Uno spettacolo, quello di Simone Sibillano, che ha trasmesso la drammaticità del contesto attraverso recitazione, musiche, coreografie e regia di alto livello.

Tutti bravi gli attori (Simone Sibillano - anche regista - Jacopo Bruno, Michela Nicole Quartieri, Martina Menichini, Milo Grieco, Elena Cilli) e i danzatori della compagnia “100% vitamina B dance company”. In un viaggio tra sogno e realtà lo spettatore ha ripercorso la vita di una delle più famose scrittrici inconsapevoli della storia: Anna Frank.

Il nascondiglio la deportazione la prigionia e il luogo della coscienza sono stati raccontati sul palcoscenico del Teatro Spazio Uno da 6 protagonisti che in un susseguirsi di eventi aprono i loro cuori, ora felici, ora disperati, ora sommessi, per la comprensione di un dolore così privato da risultare inaccettabile.

"Le sorelle Frank" scritto e diretto da Simone Sibillano per le musiche di Luca Maggiore, sposta l'attenzione sul rapporto molto poco raccontato delle due sorelle, Anna e Margot. Altro personaggio interessante è quello di Anton Halers, presunto ma mai identificato "boia" della famiglia Frank deportata il 4 Agosto del 1944 per via di una telefonata anonima giunta negli uffici della Gestapo.

Un viaggio duro raccontato con verità, che pone l'accento su un grande interrogativo: dove sono finiti i sogni di quelle sei milioni di vittime dell'olocausto? Le musiche di Luca Maggiore affiancate a Chopin e a musiche popolari ebraiche, accompagnano con leggerezza eleganza e poesia i personaggi. In un viaggio su un treno che "correva lontano...ma non arrivava mai...poi improvvisamente si fermava. Io dalle fessure vedevo una piccola stazione di un piccolo paese. E tanta gente che mi salutava contenta... e i bambini...io ero seduta su una grande sedia di paglia e l'odore del fieno mi inebriava...ma avevo sete...tanta sete...la mia gola andava a fuoco e io mangiavo la neve...ma non aveva un buon sapore, sapeva di terra...e le mie mani non erano più le stesse...che strano sogno..." (Margot Frank)