E’ stato presentato nella sala di Roma della Gangemi editore il libro di Marina Folliero “Odio e amore nella Ferrara medievale. Kidnappining di Marchesella, edito dalla stessa Gangemi.

Alla presenza dell’Onorevole Rosa Russo Iervolino, amica di vecchia data dell’autrice, che, nelle prime pagine di presentazione del libro, nel ripercorrere i begli anni universitari condivisi nella facoltà di giurisprudenza ed il rapporto che ancora oggi le lega, avvia il romanzo.

Sono intervenuti il Premio cultura 1985 dell’Emilia Romagna, Giornalista Pubblicista e Storico del Giornalismo Roberto Zalambani. La Prof.ssa Emanuela Bufacchi docente di Storia della letteratura e di Letteratura teatrale all’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli dove volge i suoi studi di ricerca principalmente nell’esegesi e nella critica dantesca, nei romanzi libertini del ‘600, nella critica letteraria otto-novecentesca, nel Futurismo. Il Prof. Gaetano Lettieri, professore ordinario di Storia del cristianesimo e delle chiese presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Roma La Sapienza, nonché Presidente del Corso di Laurea Magistrale in Editoria e Scrittura. La Scrittrice Irene Santori autrice di raccolte poetiche, traduzioni letterarie, saggi critici e adattamenti teatrali e autrice e conduttrice su RadioTre-Rai di Uomini e Profeti, Storie, Vite che non sono la tua. La Prof. Erminia Dell’Oro ricercatrice in Letteratura latina medievale e umanistica presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli studi di Roma “Sapienza”, che concentra i suoi interessi principalmente nello studio di autori e aspetti dell’Umanesimo latino.

Lustri personaggi che, ciascuno in base alle proprie peculiarità, inclinazioni e studi, hanno confermato, quel che già era apparso chiaramente al comune lettore, la fluidità, la scorrevolezza e l’agilità del romanzo, la validità della storia raccontata, la bella caratterizzazione dei personaggi che ruotano intorno alla storia ed i buoni valori e principi che la ispirano. Un romanzo che prende le mosse dalla vicende della Ferrara medievale, le contese tra i Guelfi e Ghibellini, e si condisce di fantasia dell’autrice. I fatti di sangue accennati dall’autrice hanno sempre un lieto fine. Non prevale mai il male sul bene, ma sempre il bene sul male.