Cos’è E42?  Il simbolo di una molecola, o un codice alfanumerico per iniziati, oppure una cifra ed una vocale usati per occultare misteriosi messaggi? Forse non saranno in molti a sapere che la risposta esatta è il nome iniziale del progetto del quartiere Eur a Roma.

Esso festeggia nel 2018 gli 80 anni dalla sua originaria costruzione che sono celebrati,  tra gli altri eventi, in una mostra intitolata “EUR 42/oggi: visioni  differenti”. L’ esposizione si tiene presso l'Istituto Portoghese di Sant'Antonio in Roma, sotto l’alto patrocinio dell’Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede Dott. Antonio Almeida Lima. La mostra è un off site della Galleria d’arte contemporanea Honos Art, di cui abbiamo incontrato la direttrice Cristina Garcia nel corso del vernissage. Dal colloquio è emerso che la personale è un’ originale e curata ricerca fotografica compiuta da Carlo D’Orta.

Egli ha inteso ricordare l’anniversario con 48 scatti che sono delle opere d’arte. Attraverso di esse viene analizzato il quartiere con prospettive ricercate che consentono di coglierne la ricchezza di sfaccettature. Il focus della mostra è sulle architetture dell’Eur che vengono presentate non tanto come esempio di stile razionalista – classico ante guerra, quanto come quartiere che tende all’innovazione contemporanea, che aspira ad anticipare il futuro. Per questo, ad esempio, le foto dei grattacieli del Torrino sono state scattate con un’angolatura che sottolinea il verticalismo delle costruzioni.

Un’altra pellicola interessante è quella su cui è impressa una parte laminata di un cantiere che esalta una vicina scultura di Michelangelo Conte, con un particolare effetto ottico del distacco tra i due oggetti. Sono da ammirare, tra le altre, le foto denominate “vibrazioni”. Si tratta di una serie di scatti che riprendono dei riflessi su superfici specchiate imprimendo un effetto “ondulato”. Ne deriva un’immagine trasformata, come se fosse stata dipinta con una pennellata. 

E’ da ricordare anche il notevole effetto scenico della pellicola in cui si intravede un angolo della costruzione dell’architetto Massimiliano Fuksas denominata Nuvola, sulla cui vetrata si  specchia una nuvola di passaggio. La mostra è visitabile fino al 30 novembre, dal lunedì al sabato, dalle 15,00 alle 20,00.