Il Gran Premio di Monaco è uno dei più suggestivi del massimo circus.
Le nuove direttive della FIA, come l’obbligatorietà di almeno due soste e dei cambi pneumatici, danno il là per una gara più avvincente rispetto agli ultimi anni. La motivazione è semplice, la complessità dei chilometri monegaschi fa sì che chi conquista la pole position sia avvantaggiato alla vittoria finale - premesso che deve avere uno stile di guida perfetto.
Nelle prime prove libere a surclassare tutti quanti è il padrone di casa Charles Leclerc (1:11.964), che vuole ripetere l’impresa della passata stagione. Seguono Max Verstappen e Lando Norris. Da segnalare come Stroll abbia causato un incidente colpendo l’autovettura del numero 16 della Ferrari, al pilota dell’Aston Martin è stata comminata una penalità in griglia di partenza - una posizione in meno rispetto alla qualifica. Le seconde prove libere si aprono con un Hadjar che va al muro con la conseguente bandiera rossa. Le seconde prove libere vedono nuovamente il pilota del Cavallino primeggiare con un 1:11.355 seguito da Piastri e Lewis Hamilton (non molto lontano).
La FP2 è caratterizzata dal sorpasso di Bearman con la bandiera rossa e la successiva sanzione di 10 posizione in meno rispetto alla qualifica. Prove libere 3 che certificano la sorprendente gara di Charles Leclerc (1:10.953) in 25 giri seguito a ruota da Max Verstappen, Lando Norris e Oscar Piastri. Quarto tempo per Lewis Hamilton, nonostante un incidente senza conseguenze per lui. Le qualifiche faranno da contraltare per confermare o meno determinate prestazioni. Da certificare, fino a questo momento, come Verstappen e Leclerc guidino in maniera eccelsa le proprie macchine pur non avendo la macchina più veloce (leggasi McLaren). Qualifiche ad alta tensione con la bandiera rossa dopo l’incidente a Kimi Antonelli, Mercedes che non sorride visto che anche George Russell ha avuto problemi nella Q2. Lando Norris ruba la scena a Charles Leclerc conquistando un pole position storica, facendo registrare il nuovo record del circuito (1:09.954). Il monegasco fino all’ultimo è stato in testa alle qualifiche con il box pronto ad esultare per il suo 1:10.063. Questione di decimi e di forza di volontà, terzo posto per Oscar Piastri mentre Lewis Hamilton si prende la quarta posizione con un 1:10.382. Max Verstappen al quinto posto, qualifica sorprendente per il pilota Red Bull da cui ci si aspettava - forse - qualcosina di più. Posizioni modificate dalla FIA per l’impeding di Hamilton proprio ai danni dell’olandese.
Gara entusiasmante, come tutte le corse a Montecarlo; le novità hanno reso ancora più avvincente la corsa con l’obbligatorietà dei due pit stop e del cambio pneumatici. I ritiri di Gasly e Alonso certificano la complessità del circuito. Bravo e lesto Kimi Antonelli che ha provato in tutti i modi a favorire la squadra tentando di far entrare il compagno George Russell nella top ten che avrebbe significato punti preziosi. Vince la corsa Lando Norris con una partenza spaziale ed una gara razionale e concreta, conquista anche il giro veloce in gara con un 1:13.221, regalando alla McLaren una vittoria che su questo circuito mancava dal 2008 - proprio con Lewis Hamilton. Dietro di pochissimo Charles Leclerc, qui in casa si esalta ma è stato bravissimo a tenere testa al pilota della Papaya e a tener dietro anche Oscar Piastri. Quarta posizione per Max Verstappen, nonostante una gara eccelsa non è riuscito a salire sul podio e a mantenere la posizione. Lewis Hamilton in Ferrari non è mai stato in gara ma è riuscito a conquistare la quinta posizione davanti Hadjar ed Ocon. Nella classifica piloti rimane in testa Oscar Piastri a 161 punti ma a quota 158 sale Lando Norris ad impensierire e non poco. Terza posizione per Max Verstappen con 136 punti; tutti gli altri rivali staccati come Russell (99 punti) e Leclerc (79). Titolo costruttori che sembra, ormai, archiviato con la McLaren a quota 319 punti. Secondo posto per la Mercedes a 147 punti, la Red Bull a 143. Sale la Ferrari a 142.