Una settimana decisamente ricca di eventi quella giallorossa.
La novità più grande in assoluto è arrivata direttamente dalla panchina: Garcia è stato esonerato dal suo ruolo. Dopo numerosi campanelli di allarme, a far degenerare la situazione è stato l’ennesimo pareggio in rimonta ottenuto contro il Milan. La dirigenza ha ritenuto che fosse giunto il momento di lanciare un segnale forte e di cambiare rotta, per riuscire a recuperare in tempo una stagione iniziata in maniera deludente.
La scelta di Pallotta e Sabatini è ricaduta, come ampiamente anticipato dai pronostici, su Luciano Spalletti che diventa il quinto allenatore in 5 anni di gestione Pallotta. Si riparte così da dove tutto era in qualche modo interrotto. Dall’ultimo allenatore con il quale la Roma è riuscita a vincere qualcosa, rimasto sempre nel cuore dei tifosi. Il tecnico toscano ha da subito preso le redini della situazione, incontrando prima le sue vecchie conoscenze e poi tutto il resto del gruppo. I primi acquisti che l’allenatore ha chiesto alla dirigenza sono stati volti a rafforzare lo staff tecnico. Il toscano ha infatti espresso il desiderio di avere Andreazzoli, la cui avventura alla Roma si era interrotta la scorsa estate, come suo vice e Alessandro Pane, il cui incarico potrà essere ufficializzato solo a fine stagione.
Dopo la prima seduta ciò che ha colpito tutti, soprattutto i giocatori, è la nuova impostazione data agli allenamenti: Spalletti ha infatti deciso di trattare la squadra così come avviene con le squadre di football americano, dividendo la squadra in gruppi a seconda dei diversi ruoli e affidando ognuno di questi ad un diverso membro dello staff tecnico. Questa scelta è volta a migliorare i vari movimenti di reparto, soprattutto nella fase di non possesso palla, e a fare in modo che ognuno sappia affrontare situazioni di gioco specifiche. Il tecnico si è poi concentrato moltissimo sull’aspetto tattico, differenziandosi anche in questa frangente da Garcia che aveva concesso a questo sempre poco tempo, preferendo concentrarsi sul recupero fisico e sulla vera e propria attività con il pallone. Dopo la prima seduta il tecnico ha dichiarato di avere fiducia nel futuro e di avere sensazioni positive. Non è poi tardato ad arrivare anche il commento di Sabatini, che si è detto estremamente contento di questa nuova scelta, che secondo lui porterà da subito a grandi risultati.
Il primo banco di prova sarà lo scontro in casa contro l’Hellas Verona. Spalletti dovrà fare i conti con le assenze di Ucan, Keita, Ponce e Maicon. Probabilmente per questo incontro la squadra schierata non sarà particolarmente differente da quella di Garcia e vedremo in campo un 4-3-3 con Szczesny tra i pali, una difesa a quattro composta da Torosidis, Manolas, Rudiger e Digne, i veterani De Rossi-Pjanic-Nainngolan al centrocampo e in attacco il tridente Dzeko-Florenzi-Salah. Grazie a questa ventata di novità dal sapore retrò che ha ridato vigore all’ambiente e grazie soprattutto all’assenza di Luca Toni tra i rivali, i giallorossi potrebbero dare inizio ad un nuovo cammino, degna ripresa di quanto era stato interrotto ormai sei anni fa.