Neanche ha avuto inizio Qatar 2022 che già ci si proietta al futuro; archiviata la scelta per il prossimo già avanzano ipotesi per i tornei che verranno. Quello di quest'anno sarà un inedito - con la prima competizione internazionale ad aver luogo di inverno - tanto che i campionati locali verranno sospesi. Tra quattro stagioni, invece, si ritorna a giocare in estate con lo United26 - una competizione itinerante che verrà giocata negli Stati Uniti, in Messico ed in Canada.

Per il 2030 ci si orienta verso due direzioni interessanti. La disfida economico-finanziaria tra le potenze che sono intenzionate a prendersi la leadership imprenditoriale è partita. Il mondo del calcio ha avuto un'impennata di interesse - dapprima con i qatarioti ed i sauditi - per poi arrivare fino in Cina (quest'ultima ha poi optato per altri lidi abbandonandolo come sport nazionale). Le suggestioni più intriganti sono due ed entrambe sarebbero in più paesi. Perché questa scelta? Dividendo i costi di gestione per ogni nazione si ha un vantaggio competitivo con minori costi d'accesso - anche se la visibilità viene suddivisa; ci sarebbe inoltre una condivisione per quanto riguarda gli investimenti sul - e per - il territorio.

La prima a candidarsi - come volevasi dimostrare - è stata l'Arabia Saudita che ha scelto Egitto e Grecia come suoi partner. In questo caso verrebbe disputato di inverno (quindi si valuta la fattibilità e l'appetibilità di questo torneo dopo Qatar 2022). Chi, invece, punta a prendersi il Mondiale è il Sud America; in occasione della commemorazione del centenario del primo campionato del mondo in Urugay si è pensato di candidare - oltre la stessa nazione - anche l'Argentina, il Cile ed il Paraguay. Entrambe le ipotesi sono allettanti, quest'ultima poi si giocherebbe in Estate e non si può escludere il fascino dell'omaggio al primo Mondiale della storia. Qatar 2022, intanto, è una fiocina di sponsorizzazioni ed è il torneo che ha fatto girare più milioni di sempre - basti pensare che la squadra vincitrice incasserebbe più di 114 milioni di euro.