Al Teatro Eliseo, a Roma, dal 26 al 31 gennaio è in scena il “Concerto mitologico – Viaggi di Ulisse” scritto e diretto dal pianista e compositore Nicola Piovani, premio Oscar per le musiche del film cinematografico “La vita è bella”.

Piovani incanta il pubblico e riesce con la sua genialità artistica a raccontare attraverso la sua inimitabile musica, l’antica e affascinante storia dei viaggi di Ulisse. Il palcoscenico è arricchito dai sensuali disegni di Milo Manara e dalle voci registrate di grandi attori (Baffi, Cecchi, Pavese, Popolizio, Rigillo, Wertmüller, Zernitz) che recitano dei versi di Omero, Saba, Joyce e Tasso.

I sei musicisti che accompagnano il maestro sono i “Solisti dell’Ensemble Aracoeli” che catturano lo spettatore per la maestria con la quale, ognuno di loro, suona diversi strumenti (contrabbasso, percussioni, flauto, sax, clarinetto, violoncello, tastiere, fisarmonica, etc.).

Il Maestro Piovani, nell’introdurre il Concerto, ha espresso l’intento di voler raccontare attraverso la musica, quasi come fosse una favola, la seduzione, la commozione, le emozioni che quegli antichi versi ancora oggi suscitano.

Raccontare dell’eroe antieroe, della modernità di Ulisse, del suo desiderio di conoscenza e della sua astuzia. Un uomo che sa dominare passioni e sentimenti e che pur sapendo ben usare archi e spade, sfrutta l’intuizione e l’inganno per raggiungere vittoriosamente i suoi scopi. Un viaggiatore guidato dalla curiosità di vedere il volto di un Ciclope, di ascoltare il canto delle Sirene e di vedere oltre le Colonne di Ercole, oltre i confini del mondo, oltre i limiti umani.

La modernità dell’antieroe Ulisse che Manara ha quindi voluto rappresentare con il volto di Pasolini, un’artista senza tempo che ha saputo intraprendere una ricerca profonda e coraggiosa dell’umanità guardando oltre al “convenzionale” della società attuale.

Una altro grande artista cui si fa riferimento è James Joyce ed il suo romanzo “Ulisse” dove l’autore trasforma in patetici dublinesi gli eroi epici dell’Odissea, ma il maestro Piovani cattura l’attenzione degli spettatori sul personaggio di Molly Bloom, sul famoso monologo dove ella esprime le riflessioni sulla sua vita e sui suoi amanti. Un flusso continuo di sensazioni, memorie, pensieri che scorrono liberamente nella mente di Molly, senza pausa, senza respiro né punteggiatura e Piovani immagina che Penelope durante la lunga e dolorosa attesa di Ulisse, soprattutto nel silenzio della notte, sia invasa da uno identico flusso incessante di pensieri contrastanti.

A questo punto dello spettacolo, si assiste ad un inconsueto monologo di Chiara Baffi, in dialetto napoletano ed all’emozionante racconto musicale dei pensieri di Penelope.

Concludendo, si può affermare che il “Concerto mitologico – Viaggi di Ulisse” è uno spettacolo imperdibile che conferma ulteriormente la genialità e l’originalità del Maestro Piovani.

Fortemente suggestiva la passione con la quale narra, senza immagini, ma facendo “volare” le mani sul pianoforte, il ventaglio delle sensazioni vissute da Ulisse nei suoi viaggi al punto da far tornare il desiderio di rileggere quegli antichi versi.

Indescrivibile l’emozione che suscita il “Canto delle Sirene” perché lo spettatore percepisce che non può esistere altro canto se non quello che il Maestro Piovani sta suonando e ci sente come Ulisse, incantati da quelle note, sedotti dalla musica, protagonisti della “favola” scritta dal Maestro.