Non ci sono dubbi sul confermare chi sia il giocatore di calcio più influente dell’era contemporanea, in grado di portare a sé milioni di appassionati: Lionel Messi.

La Pulga Atomica riesce a disegnare traiettorie non visibili all’occhio razionale dell’essere umano, qualsiasi bambino che si avvicina a questo gioco conferma in un istante chi sia l’impersonificazione del calciatore ideale. El Diez è diventato stagione dopo stagione un metro di paragone impossibile da raggiungere ma nel mondo mediatico è aperta - da tempo non da oggi - l’eterna diatriba con Diego Armando Maradona.

Gli aficionados del Pibe de Oro continuano in maniera ostracista a issare il proprio vessillo, decantando una leadership innata e quel talento, esploso anche senza condurre una vita da atleta. Il più classico dei “è bravino ma non si impegna” non è mai valso per El Pelusa a cui bastava semplicemente un pallone per essere felice e - soprattutto - per far felice tutti quanti. Da solo ha vinto campionati e coppe, anche in piazze non abituate a farlo come Napoli. Per chi, invece, non lo ha mai vissuto sono rimaste le videocassette e i racconti dei più anziani. Chi ha vissuto l’extra-terrestre Leo non può immaginare che ci sia stato in una qualche altra epoca un giocatore che lo ha surclassato perché rasenta la perfezione. Messi ha sbagliato rigori, ha sputato ad un avversario e ha partecipato a risse, elementi che possono essere parte di qualsivoglia atleta mediano.

Vivere e giocare con la pressione di essere l’erede della divinità calciofila non è facile, prendersi la responsabilità di trascinare squadre di club e nazionale con la consapevolezza di essere Quella persona a cui ci si aggrappa deve scatenare dei sentimenti pazzeschi. Numero 10 e fascia di capitano al braccio: quattro tocchi con il piede sinistro e uno con il destro, corsa rallentata con un colpo di tacco e… finta di corpo. Altri due colpi, con il destro mette in mezzo un gioiellino per il compagno di squadra. Il terzo gol dell’Argentina contro la Croazia racchiude la grandezza della Pulce, l’altruismo al servizio dell’obiettivo comune. Impossibile immaginare un giocatore che è stato più forte di Leo, ce lo raccontano in molti ma difficilmente si riesce a credere ad una storia simile. Maradona più forte di Messi? Diego deve essere stato qualcosa di inenarrabile a questo punto, per fortuna la legislazione di Leo non è finita. Scrivere la storia di questo sport con un pallone tra i piedi e il calore dei tifosi. Tutti.