zuccata su corner, ed l'attesissimo ritorno al gol di Samuel Eto'o, finalmente decisivo in zona realizzativa per i doriani.

Con ancora la partita contro il Parma da recuperare, sale appena a 37 il Genoa, prima formazione che resterebbe fuori dalle competizioni continentali della prossima stagione: la squadra di Gasperini non riesce ad andare oltre l'1-1 contro l'Empoli, ripreso da Barba dopo il vantaggio di un Niang sempre più spettacolare da quando veste la maglia del Grifone.

Appena sotto, a 36, Inter e Torino. Gli uomini di Mancini dimostrano ancora tutti i loro limiti e tutte le loro qualità nel rocambolesco 2-2 contro il Napoli, mentre i granata frenano la loro serie positiva venendo sconfitti dall'Udinese di Stramaccioni. Al Friuli, in un match a tinte drammatiche, il finale è un 3-2 che allontana con decisione la squadra di Ventura dalla corsa alla prossima Europa League: dopo il botta e risposta tra i bomber veterani Quagliarella e Di Natale, l'autogol di Molinaro ed il tris di Wague portano i friulani sul 3-1. Inutile, se non per accendere il finale della solita, infinita dignità di questo Torino, il 3-2 di Marco Benassi.

META' CLASSIFICA - Città di Palermo: 35 Pts AC Milan: 35 Pts Udinese Calcio: 31 Pts (una partita da recuperare) US Sassuolo: 29 Pts Hellas Verona: 29 Pts Empoli FC: 29 Pts

Il gruppo di centro classifica non fa notare risultati clamorosi, e conferma il medio livello generale delle squadre che vi appartengono. Milan e Palermo, alla guida di questa piccola divisione, pareggiano le rispettive partite e salgono a 35 punti. I rossoneri, in particolare, si fanno riprendere all'ultimo secondo dall'Hellas Verona a San Siro, in un 2-2 drammatico che, molto probabilmente, segnerà in modo definitivo l'allontanamento dai sogni di rincorsa europea della squadra di Pippo Inzaghi. Nell'Anticipo del Sabato notte, infatti, un rigore di Toni ed uno di Menez anticipano il vantaggio del rientrante Mexes, creando i presupposti per un 2-1 finale del Milan che rilancerebbe la squadra rossonera verso traguardi a lei più consoni di un anonimo centro-classifica; è un gol nel quarto minuto di recupero di Nico Lopez, però, a far sprofondare il Meazza nell'ennesimo incubo di questa stagione, frenando forse in modo terminale le speranze europee del Diavolo.

Viene fermato a Cesena, invece, il Palermo di bomber Dybala. Lo 0-0 ottenuto in terra romagnola risente della grande condizione fisica dei padroni di casa, impegnati in una disperata rincorsa salvezza che, appena un paio di mesi fa, sembrava letteralmente impensabile. Uscire da un campo momentaneamente complicato senza prendere gol e senza perdere, però, è l'ennesima dimostrazione di maturità di un Palermo costante e ben progettata in ottica futura: dei rosanero, nelle prossime stagioni, si sentirà sicuramente parlare anche a proposito di traguardi più ambiziosi di questa salvezza tranquilla.

Già trattati, precedentemente, i risultati delle altre: l'Udinese batte il Toro, sale a 31 e resta in attesa di recuperare il match contro il Parma, mentre Sassuolo, Hellas Verona e Empoli si accomodano a 29 punti, tranquille di un distacco dalla zona retrocessione decisamente cospicuo.

BAGARRE-SALVEZZA - AC Chievo Verona: 26 Pts Atalanta BC: 24 Pts Cagliari Calcio: 20 Pts AC Cesena: 20 Pts Parma FC: 11 Pts (due partite da recuperare ed un punto di penalizzazione)

In zona retrocessione, torna momentaneamente alla normalità la situazione del Parma. La squadra fanalino di coda della nostra Serie A si ripresenta sul campo e ferma, sorprendentemente, l'Atalanta del nuovo tecnico Reja sullo 0-0. Il risultato, che fa ben sperare per il continuo della regolarità del Campionato, non può invece che preoccupare seriamente i bergamaschi: fermi a 24 punti e con un pesantissimo esonero sulle spalle, quello di un tecnico storicamente sul pezzo come Colantuono, ai giocatori della Dea aspetta un finale di stagione tutt'altro che tranquillo, con la linea di galleggiamento pericolosamente vicina e l'enorme difficoltà a vincere partite anche contro avversari tutt'altro che di categoria.

Detto della rincorsa del Cesena, finalmente terzultimo a 20 punti ed in grado di fermare sullo 0-0 la marcia della macchina da gol-Palermo, va notato l'altro 0-0, quello del Chievo ora a 26 punti, capace di resistere ad una Roma fantasma di sé stessa, mentre perde ancora il Cagliari: sconfitta per 2-0 dalla Samp, la formazione isolana vede così esonerato il neo-tecnico Zola ed il ritorno sulla propria panchina di Zdenek Zeman. Pensare che l'ennesimo avvicendamento stagionale possa essere abbastanza per salvare un sodalizio disperato pare davvero ottimismo puro, ma col boemo, si sa, non si può davvero mai dire mai…