Benevento, Teatro San Marco. L' attore Raoul Bova (Foto di Vincenzo Maio)

Presso il Teatro San Marco di Benevento, il 16 marzo 2019, si è svolta la première del reading teatrale “Il Generale”, scritto e diretto da Giambattista Assanti, in ricordo del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, assassinato insieme con la moglie Emanuela Setti Carraro e con il suo autista Domenico Russo, la sera del 3 settembre 1982 a Palermo.

Il reading che fa parte della rassegna “Invito a Teatro”, è liberamente tratto dal libro “Dalla Chiesa. Un papà con gli alamari”, di Simona, Rita e Nando Dalla Chiesa. Il generale Dalla Chiesa è interpretato da Raoul Bova, uno dei più importanti ed acclamati attori del cinema italiano e racconta, sul filo della memoria, alcuni ricordi personali legati alla sua lotta contro i tedeschi nel ’43 e alle sue prime indagini da giovane Capitano dell’ Arma, appena insediato a Corleone, nei giorni drammatici del rapimento del sindacalista Placido Rizzotto, fino alla nascita del Nucleo Antiterrorismo.

Al reading “Il Generale”, che ha ottenuto l’ egida dell’ Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, sono intervenuti i rappresentanti delle maggiori Istituzioni della città di Benevento, ed in particolare il Colonnello Alessandro Puel del Comando Provinciale dell’ Arma dei Carabinieri, il corpo militare cui il Generale Dalla Chiesa dedicò tutta la sua vita.

“Sono partito con gli alamari da Generale e oggi ritorno con un doppio petto blu da Prefetto”. Carlo Alberto Dalla Chiesa, a bordo del volo Roma-Palermo, scrive una intensa e commovente lettera ai figli. E’ in quella lettera scritta a settemila metri, che il nuovo Prefetto di Palermo rivive sul filo della memoria alcune vicende della sua vita.

Dagli otto mesi di guerra sulle montagne di Montenegro al suo ingresso nell’ Arma, poco più che ventenne, dalla lotta con i partigiani contro i tedeschi, dopo l’ 8 settembre del ’43, al matrimonio a Firenze con Dora, dalle indagini come Capitano sul banditismo in Sicilia, al suo intervento e a quello dei suoi uomini durante il terremoto del Belice. Dalla formazione del Gruppo Antiterrorismo alla prematura scomparsa della amata Dora, fino all’ estate dell’ ’82 a Palermo dove insieme alla nuova compagna, Emanuela, sarà assassinato.

“Il Generale” racconta senza enfasi e retorica la storia di un uomo, la cui esistenza è stata caratterizzata dal suo credo nell’ Arma dei Carabinieri, ponendosi come servitore dello Stato e della Patria.

La lotta clandestina con i partigiani contro i tedeschi, le sue lucide e attente indagini sul banditismo siciliano, la sua formazione vincente contro il terrorismo e la sua commovente umanità quando nelle notti del terremoto del Belice, è il primo ad intervenire con i suoi uomini come primi soccorritori, lo ritraggono come un uomo a cui somigliare, severo con i prepotenti e corrotti, ma indulgente e generoso con i deboli e gli emarginati.

La sua storia personale incrocia in più tappe la storia della nostra Repubblica e del nostro Paese, il suo coraggio e la sua tenacia fanno da monito alle nuove generazioni. Conoscere la storia del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa significa conoscere luci e ombre del nostro essere italiani restituendoci, nel contempo, un impegno etico e civile per continuare a vivere sperando davvero in un’ Italia diversa, migliore, perché “potessimo guardare negli occhi”, come spesso sosteneva il Generale, “i nostri figli e i figli dei nostri figli”.