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I legami scientifici tra l’Europa e l’Asia si stanno recentemente rafforzando, in questo processo  l’Italia sta cercando di assumere un ruolo primario rafforzando i rapporti bilaterali con la Cina.

In maniera analoga, il precedente fine rientra tra quelli che le autorità cinesi intendono perseguire con la nuova “Via della Seta”. Nella prospettiva appena delineata è stata elaborata una rete che consentisse una relazione strutturale tra il nostro Paese e la Cina nei campi della formazione universitaria, della scienza e dell’innovazione tecnologica. Lo strumento individuato come ponte è l’ Italy – China Science, Tecnlogy & Innovation Week.

Essa è la principale piattaforma italiana per favorire partenariati tecnologici, produttivi e commerciali. Si tratta di una manifestazione che si svolge sotto l’egida dei Governi Italiano e Cinese; gli ambiti di comune interesse sono individuati, nella prima Istituzione citata, all’interno del Programma Nazionale per la Ricerca; nella seconda Istituzione nominata nell’ambito del Piano Quinquennale cinese. Nel programma dell’evento vi sono due parti integranti: la prima è il Sino – Italian Exchange Event (giunto alla decima edizione), la seconda parte è rappresentata dal China Italy Innovation Forum (giunto alla settima edizione), entrambi sono frutto della  stipula dell’Accordo Quadro intergovernativo tra Italia e Cina.

Esso prevede, tra l’altro, la promozione della collaborazione universitaria che sta favorendo anche la frequentazione di studenti cinesi nel nostro Paese e viceversa; la cooperazione all’interno di determinate aree cinesi ed italiane. La manifestazione si svolge ogni anno, alternativamente in Italia ed in Cina. Nel nostro Paese l’evento del 2016 è promosso dal MIUR (Ministero Istruzione, Università e Ricerca) con i Ministeri degli Affari Esteri, Sviluppo Economico, Salute, Ambiente e la Regione Campania. L’organizzazione è affidata alla Fondazione Città della Scienza di Napoli in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, le Università di Bergamo e di Bologna, la Regione Emilia Romagna, altre importanti organizzazioni nazionali quali la Confindustria e l’Agenzia ICE.

Per quel che riguarda la Cina, la manifestazione è promossa dal Ministero della Scienza e della Tecnologia (MOST) ed è organizzata sia da una struttura che deriva da esso, la Beijing Municipal S&T Commission; sia dalla Beijing Association for Science and Technology, che è partner della Chinese Association for Science and Technology, oltre ad altri enti asiatici di primissimo rilievo. Nell’edizione del 2014 l’Italy – China Science, Technology & Innovation Week è stata aperta dal Ministro Stefania Giannini a Napoli presso la sede della Città della Scienza ed è terminata a Milano in occasione dell’Expo. All’evento di chiusura hanno partecipato il Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi ed il Premier Cinese Li Keqiang.

Nell’edizione del 2015, in Cina, la delegazione italiana guidata dal Ministro Stefania Giannini è stata accolta dal Ministro cinese della Scienza e della Tecnologia Wan Gang. Il percorso della visita si è snodato attraverso un road show nelle aree di Pechino, Chongqing, Shanghai, Zhengzhou, Tianjin. In questi appuntamenti la nostra delegazione è stata posta in relazione non solo con i grandi hub cinesi, ma anche con le zone interne della Cina, seguendo la linea di sviluppo tracciata dal Governo cinese che sta cercando di riequilibrare la crescita tra le diverse regioni del Paese. L’edizione dell’ Italy – China Science, Technology & Innovation Week 2016 è stata presentata al workshop internazionale Eurasia, si è tenuta recentemente  nelle città di Bergamo, Bologna e Napoli; in programma vi sono stati seminari, workshop, tavole rotonde, incontri Business to Business fra università, istitituzioni ed imprese italiane e cinesi. Nella città di Bergamo vi è stato un sub forum dedicato alla manifattura 4.0, alla salute ed al Parco Scientifico “Kilometro Rosso”.

Nella tappa di Bologna si è tenuto un sub forum incentrato sull’agrifood. Ai precedenti temi strategici si sono aggiunti quelli della sessione principale che si è tenuta a Napoli. In essa vi è stato un incontro istituzionale tra il Ministro Stefania Giannini e l’omologo cinese Wan Gang alla presenza dell’Ambasciatore della Repubblica Popolare in Cina Li Ruiyu, del Presidente della Regione  Campania Vincenzo De Luca, del Presidente di Confindustria Vincenzo Boccia ed altri massimi rappresentanti di istituzioni ed organizzazioni pubbliche e private italiane e cinesi. Nel corso della sessione istituzionale sono stati sottolineati gli strumenti e le opportunità della collaborazione bilaterale con particolare riguardo alle eccellenze scientifiche, culturali e tecnologiche anche attraverso la stipula di alcuni trattati che sono stati firmati nel corso dell’evento. Sono state indicate anche alcune priorità strategiche da parte del rappresentante governativo cinese riassumibili nei termini: innovazione, condivisione, coordinamento, “green”, apertura. La titolare del dicastero dell’Istruzione ha condiviso le priorità, le sfide ed ha evidenziato la necessità di rafforzare ulteriormente l’approccio integrato intergovernativo anche attraverso l’ottimo lavoro che sta svolgendo la nostra rete diplomatica e consolare in Cina.

Gli eventi di particolare interesse dell’edizione del 2016 sono stati: 1) il China – Italy Startup Competition che ha offerto ad un gruppo selezionato di startup italiane e cinesi di illustrare le loro idee imprenditoriali ad una platea di investitori ed incubatori asiatici e del nostro Paese; 2) il Maker Space in collaborazione con Maker Faire in cui i maker presenti hanno potuto esporre i loro progetti innovativi; 3) l’Education Fair, dedicato alla cooperazione nell’alta formazione; 4) un’area espositiva riservata alle smart cities, communities e progetti di ricerca. Tra questi ultimi si ricorda quello per la sicurezza alimentare. Grazie alla cooperazione tra due enti pubblici: l’Istituto di Bioscienze e Biorisorse (IBBR) del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno (IZSM) che hanno messo in campo le loro diverse expertise nel settore della sicurezza alimentare, è nato un progetto innovativo allo scopo di sviluppare nuove tecnologie per la conservazione degli alimenti. Utilizzando un approccio multidisciplinare, sono state progettate e caratterizzate nuove molecole naturali con notevole attività antibatterica.

Tale progetto rappresenta un esempio di sinergia tra esperti di realtà diverse che hanno in comune l’obiettivo della tutela della salute del consumatore. Esso ha un ruolo rilevante nella riduzione delle patologie trasmesse da alimenti abbattendo la contaminazione batterica degli alimenti. Il miglioramento della conservazione del cibo è la via maestra attraverso cui possono essere semplificati gli scambi di prodotti alimentari tra paesi molto distanti tra loro come l’Italia e la Cina senza comprometterne la qualità e la sicurezza, aspetti fondamentali per il sistema Italia.

I risultati prodotti da tale ricerca sono stati pubblicati su una importante rivista internazionale di settore.