“La cultura non é il superfluo: é un elemento costitutivo dell’identità italiana. Facciamo in modo che questo patrimonio di ingegno e di realizzazioni – da preservare e sostenere – divenga ancor più una risorsa capace di generare conoscenza, accrescimento morale e un fattore di sviluppo economico” (Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella)

Come sostiene autorevolmente la massima carica istituzionale del nostro Paese, ci sono le condizioni ed i talenti affinché i settori culturali e creativi possano generare bellezza, ricchezza ed occupazione in una prospettiva sostenibile. Detto diversamente, la sfida che alcuni hanno accolto é la contaminazione tra diversi ambiti per elaborare modelli innovativi di turismo culturale. In essi la domanda e l’offerta si indirizzano verso soluzioni più inclusive e di prossimità che prevedono la partecipazione attiva delle comunità locali.

Un esempio di questa progettazione si può trovare nell’Esquilino che intende scrollarsi di dosso la nomea di “banlieue” per assumere un ruolo più da protagonista. Un primo esempio di riqualificazione degli spazi, crescita della partecipazione culturale come fattore di inclusione sociale e di welfare é la trasformazione del “dente marcio”, (nomignolo affibbiato dai romani all’ex Ufficio di Igiene in quanto semidistrutto) nel Palazzo Merulana. Esso é un punto di riferimento per l’arte nella Capitale e per i numerosi artisti che hanno scelto di vivere all’Esquilino.

Un altro esempio é il Museo Storico della Fisica dedicato al premio Nobel Enrico Fermi.  Una sua visita permette di conoscere i legami tra la nostra storia recente ed i famosi esperimenti dei “Ragazzi di via Panisperna” sulla radioattività. Guide in questo percorso, fatto soprattutto di moderne tecnologie multimediali ed interattive (in foto), sono alcuni dipendenti appassionati e qualificati, un autentico valore aggiunto.

E’ da citare anche uno scrigno, la Chiesa dedicata a S. Vito, invocato per proteggersi dal morso dei cani rabbiosi. Il parroco, Padre Simone Pietro Russo, ci ha gentilmente guidato nei sotterranei dell’edificio, nell’area archeologica, aperta alle visite del pubblico. Queste testimonianze materiali, durante l’epoca romana, erano vicino al Macello Liviano, il mercato che Augusto costruì e dedicò alla moglie Livia. L’area archeologica offre sia una ricostruzione topografica dell’Esquilino; sia un itinerario storico attraverso la stratificazione della pavimentazione in epoche diverse. Nella chiesa di S. Vito si possono ammirare in particolare: 1) l’ altare rinascimentale che raffigura la Madonna con il Bambino e Santi, secondo alcuni opera di Antoniazzo Romano; 2) la “Pietra scellerata”, a cui é stato attribuito in passato un potere miracoloso anche se, in realtà, é un cippo funerario.

Cos’é l’anima del cibo? Se é arte, cultura, passione e legame con il territorio, un punto di riferimento é il Mercato Centrale, ubicato nella Stazione Termini. Il primo ha riqualificato la seconda dando nuova vita ad un’ala dismessa della Stazione attraverso un format innovativo, sull’esempio di altre città internazionali. Detto diversamente, il Mercato Centrale é un concentrato di offerta culinaria, una piazza fisica e virtuale. Si tratta di una location dove si incontrano tradizione ed innovazione, artigianalità  ed esperienza, qualità ed interessanti eventi nazionali ed internazionali di musica, scienza, cultura, conoscenza del cibo. Sarebbe lungo parlare di tutti gli artigiani che qualificano l’offerta del Mercato Centrale. A titolo di esempio si ricorda la bottega di Dennys G. Rodriguez, in cui la cucina italiana é esaltata dall’incontro con quella cubana, raffinando tecniche antiche per la carne ed il girarrosto.

Parlando di cibo in riferimento all’ Esquilino, la mente corre ad un altro pilastro di questo rione: il Palazzo del Freddo, goloso ritrovo per gli amanti del gelato artigianale. La famiglia Fassi, da cinque generazioni studia, sperimenta materie prime selezionate per delizie che, nel tempo, hanno conquistato i palati di celebri personaggi come Gabriele D’Annunzio e Trilussa. Attualmente Andrea Fassi, pronipote del fondatore ed Amministratore delegato, sta unendo la passione e la tradizione di famiglia con un’altro suo grande interesse: quello per la cultura da cui é derivata la scuola di scrittura creativa denominata “Genius”. Essa é un gruppo di docenti di scrittura, editor, scrittori, giornalisti, film maker che hanno incontrato uno chef del gelato e che vogliono sostenere e valorizzare autori esordienti. In altri termini, si tratta di una piacevole esperienza per valorizzare il proprio talento. Da questa esperienza é nato un libro, “Ogni storia ha il suo gusto”  realizzato con gli ospiti di “Binario 95”, un centro polivalente per persone senza fissa dimora sito nella stazione Termini ed a cui vanno i proventi del libro. Un esempio concreto di solidarietà attiva per coloro che vivono il disagio nel più importante scalo ferroviario italiano.

Le esperienze precedentemente sintetizzate mostrano quanto affermato all’inizio, ovvero l’estensione dei campi d’azione per la cultura con uno sguardo all’innovazione ed alla sostenibilità. Fino a qualche tempo addietro queste buone prassi sono state come dei puntini luminosi distanti tra loro che, recentemente, hanno trovato un elemento unificante. Il riferimento é ad un fattore che intende connettere cultura, benessere ad ampio spettro ed economia: la Destination Management Organization - Esquilino Comunità (DMO ES.CO – Esquilino Comunità). La DMO é un’organizzazione che si occupa della gestione degli elementi che costituiscono una destinazione turistica (n.d.r.). Un appuntamento importante di questa organizzazione del rione romano é stata la manifestazione “Esquilino porte aperte”. Tra i numerosi eventi organizzati, si ricorda il confronto internazionale su un nuovo modello di turismo rigenerativo, distante da quello di massa. In sostanza, fare dell’Esquilino un laboratorio per uno sviluppo turistico innovativo, multiculturale ed anche attento all’identità delle comunità ospitanti.